Tra le chiacchiere di oggi la nuova maggioranza bulgara di Accorinti targata Pd, Udc, Dr. La Contestabile in Aula con il corpo ma non con lo spirito, Mondello e la sua Madama Butterfly. Ma c'è anche il prefetto in versione casual e l'avvocato Maiorana in salsa sicula. Per gli appassionati della telenovela Acr Messina, abbiamo in esclusiva le tavole della legge di Lo Monaco.
1)LA MAGGIORANZA BULGARA DI ACCORINTI
Dopo la seduta di Consiglio Comunale nella quale è stata approvata la Delibera di risposta ai rilievi della Corte dei Conti grazie ai voti di Pd, Udc e Dr, non ci sono più dubbi: Accorinti può contare in Consiglio su una maggioranza bulgara persino più unita di quella che avrebbe avuto Felice Calabrò, al quale, sicuramente, alcune frange del Pd avrebbero fatto la guerra anche solo per “antipatia”. Dopo aver approvato un emendamento con il quale si contesta dalla A alla Z la delibera ma la si approva SOLO FORMALMENTE, Accorinti è in una botte di ferro fino alla fine del mandato. La sua maggioranza bulgara gli approverà di tutto di tutto, sia nella forma che nella sostanza e persino senza né l’una né l’altra. Semplicemente per fede.
Segnaliamo alcune chicche:
a)Elvira Amato, Dr chiede la sospensione della seduta per un’ora, dichiarando di volere dare tempo e modo al ragioniere generale Cama, di dare il parere agli emendamenti. Ottenuta l’ora si avvicina ai cronisti e commenta: “Viene mia sorella da Milano, voglio riuscire almeno a salutarla….”
b)Franco Mondello, Udc si lascia andare ad un appassionato intervento con vere e proprie perle di saggezza: “Non tolleriamo questa politica dei due forni” esordisce, che detto da un esponente dell’Udc è a dir poco esilarante “noi siamo maestri delle strumentalizzazioni ma adesso non è il momento” (questa si commenta da sola) e “abbiamo dato il nostro contributo a costo zero” (probabilmente voleva pure essere pagato…). Ma la ciliegina sulla torta è la conclusione “così non va Madame Butterfly” lasciando di stucco i presenti che ancora si chiedono cosa c’entri la geisha che si suicida per amore con i rilievi della Corte dei Conti.
c)Giuseppe Santalco, Pd- a proposito dell’impossibilità da parte del ragioniere generale di dare risposte senza avere gli atti in mano commenta “mica ha le palle di vetro”.
d)Simona Contestabile, Pd- partecipa alla votazione con il corpo ma non con lo spirito. Seduta tra i banchi sembra essere schierata con i colleghi Pd per approvare la delibera. In realtà non inserisce il tesserino e non vota. “Colta in flagranza” dai colleghi che le chiedono se ha votato lei replica con candore: “non sono presente in Aula”, facendo pensare a tutti che il suo corpo tra gli scranni sia frutto di un’allucinazione collettiva. Santalco infuriato telefona a Felice Calabrò (capogruppo ombra) “Ora basta, questa storia deve finire che tu dici alla Contestabile quello che deve fare e non segue quello che abbiamo deciso insieme”. Dai consiglieri comunali ci aspettiamo che mettano la faccia e che si assumano le responsabilità delle loro scelte, anche se contrarie al resto del partito. Assistere alla “finta” di un voto in Aula a beneficio dei colleghi e della stampa, può andar bene in Teatro non in politica. Queste scene non solo non ci rendono felici, ma ci rattristano molto.
2)L’AVVOCATO MAIORANA IN SALSA SICULA…
Il sempre impeccabile avvocato Aurelio Maiorana, quando le circostanze lo richiedono, mette da parte aplomb e toga per indossare “abiti più siciliani”. Alle isole Eolie con la bella moglie ha apostrofato a dovere un tizio interessato a lei più del consentito: “Tu dicu menza vota…ti scippu u cori…”
3) IL TROTTA VERSIONE CASUAL…
Anche i prefetti vanno in vacanza. Così Stefano Trotta, rappresentante del governo in riva allo Stretto, si prepara a star molto più comodo che in mezzo alle vertenze ed al caos. In compagnia della moglie, al supermercato di Maregrosso è stato avvistato mentre in abito di lino elegante e senza una piega, provava infradito e ciabatte…per trovare quelle adatte. Sarà rimasto deluso perché non ci sono quelle in cachemire, optando per qualcosa di più casual….
