L'assessore Panarello: "Un anno complicato, ma ho lavorato con impegno"

L’assessore Panarello: “Un anno complicato, ma ho lavorato con impegno”

Rosaria Brancato

L’assessore Panarello: “Un anno complicato, ma ho lavorato con impegno”

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sabato 28 Giugno 2014 - 05:55

E' stato un anno difficile per l'assessore Patrizia Panarello ma l'impegno non lo ha risparmiato. Lavorando spesso sotto traccia, lontano dai riflettori, la Panarello non ci sta a stare sul "banco" dei più criticati. Dopo gli inciampi della mensa scolastica e dei mercatini ha imparato a stare attenta ai "sassolini" lungo il percorso. "Sono stata sempre presente e non ripeterò alcuni errori di vakutazione, ma sul pedibus non torno indietro. E' il simbolo di un cambiamento"

Gli inizi sono stati complicati, è anche inciampata in diversi sassi, alcuni dei quali, per la verità, messi da altri, ma il suo impegno non vuole sia messo in dubbio. Nel frattempo ha imparato a guardarsi le spalle e a stare attenta alle trappole lungo il cammino. Patrizia Panarello, l’unica donna della giunta Accorinti, è l’assessore che ha registrato più critiche al suo operato. La vicenda delle mense scolastiche, il pedibus, le polemiche sui mercatini di Natale hanno scandito i suoi primi mesi a Palazzo Zanca.

“E’ stato un anno difficile ma io sono stata sempre presente, ho cercato di conciliare la mia professione di ricercatrice a Scienze Politiche con il mio ruolo in giunta e sono certa di esserci riuscita- spiega- A conclusione di questo primo anno posso dire che in giunta si è creato un bel clima, c’è intesa, condivisione dei percorsi. Sapevo di trovare una situazione difficile al Comune, ma non immaginavo una macchina burocratica così delicata”.

Non lo dice perché non è nel suo stile riservato, ma alcuni degli intoppi che ha incontrato, sono sbucati proprio dalla macchina burocratica. Dopo gli errori di novembre e dicembre però non ricadrà più nelle stesse “buche”. I regolamenti del settore, ad esempio, li ha spulciati uno per uno, anno per anno, mese per mese. Sui mercatini di Natale, così come sulle mense non ci saranno più gli stessi errori di valutazione, ma sul pedibus non tornerà indietro, perché ha una valenza che va ben oltre il progetto, è la strada del cambiamento culturale che questa giunta vuol perseguire.

“Sui mercatini di Natale sono stata in silenzio per evitare polemiche- continua l’assessore Panarello che in quei giorni di autorizzazioni e revoche è diventata il principale bersaglio delle critiche- Il problema è che il regolamento Cosap a disposizione degli uffici era un regolamento non aggiornato, era fermo al 2011. Nel frattempo erano intervenute ben 3 emendamenti di modifica del consiglio comunale che non erano stati recepiti”. Per la verità in quei giorni la Panarello aveva cercato di verificare appunto le modifiche, ma anche il labirinto delle delibere apportate dal Consiglio comunale negli anni successivi non era di facile lettura e prestava il fianco a interpretazioni sbagliate.

“Il vero pasticcio, ad essere sinceri è proprio la delibera di modifica che inizialmente si riferiva ad un comma e poi è stata nuovamente rivista e corretta”.

La vicenda del mercatino di Natale è acqua passata, da tempo ormai l’assessore sta lavorando al settore dei mercati puntando al riordino ma anche a dare risposte agli ambulanti. In dirittura d’arrivo il bando per gli ambulanti dei mercati di San Filippo ed ex Mandalari. Nei prossimi giorni la delibera approderà in Consiglio comunale perché la competenza è dell’Aula: “ho proposto che il mercato sia giornaliero e non più bisettimanale, poi è chiaro se ci sono altre proposte saranno presentate in Consiglio”. L’obiettivo dell’assessore, a proposito di mercati è riuscire a dare risposte sia agli operatori che al territorio, attraverso, ad esempio, l’apertura di nuovi spazi “E’ stato il II quartiere a chiederci il San Filippo e noi siamo pronti a proposte analoghe. Agli ambulanti che in questi giorni protestano abbiamo cercato di far capire che le sanzioni non dipendono da noi. Siamo pronti a discutere le loro esigenze, se provano a regolarizzarsi noi ci siamo”.

A questo proposito si sta predisponendo un vademecum per la conoscenza dell’iter necessario a prendere posto nei mercati, per l’assegnazione dei posti rimasti liberi.

A luglio inizieranno i lavori di manutenzione ordinaria dei mercati di Sant’Orsola e Vascone, si sta ampliando il numero di giorni per il mercato di piazza Casa Pia e si stanno avviando tavoli tecnici per gli altri siti.

