Laura Pulejo, Cda: "La proposta dell'Arena di Furnari sembra un'offesa alla città in ginocchio"

Laura Pulejo, Cda: “La proposta dell’Arena di Furnari sembra un’offesa alla città in ginocchio”

Laura Pulejo, Cda: “La proposta dell’Arena di Furnari sembra un’offesa alla città in ginocchio”

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venerdì 29 Aprile 2016 - 22:19

"Oggi il re è nudo. Non possiamo avventurarci in operazioni rischiose. Questa di Furnari, secondo le dichiarazioni di Saija, comporta un rischio del 48% a fronte di un utile del solo 15%. Il Teatro non deve fare guadagno, ma deve fare e cultura e contribuire alla crescita culturale delle nuove generazioni."

Gentile Direttore,

nella mia qualità di componente del CDA del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e alla luce di quanto da lei pubblicato, Le invio quanto segue e La ringrazio per l'attenzione.

Riguardo l' "Affaire Furnari", Le ribadisco che nel momento storico che stiamo vivendo la proposta mi sembra un'offesa alla nostra Città in ginocchio attanagliata da mille gravi problemi e Le aggiungo che sono contraria alla sua realizzazione perché come ha sottolineato il Sovrintendente nel corso dell'ultimo CDA, questa sua proposta presenta un rischio del 48% (a fronte di un guadagno del 15%). Ma allora mi chiedo perché sottoporla in questi termini? Ora dal momento che a suo dire l'Ente è in sofferenza (tanto che tutti i pagamenti sono fermi dal mese di ottobre 2015) e sull'entità della cifra si discuterà nel prossimo CDA, anche se il bilancio consuntivo sempre a detta del medesimo potrà farsi solo a stagione conclusa e poiché non abbiamo ancora ricevuto il bilancio di previsione 2016, ho chiesto ai Direttori Artistici di individuare proposte alternative. Il Teatro non deve giocare in borsa ma comprare btp o al massimo obbligazioni, l'allegoria che uso è chiara.

Il TVE certo deve avere i conti in ordine ma non fare guadagno, il TVE deve fare Cultura e contribuire alla crescita culturale delle nuove generazioni. Tra le varie proposte ad esempio si potrebbe iniziare a pensare ad una serie di iniziative che coinvolgano due fasce d’età, quella 4-10 anni e quella 11-18, mutuando esperienze come quella della Fondazione Verdi di Milano, con concerti e diverse attività musicali. In questa ottica nel progetto che a suo tempo allegai alla domanda presentata al Sindaco, privilegiavo come ancora privilegio le attività rivolte alla diffusione della prosa e della "musica colta" o classica tra i giovani e nei quartieri, e il loro coinvolgimento insieme a quello di tutte le realtà artistiche della nostra Città. Il successo delle stagioni 2015/2016 sarà replicato e, correggendo gli errori fatti, sarà ulteriormente accresciuto, ma esso attesta inequivocabilmente che il nostro Teatro è rinato grazie all'impegno profuso da questa Governance, perché la Città ha risposto e risponde alle numerose proposte che l'Ente ha realizzato nella struttura del Teatro V.E e nelle altre sedi individuate in città: il Monte di Pietà e i Forti, sedi alle quali se ne possono aggiungere ancora altre in città come ci si può attivare per portare le nostre produzioni a Taormina (ma solo in luglio e agosto) . Il teatro aspetta i fondi Furs che sono stati assegnati non a caso, si deve attivare per partecipare ai bandi europei i cui fondi non sono per l'oggi e mi auguro che anche il TVE come accade a molti altri teatri del Paese possa ancora ricevere l'attenzione di sponsor illuminati ( ricordo il recente contributo dato dal gruppo Franza per l'orchestra).

E' inutile nasconderci che con il solo esiguo contributo regionale possiamo solo garantire gli stipendi al personale e le spese fisse. Esiste un teatro come il nostro dove il personale assunto a tempo indeterminato è amministrativo e in piccolissima parte tecnico? Inoltre parte di esso ahinoi non è attrezzato per farci perseguire gli obbiettivi dello statuto ovvero: produzione e divulgazione di attività di prosa e di musica e dunque individuate le necessità e le disponibilità, si intervenga con coraggio attraverso l'istituto della mobilità. Dunque sino a quando non potremo dotarci di personale specifico per gli scopi istituzionali (e in quest'ottica vanno viste le passate e rinnovate trimestralizzazioni di tecnici e la recente unica trimestralizzazione di 24 elementi di professori d'orchestra più un ispettore d'orchestra), ritengo che sia inutile oltreché dannoso avventurarci in operazioni rischiose per cercare di sopperire a quello che i dati mostrano in maniera inconfutabile. Oggi Il re è nudo.

Prof. Laura Pulejo

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