4)LE TAVOLE DELLA LEGGE DI LO MONACO
Non pago di ore ed ore di conferenze stampa, interviste, liti e addii, il patron dell’Acr Messina Pietro Lo Monaco in un video di ben 39 minuti, (neanche Obama ha mai osato tanto e ha mai avuto tanto da dire….) ha dettato i Dieci comandamenti per continuare a fare calcio a Messina. Come per le Tavole della legge al sindaco non resta che obbedire, nonostante Lo Monaco abbia dichiarato al minuto 27 che Accorinti è “stupido e impreparato”. Al minuto 36 ha aggiunto che la proposta del sindaco per il San Filippo “neanche un pazzo rinchiuso da mille anni in manicomio la accetterebbe”. D’accordo che il nostro sindaco è “peace and love” ma temiamo non abbia preso bene queste dichiarazioni d’affetto…
Siamo venuti in possesso del video integrale di Lo Monaco, circa 86 minuti, e dopo averlo decriptato riportiamo a beneficio dei lettori di Tempostretto i Dieci Comandamenti per far restare qui Lo Monaco.
1 – Se volete che resto dovete: affidarmi il San Filippo per i prossimi 29 anni, comprensivo di libero ed esclusivo accesso allo svincolo, per l’ ingresso ai suv dei calciatori, nonché Palasport, mercatino bisettimanale, incrocio con la strada statale per fare facilmente inversione a u, pezzo di strada fino al Mac Donalds compreso (perché a noi il Big Mac piace da morire).
2- Affidarci il Celeste per la stessa durata, comprensivo del bar Sottosanti che fa i cornetti all’alba buonissimi e lo sanno tutti, svincolo di Gazzi per i Suv dei calciatori che andranno ad allenarsi e mercatino della zir del fine settimana
3– rifare a spese vostre il manto erboso del San Filippo, aprire un nuovo svincolo perché quello attuale sarà destinato ai suv dei calciatori, dipingere di giallorosso tutti i sedili, giustiziare in piazza chi ha progettato il muro di contenimento al contrario
4- se volete fare i concerti di quello..come si chiama, Rossi, Bianchi, Verdi, sì, quello lì fateli a Villa Dante o alla Villa Mazzini perché tanto chi volete che venga a sentirli
5- Accorinti deve venire a cospargersi il capo di cenere per lesa maestà avendo osato anche solo pensare di poter organizzare un concerto in uno stadio. Roba da matti, vorrei sapere in quale posto del mondo si fanno i concerti in uno stadio
6-tutti i consiglieri comunali, i cda di partecipate, compreso il cda del teatro anche se non ha idea di quanti giocatori servano in una partita di calcio, tutti gli assessori, gli esperti, dovranno acquistare un abbonamento in tribuna vip e regalarne uno ad un amico.
7-entro sette mesi dal video monologo la città dovrà realizzare, a spese dell’amministrazione, un busto in oro puro in segno di eterno riconoscimento a chi ha salvato la squadra dalla dannazione e dagli inferi. Se non avete l’oro impegnatevi gli incassi della Tares
8- saranno vietate le magliette con la scritta free Messina perché potrebbero erroneamente far credere che l’ingresso alle partite dell’Acr siano gratis. E gratis, si sa è morto da tempo
9-Accorinti deve giurare che d’ora in poi sarò io l’unico Monaco con il quale avrà a che a fare e che condividerà con lui la spiritualità di questo momento epocale: Messina in mano ad un Santo e ad un Monaco. Vedi che fortuna che avete.
10-Se quel tizio, Rossi, bianchi e quei Giovanotti vogliono proprio venire a cantare, al massimo li prendiamo come cheerleaders prima della partita e ci registrano gratis l’inno del Messina.
Per tentate querele, segnalazioni, rettifiche, lamentele, suppliche, suggerimenti, pacchi bomba, biscotti al cianuro e quant’altro: la redazione di Tempostretto.