Nell’ambito del commercio il regolamento Cosap è un percorso ad ostacoli per molti, soprattutto in tempi di crisi, perché i canoni per l’occupazione suolo sono schizzati alle stelle e la gran parte dei commercianti si è ritrovato con cifre esorbitanti di arretrati che adesso gli uffici reclamano.

“Avevo pensato di abbassare il canone e stavo lavorando ad una delibera in questa direzione, ma il consigliere comunale Daniele Zuccarello ha presentato una proposta di delibera sull’argomento, così per evitare un doppione ho evitato, va bene la sua. Ma il Consiglio comunale va un po’ a rilento su questo tema e ancora non è stata esaminata. Il problema c’è. Speriamo invece di risolvere al più presto, con il vicesindaco Signorino il problema della Galleria Vittorio Emanuele, stiamo pensando ad un regolamento interno per andare incontro alle istanze di quanti vogliono mettersi in regola e non possono a causa di intoppi normativi”.

L’assessore lavora spesso sotto coperta, così sul fronte commercio le sue iniziative non hanno avuto il dovuto risalto. A maggio è approdata in giunta la delibera relativa al Last minute market, una proposta che prevede per quei commercianti che adottano le cosiddette “buone pratiche”, ovvero smaltiscono in modo differenziato, sgravi fiscali nella Iuc, riduzioni o esenzioni.

“Con il consigliere comunale Fabrizio Sottile abbiamo incontrato diversi commercianti per verificare la possibilità di attivare un centro commerciale naturale, che non coincide necessariamente con l’isola pedonale, ma è qualcosa di più. I commercianti si riuniscono in consorzio e accedono direttamente ai finanziamenti della Regione, senza passare dal Comune. Possono presentare progetti, idee nuove, gestire autonomamente il centro. Però ho notato che ci sono commercianti che guardano al nuovo con interesse ed altri che hanno visioni un po’ più datate. Questi due modi di pensare convivono, però è difficile far emergere un cambiamento”.

Sul pedibus, dicevamo, non torna indietro e sta già lavorando all’edizione 2014-2015 “Il pedibus non è fallito, semplicemente non è partito– commenta- Ci riproviamo, anche quando sappiamo che le probabilità di successo sono basse, perché è un piccolo passo verso un cambiamento di mentalità. Ci rimettiamo in gioco. Il pedibus non è concretamente fatto dall’amministrazione. Noi predisponiamo il regolamento e troviamo lo sponsor ma è la scuola che concretamente deve far decollare il progetto, con le famiglie che mettono a disposizione il loro tempo per il percorso pedonale. E’ un’iniziativa dal basso e noi ci riproveremo, anche solo con una scuola sperando che con il tempo anche altre aderiscano”.

A proposito di scuola il primo “ordigno” la Panarello lo ha visto scoppiare nel suo ufficio a novembre con la nota delibera con la quale per 20 giorni veniva fatta pagare la mensa anche agli esenti ed è stato un boomerang sul piano dell’immagine per l’intera giunta.

“Il problema è scaturito dal fatto che a fine anno solare il dirigente ci fece notare che dovevamo arrivare ad un rientro del 36% sull’ammontare complessivo della somma per garantire il servizio. Non c’erano soldi,avevamo anche il problema dei lavoratori delle mense e il dirigente della pubblica istruzione ha fatto un piano di rientro, tenendo anche in considerazione il fatto che molte famiglie non pagano la mensa, erano insolventi e necessitavamo di rientrare nelle cifre. In verità hanno pagato tutti, anche chi, da esente ha dovuto pagare 16 euro per 20 giorni. Dal punto di vista tecnico è stato un successo, dal punto di vista politico un disastro….”

Eppure da quel giorno di novembre di cose per le scuole ha cercato di farne, anche se non sono “venute fuori”. Ad esempio, e il primo mattone del progetto sta per metterlo, ha cercato di aprire le scuole dismesse nei quartieri e nei villaggi. Nei prossimi giorni porterà in giunta la delibera che affida al VI quartiere la gestione della scuola dismessa Costa Fraccola di Curcuraci “Hanno presentato un bel progetto, raccolto le firme, hanno a disposizione 15 mila euro per aprire quel plesso alla vita del territorio. Io spero sia solo l’inizio di analoghe proposte”.

Con i dirigenti scolastici e ad alcune associazioni ha portato a termine il progetto “I cento passi delle scuole”. Lo scorso anno ben 70 associazioni hanno aderito al patto territoriale che riguardava i progetti nelle scuole. Per la nuova stagione scolastica il progetto è già pronto ed è stato trasmesso agli Istituti. Alla base della nuova impostazione c’è la possibilità che siano le stesse scuole, già a luglio a individuare e scegliere “i passi” che vogliono compiere ed in quale direzione: Cultura, legalità, pari opportunità e ambiente- nuovi stili di vita- salute. Ogni singolo percorso prevede una serie di “passi”che possono essere compiuti tutti o in parte in base alle esigenze ed alle scelte della scuola. Dopo che gli istituti avranno scelto i percorsi l’amministrazione inviterà le associazioni del settore individuato a presentare i progetti e le proposte, in modo da adeguare le offerte alla domanda.

