Oggi per Tempo di chiacchiere vi dedichiamo lo Speciale Vara, voci, indiscrezioni e retroscena della Processione più amata dai messinesi. Vi raccontiamo il giallo dell'acqua scomparsa e vi sveliamo il perchè si è registrato un calo di presenze. Intanto è ufficiale il "divorzio" tra prefetto e sindaco. Ma Accorinti "non si sbarrua" e pensa già al Presepe Vivente epocale.
TEMPO DI CHIACCHIERE-SPECIALE VARA
Ialacqua “sbarruato”
Momenti di panico per l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua poco prima della partenza della Vara. Come consuetudine infatti, prima del “via” vengono sparati i botti a Piazza Castronovo. Ogni esplosione, proprio ad un passo dalla villetta della piazza, è stata un colpo al cuore per l’assessore, terrorizzato all’idea che i fuochi d’artificio potessero letteralmente “mandare in fumo” uno dei pochi polmoni ancora verdi della città. “Speriamo che con tutti questi fuochi non brucino la villetta, già ne abbiamo poche….” , ha detto incrociando le dita. Come direbbero in Consiglio comunale “Mi sbarruai”.
Il giallo dell’acqua scomparsa
L’assessore Tonino Perna ha denunciato un fatto assai strano: per la Processione della Vara l’amministrazione ha acquistato 6 mila bottiglie d’acqua delle quali se ne sono perse le tracce…. Un vero e proprio giallo. Malelingue sussurrano di andare a cercare nei serbatoi Amam che non sa più quali pesci pigliare in queste settimane di penuria d’acqua. Se domattina i residenti dei villaggi della zona sud faranno la doccia con “acqua oligominerale a basso contenuto di sodio” e che fa venir voglia di fare “plin plin” il mistero sarà risolto….
C’eravamo tanto amati
L’anno scorso, all’arrivo della Processione all’altezza della prefettura, con Accorinti assiso sul ceppo al posto del capovara, con indosso la maglietta Addiopizzo ed acclamato da una folla osannante, il prefetto Stefano Trotta uscì dal Palazzo del governo ed andò incontro al sindaco. La calorosa stretta di mano tra i due, l’abbraccio ed il breve dialogo che ne seguì furono ripresi dalle telecamere. Un anno dopo i rapporti tra il rappresentante dello Stato e il primo cittadino si sono incrinati al punto che quando la Vara si è fermata davanti al Palazzo del governo Trotta è rimasto impassibile nella terrazza dalla quale ha seguito la Processione. Insomma, è apparso chiaro che, dopo la vicenda tir “il prefetto ha fatto bisticcio” con il sindaco. Peccato che il rappresentante del governo non è un politico, ma rappresenta un’Istituzione e il dispetto non l’ha fatto al primo cittadino ma al simbolo di una città, la Santa Patrona. Il saluto non è alla persona ma a quel sacro legame che da 5 secoli viene rispettato. D’accordo che alcune scelte del sindaco non sono state gradite al prefetto, ma seguendo questo principio l’arcivescovo La Piana, che certamente non avrà preso bene la battaglia di Accorinti per le Unioni civili nonché gli incontri con il Dalai Lama sarebbe dovuto restare in cima al campanile e rifiutarsi di dire l’omelia in presenza della giunta….
I fuochi d’artificio di Cenerentola
Si è registrata anche un’altra modifica alla tradizione: in questo caso a “farne le spese” sono stati quanti, da diversi punti della città, assistono alla doppia esplosione di fuochi d’artificio, alle 23 ed a mezzanotte. Quest’anno i giochi pirotecnici sono stati donati dal gruppo Franza, ma sono stati concentrati tutti alle 23, saltando la cosiddetta “seconda carica”. Sembra che all’origine della modifica ci sia il fatto che Franza e Accorinti non riescono in nessun modo a mettersi d’accordo sugli orari, siano essi anche quelli della sveglia mattutina. Contro i fuochi a mezzanotte la società ha infatti inoltrato un ricorso all’Enel ed il sindaco si è detto pronto a fermare uno per uno i singoli botti fuori orario a mani nude. Mentre i maligni sostengono che i fuochi d’artificio siano stati sparati in direzione Rada San Francesco, molti sono stati i messinesi delusi, perché si aspettavano di veder apparire nel cielo, in un turbinio di luci la scritta “Caronte-Tourist”, oppure, in alternativa “Accorinti tiè, beccati il Tar”.
E prima di mezzanotte, come Cenerentola, tutti a nanna.
Tutta colpa dell’isola pedonale
La Vara edizione 2014 ha visto meno folla rispetto agli anni scorsi. In periodo di spending review anche il numero dei fedeli alla Processione è calato sensibilmente. Pare che secondo alcuni la colpa del calo di pubblico sia da attribuire all’isola pedonale di via dei Mille, vera e propria piaga della città, della quale alcuni consiglieri e commercianti non riescono a liberarsi in nessuno modo, e che ha inibito l’ingresso dei fedeli nelle vie interessate alla Processione. E’ risaputo che là dove c’è un’isola pedonale la gente smette di accorrere. Nell’Aula di Palazzo Zanca sembra si stia preparando, per evitare il ripetersi di un calo di folla anche il prossimo anno, o peggio, un crollo di presenze, un emendamento per ridurre l’area della Processione alla sola Piazza Castronovo. Un accorgimento dovuto anche per consentire a migliaia di fedeli di poter comodamente posteggiare in doppia fila e raggiungere con serenità la machina votiva. Con un subemendamento anche i tiratori, per non stancarsi, saranno dotati di rotelle. L’uso dei piedi in questa città è ritenuto dannoso alla salute e fastidioso a vedersi.
Aspettando il Presepe Vivente
Per Accorinti è stata un’edizione tristissima. Reduce da un anno durante il quale in ordine sparso ha: guidato la Processione dal ceppo al posto del capovara, incontrato il Dalai Lama, papa Francesco, ed il presidente del Consiglio Matteo Renzi, adesso farsi un’intera processione dietro la machina votiva, senza neanche un Viva Maria detto dal ceppo, senza poter fare neanche l’omelia al posto dell’arcivescovo lo ha reso davvero triste…..Ma l’assessore Cacciola è stato irremovibile. Pare che Accorinti però, dopo aver scartato l’idea di camminare sulle acque, perché acqua non ce n’è e il presidente dell’Amam ha protestato vibratamente, stia già pensando al Natale, ad un presepe vivente lungo la pista ciclabile. I Re Magi sbarcheranno con la corsa notturna della Cartour, mentre i pastorelli arriveranno in ritardo di tre giorni perché bloccati in fila sul viadotto Ritiro. Il sindaco è ancora indeciso quale ruolo interpretare dal momento che, come è noto, il Bambinello non parla e anche San Giuseppe ha un ruolo marginale nella vicenda. Più probabile che scelga di fare la Stella Cometa che indica la Via (parlando).
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