Alzano la posta i lavoratori del Vittorio che ieri hanno suonato di fronte il teatro per protestare ancora una volta contro il nulla di fatto di Cda e politica. I sindacati annunciano lo sciopero generale per tutta la giornata di martedì, sarà il giorno della prima del Rigoletto.
Ieri lo avevano detto molto chiaramente. Il concerto protesta davanti il Teatro era solo il nuovo inizio della mobilitazione. Il seguito però non si è fatto attendere. I lavoratori del Vittorio Emanuele passano alle maniere forti. Sarà sciopero generale per tutta la giornata il prossimo martedì 19. Una data scelta non a caso, il 19 dovrà andare in scena la prima del Rigoletto che a questo punto potrebbe anche saltare. Ad annunciare la nuova protesta i segretari di Slc Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal e S.A.Di.R.S., gli stessi che ieri hanno portato fuori musicisti, strumenti e spartiti per suonarle a chi continua a non fare nulla per i lavoratori di questo Teatro. Ieri non le hanno mandate a dire. Hanno protestato contro Il Cda che continua a rimanere immobile mentre la situazione precipita e lanciato un messaggio al Presidente Crocetta che ha solo fatto promesse rimaste parole vane. Martedì si fermeranno. Vogliono far toccare con mano che sono l’anima di un teatro che senza di loro è solo uno dei tanti palazzi storici di Messina.
“Lo sciopero coinvolge tutti i lavoratori in organico, stagionali ed a tempo determinato, di ciascun settore di applicazione e appartenenza. La protesta, che viene portata avanti da mesi, prosegue sia per la mancata risoluzione delle questioni “storiche” e sia contro la fatiscente gestione da parte della dirigenza dell’ E.A.R. e del suo C.d.A.. Si precisa che, avendo mantenuto lo stato di agitazione dei dipendenti, la norma sulla proclamazione dello sciopero rientra nei canoni previsti dalla L. 146/90 e successive modifiche”. Lo hanno scritto i sindacati che attraverso una nota hanno annunciato lo stop. Sarà ancora una volta un modo per lanciare un segnale preciso: loro non si arrendono. (Francesca Stornante)