Giuseppe Ministeri: "Il Corelli del futuro, tra territorio e internazionalizzazione"

Giuseppe Ministeri: “Il Corelli del futuro, tra territorio e internazionalizzazione”

Rosaria Brancato

Giuseppe Ministeri: “Il Corelli del futuro, tra territorio e internazionalizzazione”

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venerdì 24 Febbraio 2017 - 07:31

A sei mesi dall'insediamento il presidente del Conservatorio traccia il bilancio di un'azione che ha scommesso sul territorio e sulla sinergia con le istituzioni. In cantiere numerose iniziative che guardano all'Europa ed ai giovani

A chi guida le amministrazioni pubbliche viene chiesta la relazione semestrale per capire quanto è stato realizzato e quanto è in fase d’avvio o è stato rinviato, e se la macchina messa in moto è riuscita a intraprendere il percorso previsto.

Son passati poco più di sei mesi da quando Giuseppe Ministeri da Consigliere d'Amministrazione è passato a ricoprire la carica di Presidente del CDA, designato dal Consiglio Accademico e poi nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione. Con lui proviamo a fare un bilancio di questo primo periodo alla guida dell'ente peloritano, ma anche e sopratutto tracciare lo scenario futuro, con le tantissime attività messe in cantiere da chi, da operatore culturale ha portato avanti con successo numerose scommesse sul territorio e per il territorio.

“ Come ho detto più volte, ho trovato una realtà in ottima salute, ben amministrata e assai qualificata- spiega Ministeri- Tuttavia, il cambio di sede ha rappresentato uno "scossone" sia in termini positivi e alquanto auspicabili (disponibilità di spazi in primis), ma ha anche generato "nervosismi" vari, interni a noi ed esterni, che andavano gestiti, governati. Ecco, su quest'ultimo aspetto, molto importante per la serenità dell'Istituto, credo che in questi mesi abbiamo svolto un gran lavoro, che ha già dato i suoi frutti e con tante premesse per i prossimi anni”.
L’Istituto infatti ha lasciato la sede di via Bonino per spostarsi in un “matrimonio” accanto al Quasimodo, grazie ad una sinergia che ha visto protagoniste tutte le parti coinvolte, compresa la Città Metropolitana e ha consentito una migliore sistemazione del Corelli anche dal punto di vista degli spazi.

“Da situazioni di inutile tensione, siamo passati a una fattiva e costante collaborazione col nostro vicino di casa Istituto Quasimodo (e per questo ringrazio l'amico Piero La Tona) e col nostro padrone di casa Città metropolitana (e qui ringrazio il Commissario Romano e i tecnici Gitto e Miceli). Tutto questo ha portato e porterà grossi benefici al nostro Istituto: una serie di interventi in termini di sicurezza, la sistemazione dell'area esterna destinata a parcheggio e dei relativi accessi, l'installazione della caldaia e la graduale sostituzione degli infissi, la pulizia delle aree verdi esterne che consentirà la creazione di un piccolo parco da destinare a spazio incontri per Concerti ed eventi artistici, la creazione di un murales artistico. Voglio evidenziare che con il direttore Maestro Ninni Averna lavoriamo splendidamente, è una persona di grande qualità”.

Ma in questi mesi il Conservatorio Corelli ha anche operato in collaborazione sia con alcune istituzioni che con le associazioni musicali storiche, rivitalizzando un rapporto importantissimo per la programmazione di attività che coinvolgono l’intero territorio. Rilevante anche il protocollo dell’Area dello Stretto siglato con il Conservatorio di Reggio Calabria, mentre in cantiere c’è una nuova e fruttuosa collaborazione da concretizzare con il Teatro Vittorio Emanuele e l’Università.

Da non dimenticare poi il Concerto di Natale e quello in Galleria Vittorio Emanuele due eventi che hanno “illuminato” le festività di fine 2016 valorizzando i nostri talenti spesso rimasti in secondo piano. Le immagini del concerto del Conservatorio al Duomo rappresentano la prova della “sete” di eventi di spessore che Messina ha da troppo tempo. Il Concerto ad esempio è stata una tradizione poi dimentica che Ministeri ha voluto riscoprire per raggiungere un obiettivo importante: la riconquista di un ruolo centrale del Conservatorio.

Ne abbiamo tutti i requisiti. Siamo tra i Conservatori più importanti del Centro-Sud dopo gli storici Napoli e Palermo, abbiamo addentellati in Provincia ma anche più in là per tutta l'area che arriva sino a Modica dove si trova uno dei primi licei musicali d'Italia che non a caso è convenzionato con noi. Abbiamo rinsaldato i rapporti col MIUR, diventandone uno degli interlocutori principali per lo sviluppo di tante attività. Insomma, possiamo essere parte fondamentale del sistema musicale centro-meridionale, e perno per la Sicilia orientale. Adesso stiamo anche lavorando alacremente sull'internazionalizzazione: Erasmus ma non solo, saremo ad Atene in marzo per un incontro dell'Istituto italiano di Cultura destinato a studenti e Istituzioni elleniche, poi in Oman con una missione MIUR, Cina grazie al programma internazionale Turandot, Malta e così via. E siamo tornati attivi presso l'Associazione europea dei Conservatori contribuendo a far eleggere una italiana nel Direttivo”.
Ma in calendario ci sono numerosi appuntamenti che vedranno il Conservatorio protagonista. Lunedì 6 marzo ad esempio sarà a Messina il parlamentare Raffaello Vignali, ispiratore della norma sul Bonus Stradivari, una gran bella conquista per la popolazione studentesca. In programma anche due eventi per ricordare gli indimenticabili Dario Nicoletti e Antonella Cocchiara.

Rosaria Brancato

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