L'ultimo treno per Messina. Parola di Samantha

L’ultimo treno per Messina. Parola di Samantha

Rosaria Brancato

L’ultimo treno per Messina. Parola di Samantha

domenica 03 Giugno 2012 - 09:00

Da ottobre all'estate 2013 Messina e la Sicilia saranno impegnate in una serie di tornate elettorali. E' l'ultima occasione, per i cittadini, di poter cambiare. In un clima di caos i partiti cercano di "sopravvivere" cambiandosi il nome, ma basterà?

Per i messinesi sarà l’ultimo treno. Non mi riferisco al treno a lunga percorrenza che Trenitalia ci cancella e ci restituisce trattandoci come accattoni. Penso alle tornate elettorali che inizieranno in autunno con le regionali e finiranno nell’estate 2013. Per noi sarà l’ultimo treno per cambiare. Se sbagliamo queste freghiamo noi e le prossime generazioni. L’Italia che uscirà fuori da queste tornate sarà diversa, ne abbiamo già avuto un assaggio con le recenti amministrative. I grandi partiti tremano, il rischio è che vengano spazzati via. Un sistema si sta sbriciolando sotto i colpi della crisi, delle inchieste, della cupidigia di una classe dirigente ingorda e arrogante e di una protesta che sta diventando consapevolezza. Ormai è una sorta di “si salvi chi può”, sembra un film di Ridolini con i protagonisti che scappano a velocità accelerata, o come quelle farfalline che entrano in casa e quando accendi la luce le vedi andare a sbattere ovunque, sui quadri, sulle lampadine, sulla tv, finchè non trovano la finestra ed escono. I risultati di Grillo, Idv e similari hanno provocato incubi persino ai più convinti berlusconiani che sentono avvicinarsi il momento dell’addio all’amatissima poltrona. Il Pdl di fronte alla debacle ha trovato una soluzione a dir poco geniale: cambiar nome al partito. A livello nazionale e regionale già fioccano proposte di chi vuol creare un partito nuovo rivolto ovviamente ai moderati. Il presupposto è che gli italiani siano totalmente imbecilli e quindi basta cambiar nome al partito e il gioco è fatto. E’ come se io, a 45 anni suonati dicessi: “bene, da oggi non mi chiamo più Rosaria. Chiamatemi Samantha, che fa esotico e funziona”. Non è che se a Palermo il Pdl si fosse fatto chiamare “Partito delle libellule” e Costa George Clooney lo avrebbero eletto. Non si deve cambiare forma ma contenuto. L’altra cosa bizzarra è questa corsa ai “moderati”. Nell’immaginario collettivo i moderati stanno al centro e non li schiodi da lì. Da tempo mi chiedo chi siano questi “moderati” a cui tutti guardano come se fossero la maggioranza degli italiani, un po’ come i “cattolici”, entità mitiche dalle quali dipende la certezza matematica di vincere le elezioni. Ma siamo proprio sicuri che esistono ancora i moderati ? Non è che si confonde la pazienza, la buona educazione con la stupidità? Io posso essere moderata nei toni, ma non nei contenuti. Siete davvero sicuri che l’esercito dei moderati non si sia nel frattempo un tantinello irritato nel leggere dei milioni di euro che Lusi, tesoriere della moderata ex Margherita ha intascato, o del moderatissimo Formigoni che resta tenacemente attaccato alla poltrona nonostante il suo ex amico racconti dei milioni di euro sborsati per i suoi viaggi ai Caraibi, lo yacht e la villa? Ma a questi “elettori moderati” sarà pure scappato un “perdindirindina ora prendo il machete” o restano impassibili ? Temo che i moderati non siano più in tanti, qualcuno dovrà pur dirlo a Casini. Anche perché i moderati, ovvero la maggioranza degli italiani pazienti son quelli che sono stati massacrati di più dai governi negli ultimi 20 anni, sia economicamente che eticamente. Anche in Sicilia in molti stanno lavorando all’idea di cambiar nome ai partiti. Api, Mps, Mpa e Fli (tutti nomi recentissimi) sono già stanchi e pensano che basti un lifting perché gli elettori abbocchino. Lo