“Penso che stiamo lavorando con impegno in diverse direzioni- conclude l’assessore- e devo anche sottolineare che si è stabilita una relazione positiva con i consiglieri comunali, si stanno gettando le basi per operare tutti al meglio”.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Si impegna… Ma non ci arriva…

    Questa non è una intervista, ma una raccolta di dichiarazioni. Che l’assessore torni a dedicarsi completamente alla ricerca e ci liberi dalla sua “progettualità”…

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  2. Si impegna… Ma non ci arriva…

    Questa non è una intervista, ma una raccolta di dichiarazioni. Che l’assessore torni a dedicarsi completamente alla ricerca e ci liberi dalla sua “progettualità”…

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  3. imprenditore messinese 28 Giugno 2014 19:01

    Ho avuto modo di conoscere l’assessore Panarello e ne ho apprezzato la serietà, l’onestà e l’intelligenza. Nelle occasioni in cui l’ho vista agire ho rilevato che la sua priorità era assegnata alla protezione dell’iniziativa privata e dei piccoli imprenditori. Ed anche quando alcuni commercianti erano indifendibili, l’ho vista difenderli, cercando mediazioni che li facessero uscire dall’illegalità senza dover abbassare la saracinesca. Ma l’ho vista anche combattere strenuamente contro quei dirigenti che sistematicamente ne hanno boicottato l’azione politica. Avrebbe potuto aiutarla il Direttore Generale, ma quest’ultimo sembra aver tradito la missione che gli si era affidata, ossia quella di condizionare i dirigenti del vecchio regime affinché si mettessero a disposizione degli obbiettivi politici del nuovo regime. E la Panarello forse è quella che più di ogni altro assessore è stata vittima di questo tradimento. Son convinto che alla lunga la Panarello dimostrerà le capacità che possiede. Lasciamola lavorare.

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  4. imprenditore messinese 28 Giugno 2014 19:01

    Ho avuto modo di conoscere l’assessore Panarello e ne ho apprezzato la serietà, l’onestà e l’intelligenza. Nelle occasioni in cui l’ho vista agire ho rilevato che la sua priorità era assegnata alla protezione dell’iniziativa privata e dei piccoli imprenditori. Ed anche quando alcuni commercianti erano indifendibili, l’ho vista difenderli, cercando mediazioni che li facessero uscire dall’illegalità senza dover abbassare la saracinesca. Ma l’ho vista anche combattere strenuamente contro quei dirigenti che sistematicamente ne hanno boicottato l’azione politica. Avrebbe potuto aiutarla il Direttore Generale, ma quest’ultimo sembra aver tradito la missione che gli si era affidata, ossia quella di condizionare i dirigenti del vecchio regime affinché si mettessero a disposizione degli obbiettivi politici del nuovo regime. E la Panarello forse è quella che più di ogni altro assessore è stata vittima di questo tradimento. Son convinto che alla lunga la Panarello dimostrerà le capacità che possiede. Lasciamola lavorare.

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  5. Senta… Si tratta di una persona che, chiamata a fare l’assessore multi delega in un comune di 242.000 abitanti, per prima cosa dichiara che pensa di essere riuscita a conciliare il lavoro da ricercatrice con quello da assessore. Come immaginerà dopo tale affermazione tutto quello che viene dopo non può essere neppure preso sul serio.

    Magari lei, da imprenditore, qualche domanda in più, invece di difendere l’indifendibile, dovrebbe porsela.

    Gli attuali amministratori, dopo un anno tragico, dovrebbero fare una cosa sola. CHIEDERE SCUSA e ricominciare da capo (o farsi da parte).

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  6. Senta… Si tratta di una persona che, chiamata a fare l’assessore multi delega in un comune di 242.000 abitanti, per prima cosa dichiara che pensa di essere riuscita a conciliare il lavoro da ricercatrice con quello da assessore. Come immaginerà dopo tale affermazione tutto quello che viene dopo non può essere neppure preso sul serio.

    Magari lei, da imprenditore, qualche domanda in più, invece di difendere l’indifendibile, dovrebbe porsela.

    Gli attuali amministratori, dopo un anno tragico, dovrebbero fare una cosa sola. CHIEDERE SCUSA e ricominciare da capo (o farsi da parte).

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  7. bernardo santilli 30 Giugno 2014 14:16

    a casa,magari in pedibus!

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  8. bernardo santilli 30 Giugno 2014 14:16

    a casa,magari in pedibus!

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