Telefonate private da Palazzo Zanca: indagato l'assessore Carmelo Santalco

Telefonate private da Palazzo Zanca: indagato l’assessore Carmelo Santalco

Telefonate private da Palazzo Zanca: indagato l’assessore Carmelo Santalco

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lunedì 05 Dicembre 2011 - 14:10

L'assessore Carmelo Santalco è indagato dalla Procura per peculato ed appropriazione indebita. Le ipotesi di reato scoperte durante le indagini dell'inchiesta che sabato ha portato all'arresto del padre Benito. L'assessore è accusato, fra l'altro, di aver compiuto diverse telefonate private dai telefoni di Palazzo Zanca.

L’assessore comunale all’e government, Carmelo Santalco è indagato nell’inchiesta giudiziaria nell’ambito della quale sabato è stato arrestato il padre Benito con l’ipotesi di reato di concussione.
La vicenda per la quale l’assessore è finito sul registro degli indagati non ha comunque alcuna relazione con quella che ha portato ai domiciliari l’ex presidente provinciale del patronato Ente assistenza sociale per gli artigiani. Però indagando sulle presunte minacce ad un dipendente del sindacato da parte di Benito Santalco i Carabinieri avrebbero ravvisato delle responsabilità penali a carico dell’assessore della giunta Buzzanca.
Le ipotesi di reato contestate a Carmelo Santalco, dal sostituto procuratore Stefano Ammendola, sono peculato ed appropriazione indebita. Gli investigatori misero sotto controllo i telefoni dell’assessore e scoprirono che dagli apparecchi di Palazzo Zanca partivano molte telefonate private quindi non di tipo istituzionale. In particolare, secondo l’accusa, nel giro di soli quattro mesi sarebbero state accertate telefonate a numeri privati e siti internet per un totale di circa 500 euro. Per le due ipotesi di reato di appropriazione indebita e peculato il sostituto procuratore Ammendola aveva chiesto al gip Massimiliano Micali gli arresti domiciliari per Carmelo Santalco. Il gip però ha rigettato la richiesta restrittiva.
Quanto al padre Benito Santalco, che da sabato si trova ai domiciliari nella sua abitazione, sarà interrogato venerdì prossimo a Palazzo di Giustizia dal gip Micali. L’ex assessore e consigliere comunale è accusato di aver costretto per cinque anni un ex dipendente del patronato Easa a versare 250 euro al mese ad un altro lavoratore in nero dello stesso sindacato.

7 commenti

  1. ma dico,non ti bastano i soldi di assessore,pure su telefono devi scarfignare….

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  2. Capitan Sparrow 5 Dicembre 2011 16:04

    Fustigatore degli sprechi altrui come consigliere di opposizione, ma appena ha preso la poltrona non ha perso tempo!!! Bravo Carmelo, sei meglio di Catone il Censore…

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  3. Uno al giorno…Dai, prima o poi li becchiamo tutti!

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  4. Ho capito bene?????? paghiamo investigatori , forze dell’ordine, tribunali, ec ecc per una presunta appropriazione indebita di 500 euro di telefonate?????
    e nello stesso momento la citta’ brucia!!!!! maaaaaaaaaaaaaa

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  5. sono d’accordo con spinning perchè nn cercate i mafiosi politici che vi preoccupate di una telefonata impropria?
    assessore sbattigli 1000euro in faccia a sti morti i fame

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  6. senza parole… si stanno mangiando messina.. e indagano il sign. santalco che con i 500 euro del comune potrebbe asciugarsi i baffi per non essere volgare.. chi non conosce davvero i SANTALCO.. si astenga dal commentare per favore.. sappiamo come vengono riportate le notizie in tutta messina.. grazie

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  7. “si astenga dal commentare..”
    Già, ma le notizie, I FATTI, parlano da soli: il sig.Benito Santalco è stato ARRESTATO quindi non semplicemente indagato ma ARRESTATO, il sig.Carmelo è indagato per peculato e non ha importanza se si tratta di 500, 5000 o 50.000 euro, perchè si ipotizza(nn è ancora stato condannato)un reato che per un politico,un uomo delle istituzioni è gravissimo,ha fatto bene a mio parere, a rassegnare le dimissioni.
    Le informazioni, le notizie, I FATTI, nel bene e nel male sono questi, il resto lo lasciamo ai “cuttigghi” dal parucchiere o dal barbiere.

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