stesso Lombardo ha annunciato un congresso a fine giugno e l’ipotesi di cambiar nome all’Mpa. Nel frattempo, dopo aver inventato le dimissioni ad orologeria (scatteranno il 28 luglio) ha varato un rimpasto in giunta che è una sorta di “monocolore Raffaelliano”. Uscito con le ossa rotte dalle amministrative, sta plasmando una “creatura a sua immagine e somiglianza”, una giunta balneare, che servirà fino alle elezioni d’ottobre solo alla distribuzione di prebende, incarichi, poltrone, consulenze. Il Pd che lo ha fin qui sostenuto in un abbraccio mortale che gli è costato il Comune di Palermo, è nel caos. Persino Francantonio Genovese, notoriamente non incline all’ira, dopo il rimpasto pare abbia inarcato un sopracciglio (moderato) e ha dichiarato d’esser pronto anche a reazioni più decise (la sfiducia). Gli avversari Pdl e Udc stanno raccogliendo le firme al grido “dimettiamoci tutti” per non consentire a Lombardo gli ultimi due mesi di shopping elettorale. Anche Buzzanca ha firmato la proposta “Mi dimetto”, roba da far venire un infarto all’avvocato Catalioto che da anni combatte nelle aule di giustizia contro il doppio incarico del sindaco-deputato. Nel frattempo c’è il fuggi fuggi, il partito più gettonato è l’Idv, e chi non trova posto nei primi posti delle scialuppe già rema verso la terra vergine di Di Pietro. Sono i “portatori d’acqua” personaggi in cerca di un seggio sicuro. Gente che fino ieri giurava che Ruby era la nipote di Mubarack oggi è disposta a protestare contro il Ponte con la bandana rossa in testa e la notte studia tutti gli interventi di Travaglio e guarda il dvd di Gomorra. Infine Palazzo Zanca. Il presidente del consiglio comunale Previti guida ormai uno sparuto gruppo di sopravvissuti. La media dei presenti in aula è 12, 13. Il partito degli assenteisti è trasversale, con doti paranormali (a volte qualcuno fa capolino, si dichiara presente e poi svanisce nel nulla) ma riesce sempre nell’impedire un concreto lavoro al consiglio. Gli eletti sono 45, per gran parte dei quali c’è chi pensa di rivolgersi a Chi l’ha visto. Tranquilli, in odore di elezioni li ritroveremo tutti in prima fila come bravi scolaretti. Ma se a Palazzo Zanca non ci vogliono proprio andare, perché non togliamo loro questo impiccio? Non votiamoli più, riempiamo quell’aula di gente che abbia talmente tanta voglia di rappresentarci che sia sempre lì, da piantarci le tende e non solo quando ci sono le telecamere. Restituiamo dignità a quel ruolo. In attesa che arrivino i treni delle tornate elettorali guardiamoci intorno e diciamoci se siamo contenti di quel che vediamo. Se ci piace come ha trattato Lombardo la nostra città, colonizzandola con commissari e presidenti, tagliando l’ossigeno là dove poteva, scegliendo la strada delle consulenze piuttosto che quella dei progetti. Valutiamo se ci piace come ci ha trattato il governo Berlusconi finchè era “in vita” e l’attuale governo Monti sostenuto da Pdl, Pd, Udc. Valutiamo se ci piace come i nostri rappresentanti a Roma e Palermo ci hanno fatto trattare. Guardiamo serenamente se ci piace Messina oggi, guardiamo cose non c’è più e cosa è stato fatto. Sarebbe bello se stavolta il biglietto per salire su quel treno ce lo comprassimo noi, che non ce lo facessimo regalare. Quel biglietto ha varie forme, può essere la promessa di un lavoro, un condono, un posticino al sole, ma ha un prezzo che va ben al di là di quel che riceviamo nell’immediato:ti rende schiavo, ti toglie la libertà di andare a protestare quando ti accorgi che sei stato beffato, quando ti accorgi che Messina, a furia di biglietti regalati è morta, quando ti accorgi che chi guida questo treno non è stata in grado di difendere niente della nostra terra. Per una volta, questo biglietto non facciamocelo regalare, compriamolo noi.
Rosaria Brancato

