Brillante prova degli allievi della Scuola Sociale di Teatro impegnati al Monte di Pietà nella riproposizione del classico shakespeariano. Repliche stasera e domani alle ore 21.15
Ottimo successo di pubblico, applausi e risate per la prima di Sogno di una notte di mezza estate, diretta dalla mano creatrice di Daniele Gonciaruk e messa in scena dagli allievi della sua Scuola Sociale di Teatro. L’allestimento, originale e frizzante, accompagnato da brani musicali moderni e conosciuti, è stato tuttavia fedele allo spirito del testo shakespeariano e massimamente rispettoso dello scenario monumentale del Monte di Pietà, al quale la coreografia si è pienamente adattata nonostante le insidie di un palcoscenico “rigido” ed aperto, quasi totalmente manifesto agli occhi degli spettatori e ben diverso da un palco teatrale.
Il pubblico ha atteso disciplinatamente fuori dall’ingresso del Monte di Pietà al quale è stato dato accesso soltanto pochi minuti prima dell’inizio dello spettacolo, per consentire agli attori di operare i necessari accorgimenti scenici. La platea gremita è stata affascinata dall’intreccio, opportunamente ridotto ad un unico atto, dal chiaro e comprensibile dipanarsi, ed ha manifestato apprezzamento per tutto il cast. Entusiasmo per l’elegantissima Titania, la Regina delle Fate, interpretata da uno spassoso Renato Sanfilippo; applausi per il suo magico consorte Oberon, solennemente impersonato da Andrea Cinturrino; risate e tenerezza per il dispettoso spiritello Puck, ottimamente reso da Marco Dell’Acqua. Splendide le frivole e delicate Fate: Maria Laganà, Gaetano Mazza, Daniela Orlando, Rosalba Orlando e Giusi Piccione, che gorgheggiano danzanti nei loro bellissimi costumi colorati; bravi e convincenti gli “Attori ingenui” del “Dramma spassoso” introdotto da Filostrata (Mara Giannetto) per le nozze di Teseo: la trascinatrice Enza Ciacchella (Zeppa), l’affascinante Piramo di Gaetano Citto (Rocchetto), ancora Gaetano Mazza stavolta nei panni della bella Tisbe (Zufolo), il terribile Leone di Anna Bellinghieri (Incastro), Eleonora Cicciò (Agonia) e l’eroico Muro interpretato da Rosario Cuscinà (Beccuccio) che, con opportuni cambi di costume, diventa Egeo nella trama principale in cui si svolgono le nozze di Teseo ed Ippolita (Sergio Foscarini e Doriana Garufi), di Lisandro ed Ermia (Alessandro Santoro ed Emanuela Ungaro), di Demetrio ed Elena (Antonio Previti e Fabiana D’Urso).
Naturalmente applausi per Daniele Gonciaruk, apprezzato ed esigente maestro di teatro che ha saputo condurre un gruppo di così eterogenea composizione (qualcuno degli allievi è addirittura alla prima esperienza) verso un risultato sicuramente di buon livello che è stato premiato dal pubblico con un entusiastico “tutto esaurito”.
Giovanna Pantò