E il camionista s'inginocchiò ad Accorinti: "Sono con te,ma niente Arbre Magique"

E il camionista s’inginocchiò ad Accorinti: “Sono con te,ma niente Arbre Magique”

La Redazione

E il camionista s’inginocchiò ad Accorinti: “Sono con te,ma niente Arbre Magique”

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sabato 26 Luglio 2014 - 05:50

Cronache dal cavalcavia: è napoletano il primo tesserato dell'ACPL, associazione camionisti peace and love, che alla vista di Accorinti si è inginocchiato in segno di pentimento; il vero miracolo però è stato vedere una bandiera del Pd nella lotta anti-tir e 4 renziani farsi la foto con il sindaco. Il fatto ha scatenato un'epidemia di gastrite a Palazzo Zanca, tra i gruppi Pd. Terza puntata del vademecum per neristi. Infine, la cittadinanza onororaria per Nibali, che è già cittadino di Messina...

1)CRONACHE DAL CAVALCAVIA

a)ALZATI E DIFFONDI L’ORDINANZA-

E’ napoletano il Primo tesserato dell’ACPL, associazione camionisti peace and love. L’ordinanza 1234, che vede il sindaco impegnato in un sermone di 12 minuti e 34 secondi per convertire l’autotrasportatore ha dato i primi frutti. Ieri mattina, a soli tre giorni dall’entrata in vigore della strategia epocale, il primo camionista sbarcato dalla Cartour alla vista di Accorinti è sceso dal mezzo, gli è corso incontro e si è inginocchiato ai piedi del sindaco (vedi foto allegata) che con un sorriso mite gli ha detto “benvenuto nel cavalcavia della pace fratello. Ma alzati, uniamo le nostre anime”. L’uomo si è alzato e si sono uniti in un abbraccio spirituale davanti agli sguardi sgomenti di altri 11 camionisti, pronti a seguire il Maestro e toccare quota 12, il minimo sindacale per passare alla Storia. Il primo tesserato dell’ACPL ha ricevuto in dono la prima scarpa che Renato si è tolto all’età di sedici anni, un’Adidas del ’70 ancora in buono stato “va fratello, pentiti e diffondi l’ordinanza”. Il camionista si è pentito di tutte le volte che è uscito sul Boccetta senza deroga, del pass fotocopiato che ha usato per due anni, della volta che ha superato sulla striscia continua un ciclista e gli ha fatto venire i capelli bianchi, ha preso con sé la foto ricordo ed ha promesso che d’ora in poi si sarebbe fermato per fare attraversare sulle strisce intere scolaresche senza dire neanche una parolaccia. Ma si è rifiutato di mettere l’Arbre magique al pino silvestre nel camion. Non si può ottenere tutto….

b)EPIDEMIA DI GASTRITE A PALAZZO ZANCA NELLE STANZE DEL PD

Il colpo di scena è stato vedere una bandiera del Pd sventolare nel cavalcavia per la battaglia anti-tir. Ma non è finita qui. Gli scostumati renziani Francesco Palano Quero, Alessandro Russo, Daniele Zuccarello, Marcello Cannistraci, pur consapevoli di essere tollerati a stento da quanti attendono che il vento torni a soffiare nella direzione di via I Settembre, osano sposare battaglie inusuali per i democratici messinesi, come unioni civili, isola pedonale, lotta anti-tir e robaccia del genere, si sono fatti fotografare insieme ad Accorinti e persino con la bandiera PD. Un oltraggio. Subito dopo lo scatto fotografico uno dei camionisti che trasportavano farmaci ha chiesto una deroga urgentissima per poter raggiungere Palazzo Zanca e rifornire di Maalox le stanze dei gruppi ufficiali del Pd, dove si era diffusa a macchia d’olio un’epidemia di gastrite. Pare sia già pronta la nota di biasimo contro questi esponenti del Pd che hanno mostrato una bandiera che in tanti credevano dimenticata negli scantinati di un ente di formazione. Per punizione i quattro saranno costretti a stare in ginocchio sui ceci fino alla sentenza del Cga.

c)SCENDE LA PIOGGIA MA CHE FA…..

Il secondo giorno del blocco tir è stato contrassegnato da un po’ di pioggia. Intervistato da Eleonora Urzì il renziano Daniele Zuccarello si è lasciato andare ad una frase da baci Perugina: “Se Renato Accorinti resta sotto la pioggia resto anch’io”. Quella che gli scorreva sulla guancia durante l’intervista però non era una goccia di pioggia ma una lacrima…al pensiero che l’acquazzone gli avrebbe sicuramente sgualcito la camicia bianca inamidata, scolorito l’abbronzatura e fatto colare il gel, rovinandogli il ciuffo

d)E’ IN ARRIVO UN CARICO DI….RICORSI

Pronta una valanga di nuovi ricorsi all’ordinanza. Il primo, all’Accademia della crusca è il più temibile: trovata una virgola fuori posto al quarto rigo della seconda pagina. Pare che l’art.5 comma Uau della legge 16 del 1812 preveda in questi casi sospensione immediata del provvedimento e almeno tre mesi di lezioni di grammatica. Se i dirigenti dovessero sbagliare ancora saranno obbligati a scrivere sulla lavagna 100 volte: “Amo i tir” o in alternativa “Ti-r amo”

3)VADEMECUM DEL CRONISTA DI NERA

a) La vita del nerista ha senso solo se riesce a soddisfare la curiosità primaria di ogni lettore: "Ma cu 'ttaccaru oggi?"

b) La maggior parte degli arrestati chiederà la cortesia di togliere dagli articoli ALMENO nome, cognome e foto per "diritto di privacy"

c) "ristretto nel carcere di Gazzi" non è una varietà di caffè nostrano né una velleità dei detenuti caffeinomani

d) nelle conferenze di operazioni su "sfruttamento della prostituzione" ci sarà sempre qualche simpatico collega pronto a chiedere alle forze dell'ordine in che modo questi reati siano stati "sperimentati" o "toccati con mano"

e) il nerista non smetterà mai di chiedersi come sia possibile che "un ramo di palma caduto" scandalizzi più di una mega retata di mafia

4) CITTADINO AL QUADRATO

Il consigliere comunale Udc Libero Gioveni propone di conferire la CITTADINANZA ONORARIA A VINCENZO NIBALI. Tutti d’accordo sul fatto che il campione sta portando il nome della città nel mondo e che Messina non gli ha finora tributato i giusti meriti e riconoscimenti. Ma Nibali non può diventare “cittadino onorario” perché è già cittadino messinese. E’ nato a Messina e qui torna periodicamente con gioia ed orgoglio. Non sarebbe preferibile un’altra forma di onorificenza come già fatto per altri messinesi che hanno dato lustro e fama alla città? Anche portarlo a spalla da Giampilieri all’Annunziata, o farlo abbracciare per venti minuti dal sindaco potrebbe essere un’idea.

Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto.

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