23 commenti

  1. Alessandro Mancuso 3 Giugno 2012 09:19

    L’incapacità di sintetizzare è propria dei politici, e non solo pare.

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  2. Sono dei grandi demagoghi.

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  3. puzza di bruciato 3 Giugno 2012 10:45

    Condivido a pieno l’articolo…Soluzione?!!! Zero. I ns futuri
    “dipendenti” devono rendere conto dei loro movimenti in modo immediato. La rete può controllare il loro operato. Presenze, inciuci, votazioni, alleanze, stipendi, cambio di casacca, doppi incarichi, ecc. ecc.Ripeto la rete è salvezza del paese
    su questo sono d’accordo con i grillini.

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  4. L'Osservatore 3 Giugno 2012 14:02

    Ti sentetizzo io:
    Canciamu sennò saranno “uccelli per diabetici” per tutti!!!
    Capito adesso?

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  5. L’articolo di Rosaria Brancato è certamente lungo ma molto intenso, sbaglia chi pensa ad uno sfogo della giornalista, è lucida Rosaria, sente che è il momento di buttare il cuore oltre l’ostacolo, ci spinge a farlo, capisce che il tempo sta scadendo, qualcuno pensa che è scaduto, ci urla con convinzione SALVIAMO MESSINA E’ L’UNICA CHE ABBIAMO.Io ho messo al sicuro i miei figli, non ne sono fiero, compresi agli inizi degli anni novanta, che la città stava subendo una metamorfosi,diventava lentamente anarchica e individualista,oggi i miei figli sono nel ricco NordEst, non vivono le miserie di una città senza più regole, che vive a tutti i livelli nella illegalità,abitata da una minoranza di sciacalli ( chiedo scusa all’animale per il paragone con i miei concittadini ) distribuita in tutte le professioni,ceti sociali ed economici, minoranza che sta divorando la carcassa di quello che è rimasto di Messina. Ringrazio Rosaria Brancato e TempoStretto,io non mi arrendo, pubblicherò le miserie di questo palazzo, non più degno di chiamarsi Zanca, aiuterò elettoralmente i giovani di 5 STELLE o quelli meno giovani di RESET, la mia scelta dipenderà da loro, a sconfiggere i partiti di governo e di opposizione, sono due facce della stessa medaglia.

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  6. FRANCESCO TIANO 3 Giugno 2012 16:07

    Brava Samantha, condivido pienamente il tuo articolo su Tempo Stretto, forse noi messinesi abbiamo, ancora oggi, bisogno che i cambiamenti passino attraverso la pelle degli altri ed è per questo che continuiamo a fare la parte degli incapaci della politica.
    La speranza, per i messinesi che si nascondono o che si limitano a compiacersi in segreto, è quella che tutto avvenga senza che loro ne subiscano le conseguenze. Bisogna anche dire che esiste di fatto una repulsione della politica e tanti concittadini hanno afferrato molto bene il senso della tua relazione. Quello che manca è la fiducia in noi stessi.

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  7. Quindi non dovrebbe andar nessuno ha votare….. In Italia non esiste un colore politico che sappia fare il proprio lavoro. Tempostretto cosa ci consiglia? Di votare a sinistra? Visto il vostro colore politico. Avete disprezzato la qualsiasi cosa che questa amministrazione cercava di fare. Ma del vostro caro amico presidente della regione Sicilia….. Tutto era perfetto. Se mettevate anche un piccolo articolo contro, dopo due ore visto i commenti a sfavore dei lettori, cancellavate immediatamente l’articolo. Non e così che si fa giornalismo. Quanti articoli di tipo positivo di questa amministrazione non avete inserito?

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  8. Ormai siamo sull’orlo del precipizio (alcuni di noi), quindi perchè arrovellarci per cercare di cambiare i volti della politica? Tanto, chi sale se ne strafotte di chi ha bisogno di aiuto. Le prossime elezioni politiche saranno l’ennesima raccolta di motti che poi, a giochi fatti, saranno cancellati dalle loro memorie.
    Mi viene in mente un motto che utilizzò nelle elezioni del 2008 l’On. Roberto Corona(il Deputato Regionale del PdL arrestato per vari motivi a Novembre 2011 ed ora reintegrato nelle sue funzioni, sebbene in attesa di giudizio):
    C’E’ UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME, SCEGLIAMO LA BUONA POLITICA.
    Quante vacue parole vengono usate dai politici per guadagnare i consensi! Qualcuno di loro conosce la buona politica?
    Rosaria, l’ultimo treno è già passato, bisogna rassegnarsi.

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  9. Alessandro Mancuso 3 Giugno 2012 18:00

    Credo che, per scendere in piazza, dovremmo metterci la faccia – o almeno nome e cognome – se non altro per dimostrare a noi stessi, prima che agli altri, che nel silenzio dell’urna barreremo veramente la casella del cambiamento.
    Ho sempre creduto che il bravo giornalista, soprattutto sul web, è portato a mettere in relazione, in modo rapido e incisivo, diversi concetti in modo chiaro, comunicando velocemente e con una visione dei problemi globale pur senza trascurare particolari importanti.
    Le battutine “a missinisa” le lascio ad altri.
    P.S. Grazie per lo sforzo del riassuntino ma se non capisco è perchè la controparte non si sa spiegare.

