Messinambiente, Cgil e Uil dicono no alla «liquidazione strategica. Tutelare lavoratori e utenti»

Messinambiente, Cgil e Uil dicono no alla «liquidazione strategica. Tutelare lavoratori e utenti»

Messinambiente, Cgil e Uil dicono no alla «liquidazione strategica. Tutelare lavoratori e utenti»

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martedì 14 Febbraio 2012 - 00:17

I rappresentanti sindacali Crocè, Pino e Lasagni si dicono preoccupati dal perdurante silenzio dell’amministrazione a cui rinnovano la richiesta di un confronto. Il personale, intanto, si prepara allo stato di agitazione

«Sul nodo Messinambiente pretendiamo chiarezza». E’ una posizione netta e precisa quella espressa dalle organizzazione sindacali FpCgil e Uiltrasporti rispetto alla procedura di messa in liquidazione “decretata” nel corso dell’assemblea dei soci lo scorso 3 febbraio. La situazione si fa sempre più incandescente perché i sindacati temono che a far le spese siano proprio i lavoratori. La mancanza di dialogo con l’amministrazione comunale e la mancanza di prospettive concrete, preoccupa non poco Clara Crocè, Carmelo Pino e Silvio Lasagni, pronti a reagire con fermezza a qualsiasi decisione possa far venire meno l’impegno contrattuale con i dipendenti.

«A nulla sono valsi i sacrifici dei lavoratori – affermano i sindacalisti – che hanno alle spalle due anni di dura vertenza, durante i quali hanno combattuto per evitare l’emergenza rifiuti. Il Sindaco unitamente all’Ato Me 3, hanno la responsabilità di aver affossato l’azienda della città di Messina. La Messinambiente è un patrimonio dei cittadini non consentiremo al Sindaco di distruggere tutto quello che tocca. La liquidazione – strategica soluzione – sostengono i sindacati, ha il solo obiettivo di eliminare definitivamente il disallineamento tra il vero costo del servizio, derivante dalle perizie condivise con il Comune prima e con l’Ato3 dopo, ed il costo del servizio calcolato dalla Società d’ambito, con il conseguente risultato che è quello di giustificare le minori rimesse corrisposte alla Messinambiente negli ultimi 5 anni».

I sindacati chiedono di poter conoscere l’effettivo ammontare delle somme mensilmente trasferite alla società di raccolta rifiuti. Anche per questo i sindacati, nei giorni scorsi hanno scritto al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere l’audizione ai capigruppo consiliari, anche perché il civico consesso viene considerato l’ultimo organo a poter eventualmente “staccare la spina”: «Nei prossimi giorni, avvieremo tutte le iniziative di mobilitazione , fra cui lo stato di agitazione di tutto il personale. Pretendiamo chiarezza sul nodo Messinambiente – concludono iCrocè Pino e Lasagni – il problema dell’igiene ambientale non riguarda solo i lavoratori ma anche i cittadini che a causa di questa scellerata scelta del comune potrebbero trovarsi a subire gravi disagi in termini di servizio oltre che in termini di costi».

2 commenti

  1. TUTELARE ??? GLI UTENTI CREDO PROPRIO DI NO VISTO TUTTO QUELLO CHE CE SULLE STRADE,,,
    SE PRORIO VOGLIAMO DIRE LA VERITA TUTTI QUESTI MANGIAFRANCHI CHE OGNI FINE MESE PRENDOLO LO STIPENDIO CASA FANNO….
    NON SIAMO UNA METROPOLITANA MA SIAMO SOLO UNA CITTA E SE LI DIVIDIAMO PER QUARTIERI E SERVIZZI, ALMENO LA METTA DOVREBERO STARE A CASA…

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  2. rossetti mariano 14 Febbraio 2012 17:46

    Gli impiegati di Messinaambiente sono troppi.
    Bisogna mandarne a casa almeno la metà e fare lavorare normalmente quelli rimasti.
    Il serviziò migliorerà e sarà più economico.

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