Uno spazio aperto alla città. Presentata la nuova stagione della Sala Laudamo

Uno spazio aperto alla città. Presentata la nuova stagione della Sala Laudamo

Domenico Colosi

Uno spazio aperto alla città. Presentata la nuova stagione della Sala Laudamo

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martedì 27 Ottobre 2015 - 16:10

Rinnovata la collaborazione con la compagnia Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri che proporrà tre spettacoli legati a Pier Paolo Pasolini. Diversi i progetti laboratoriali in cantiere lungo tutto l’arco della stagione

Uno spazio aperto per un pubblico che deve essere necessariamente rigenerato. Dopo anni di silenzio si sta investendo nelle produzioni e nella formazione: sono in cantiere numerosi laboratori teatrali e la Laudamo, in questa direzione, può divenire strategicamente la casa di tutti i teatranti del nostro territorio”. Dopo i saluti di rito del presidente del Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi e del sovrintendente Antonino Saija, il direttore artistico della prosa Ninni Bruschetta rivela quali siano i reali obiettivi programmatici dell’ente: “Vogliamo aumentare esponenzialmente le nostre produzioni. Oggi rappresentano all’incirca la metà dell’intero cartellone, ma dal prossimo anno dovranno essere almeno il 70%. Non voglio parlare di “compagnie locali”, il nostro unico interesse è quello di valorizzare le migliori risorse artistiche del territorio messinese senza alcun tipo di favoritismo o di regalia. Stiamo lentamente creando un nuovo pubblico per il Teatro attraverso numerose iniziative laboratoriali e al supporto di chi ha operato in questi anni al di fuori di ogni discorso burocratico-istituzionale. In questa direzione potremmo rinnovare le collaborazioni con Il Teatro dei Naviganti e con le compagnie di Auretta Sterrantino e Giovanni Maria Currò”.

Dopo l’ottimo successo di pubblico del progetto “Laudamo in Città” legato al Pinocchio di Collodi, anche per questa stagione la compagnia Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia di Giuseppe Ministeri e Angelo Campolo proporrà un programma laboratoriale in omaggio alle celebrazioni per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini. “Il nostro obiettivo è sprovincializzare questa città per inaugurare un percorso in linea con le più interessanti esperienze artistiche europee”, ha dichiarato l’attore e regista Angelo Campolo, “il “Progetto Parola Pasolini” sarà incentrato sul riadattamento di “Teorema”, testo esemplare per rappresentare la possibile disgregazione che lo straniero può portare in un contesto borghese. Nella versione originale di Pasolini lo straniero veniva dal paradiso, per noi, oggi, proviene dall’inferno della guerra, della sofferta peregrinazione nel deserto e delle violenze subite sul territorio libico. Grazie al prezioso supporto di Clelia Marano e di Alessandro Russo calcheranno per la prima volta un palcoscenico i giovani migranti del Centro Ahmed per rivitalizzare Pasolini alla luce di un nuovo contesto sociale”.

La compagnia Daf presenterà, dunque, tre spettacoli legati a Pasolini, “Vento da Sud Est” dello stesso Angelo Campolo (sei repliche dal 6 al 15 novembre), “Terra che non sa” a cura di Sarah Lanza (15-24 gennaio) e “Com’è alto il sole” di Annibale Pavone (6-15 maggio). Tra i momenti più attesi della stagione anche “De Revolutionibus. Sulla miseria del genere umano” della compagnia Carullo-Minasi (20-22 novembre), “L’assunzione” di Laura Giacobbe (27-29 novembre) e “Volevo essere brava” per la regia di Paride Acacia (4-6 marzo). Coproduzione tra il Teatro Vittorio Emanuele e la compagnia Daf, “L’ultima madre” di Giovanni Greco (26-28 febbraio) darà vita ad un nuovo progetto laboratoriale in collaborazione con l’Accademia Silvio D’Amico di Roma. Ad aprile tornerà nuovamente in scena, dopo il positivo debutto all’ultima edizione del ForteTeatro Festival, il “Mostro Caligola” di Roberto Bonaventura. In primavera lo stesso direttore artistico Ninni Bruschetta firmerà (gratuitamente) la regia dello spettacolo “I Siciliani”, omaggio al poeta Antonio Caldarella. A chiudere la ricca stagione della prosa il monologo di Michele Sinisi intorno al “Riccardo III” di William Shakespeare. Dopo l’anteprima rappresentata dagli “Esterniscespiriani” di Alfonso Santagata alla Badiazza, domani si entrerà finalmente nel vivo del programma con il “Marat Sade” di Antonio Lo Presti al Monte di Pietà, in scena fino al 31 ottobre.

Discorso diverso per il cartellone musicale curato da Giovanni Renzo, che conterà sugli otto concerti della rassegna “Accordiacorde” in collaborazione con la Filarmonica Laudamo: inizio ufficiale giovedì con l’esibizione del contrabbassista Lelio Giannetto. Pregevoli anche le iniziative poste in cantiere da Corrado Russo con il progetto “L’Atelier” per provare a coinvolgere un pubblico di giovanissimi nelle attività della Sala Laudamo. In questo contesto, infine, è necessario ricordare la riproposizione del Festival delle Scuole con il supporto dell’Amministrazione Comunale.

Domenico Colosi

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