Presentato in data unica fuori abbonamento lo spettacolo della Compagnia delle Arti Visive incentrato sulla professione dell’attore
La valigia dell’attore, trascinata da un posto all’altro senza requie, tra interminabili discussioni, ripicche, invidie e speranze. Non privo di retorica un simile quadretto, a prevalere è un sentimento nostalgico di amatorialità o, forse, di semplice artigianato artistico. Nella contesa verso il cambiamento, un’oasi di pace rassicurante.
Nell’agosto del 1974 il funambolo Michel Petit attraversò senza alcun sistema di sicurezza un cavo posto tra le Twin Towers di New York: l’impresa riuscì per otto volte. Con il successo arrivò il bacio della gloria eterna. Si richiamano alle gesta del giocoliere francese la coreografa Brunella Macchiarella e l’ideatore scenico Giuseppe Crupi per il loro Spectacular – Il circo della vita, presentato in data unica fuori abbonamento al Teatro Vittorio Emanuele. Un’ora di riflessione sul mestiere dell’attore, sulle sfide del palcoscenico: danze, simpatici siparietti mimati, balli di gruppo in stile vintage, richiami ostentati a Fellini. Uno schermo dove proiettare un’antologia di ispirazioni, da Charlie Chaplin a Moulin Rouge, da La Strada ad Amarcord; le note di Guccini (Il matto), De Gregori (La valigia dell’attore), Franz Ferdinand (Ulysses), Ezio Bosso e Nino Rota ad accompagnare screzi, scaramanzie e passi giocosi ispirati alla Dolce vita. Lo spettacolo resta concentrato nella sua semplicità: gradevole nel complesso, ordinato anche nelle scene più caotiche, equilibrato tra le parti.
Prodotto dall’Associazione culturale Compagnia delle Arti Visive con il sostegno dell’EAR Teatro di Messina, Spectacular si è avvalso del prezioso allestimento di Antonio Lo Presti e dell’elegante gestualità dei ballerini Luisa Crupi, Giusi D’Argenio, Dora Fazio, Noemi Fiorentino, Francesca Furnari, Rosy Giannetto, Marta Liotta, Cettina Mangano, Giovanna Miloro, Fabrizio Santoro, Francesca Scribano. Una parentesi di un giorno per addentrarsi nei misteri di una professione, nell’eterna sfida che conduce un uomo ad esibirsi di fronte ad un pubblico.
Domenico Colosi
