Tempesta nella sanità, tra i 9 arrestati il professore Micari

Tempesta nella sanità, tra i 9 arrestati il professore Micari

Redazione

Tempesta nella sanità, tra i 9 arrestati il professore Micari

giovedì 04 Luglio 2024 - 18:36

Con l'accusa di falsità in atto pubblico e corruzione, ai domiciliari il direttore dell'Uoc Cardiologia del Policlinico

MESSINA – Una nuova tempesta giudiziaria nella sanità siciliana. Un’operazione chiamata “Vasi comunicanti”. L’accusa è di corruzione nell’ambito delle forniture mediche negli ospedali siciliani. 9 le persone ai domiciliari, compreso il professore Antonio Micari, del Policlinico di Messina. In generale, 4 direttori di Unità operative complesse (Uoc) o dipartimenti delle Aziende ospedaliere delle province della Sicilia orientale (Catania, Messina, Siracusa e Ragusa); 3 rappresentanti di società di distribuzione locale al servizio di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante delle multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi. Tutti indagati a vario titolo in concorso per i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Tra i 9 agli arresti domiciliari, ci sono i direttori e cardiologi Corrado Tamburino di Catania, Antonio Micari (direttore dell’Uoc del Policlinico di Messina), Marco Contarini di Siracusa e Antonino Nicosia di Ragusa.

Sponsorizzazioni economiche e dispositivi medici

I finanzieri del Comando provinciale di Catania, su input della Procura della Repubblica catanese, hanno dato esecuzione alle misure cautelari nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia.

Quali sono gli elementi indiziari? Tre società – distributori locali per conto di multinazionali nel settore della commercializzazione di dispositivi medici – avrebbero promesso e poi elargito ingenti somme di denaro per l’organizzazione, da parte dei dirigenti sanitari, di convegni e congressi di medicina finalizzati alla formazione. L’ultimo si è svolto a Catania nel mese di maggio. Nei fatti, queste sponsorizzazioni economiche avrebbero avuto lo scopo di ottenere in cambio l’impegno dei dirigenti nel favorire le “ditte più generose”. E così garantendogli l’uso effettivo di un numero maggiore di propri dispositivi medici nel corso degli interventi chirurgici.

4 commenti

  1. Hanno scoperto l’acqua calda…
    Se scavano ancora un po’ chissà che trovano…. Chissà chi trovano….

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  2. mi vien che ridere….ci pensate ogni giorno sui vari giornali se ne leggono di simili , a cominciare da politici , grandi manager , funzionari regionali e ministeriali…..che Italia ………

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  3. Scavate, scavate nella sanità, ci sono macchinari comprati e mai usati, mazzette a iosa, mafia e colletti bianchi.

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  4. francesco garreffa 5 Luglio 2024 12:34

    Per questo si comprano i bei macchinoni, le ville e le barche di lusso…

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