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  10. X il Signor mariedit…. Da quanto leggo Lei e orgoglioso dicendo che e riuscito per i suoi figli nel trasferirli nel ricco nord est, io non ne sarei molto orgoglioso ma per me la vedo come una sconfitta. Lei crede che il nord sia perfetto e che sia arrivato ad essere ricco solo per la buona volontà della gente. Io credo che anche li ci sia del marcio ed anche piu rispetto al nostro sud. Non dimentichiamoci che il nord si trova nell’essere ricco solo perché hanno la fortuna di affacciassi all’Europa, ed ecco che nascono le fabbriche e tutto il resto. Credo anche che nei confronti del sud non c e mai stato un interesse da parte di tutte le istituzioni, mi riferisco anche ai governi nazionali. La padania ha sempre detto che loro lavorano per mantenerci ed in fatti si e visto. Poi non ne parliamo anche dell’assenteismo o dei falsi invalidi etc etc. La colpa la do anche a Lei visto che sicuramente ha un eta’ superiore alla mia. Io sono solo un ragazzo di 35 anni. Lei fino ad ora ha chi ha votato? Lei fino ad ora ha mai parcheggiato negli angoli dei marciapiedi, ha mai gettato le carte per terra? Io non ho mai fattomuna cosa del genere. E sinceramente vedo che solo la gente piu grande di me fa tutti questi gesti che non ci aiutano nell’essere civili con il contributo anche di chi ci ha amministrato fino ad oggi……. Io non ho finito ne avrei molto ancora ma mi fermo qui, perché ho già letto molti suoi commenti ed ho capito che non ne vale la pena avere un confronto. Lei e il classico purtroppo Messinese lamentoso. Non le sta mai niente bene anche se dovessero fare solo del bene alla nostra città. Rimboccatevi le maniche e cercate di fare dei cittadini onesti e civili…..

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  11. IO NON MI ARRENDO.Dichiarerò,commento dopo commento,i contenuti che vorrei in un programma salvifico,destinato a fronteggiare il declino di Messina.I° CONTENUTO.Ridurre percentualmente quella parte della SPESA CORRENTE destinata al PERSONALE rispetto alle altre spese,un utilizzo dei contratti integrativi che premiano il merito e la produttività,una verifica rigorosa dei passaggi di posizione economica.Quindi per completare la conoscenza di palazzo Zanca, pubblico le tabelle degli oneri stipendiali per singola qualifica:
    http://img827.imageshack.us/img827/9198/stipendio1.png
    http://img689.imageshack.us/img689/7159/stipendio2.png
    http://img502.imageshack.us/img502/4122/stipendio3.png
    Pubblico quella parte dell’accordo sulla produttività,con l’importo e la percentuale dei dipendenti rispetto alle varie classi di percentuale del massimo attribuito,praticamente più del 90% è al massimo della produttività:
    http://img35.imageshack.us/img35/5643/integrativo1.png
    Pubblico due tabelle del trend storico della spesa del PERSONALE,la prima dal 2006,la seconda dal 2008,quella del 2011 fra poco sarà pronta:
    http://img195.imageshack.us/img195/7598/trendstorico.png
    http://img688.imageshack.us/img688/7598/trendstorico.png
    L’ultima tabella riguarda i dirigenti,quella parte delle competenze legate alla posizione e al risultato:
    http://img196.imageshack.us/img196/4915/dirigenti.png
    Infine due retribuzioni annue lorde di due dirigenti,medio alta e la più bassa:
    http://img39.imageshack.us/img39/7574/dirigente1.png
    http://img98.imageshack.us/img98/2927/dirigente2.png

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  12. condivido quanto scrive rosaria, ma credo che prima bisognerebbe cambiare la legge elettorale, una vera e seria riforma. vero, che il m5s, sta raccogliendo consensi e voti di protesta, ma siamo sicuri che abbia le capacità di governare? credo piuttosto che stia servendo a risvegliare le coscienze. i partiti hanno bravi uomini e giovani in grado di cambiare la politica, quella vera, fatta per il popolo, eliminando tutte queste disparità, nelle pensioni, negli stipendi, cominciamo col cambiare tutti questi signori che hanno deluso le aspettative e che hanno pensato soltanto ad arricchirsi. ci sono tante persone perbene rimaste fuori dalla politica, proprio perchè non scendono a patti etc, rimaste fuori, perchè sono persone oneste, quindi scomode…

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  13. Caro FREDD,lei non mi legge con attenzione, ho scritto che NON SONO FIERO di aver messo in salvo i miei figli nel ricco NordEst,ho scritto di una minoranza di messinesi indegna di fregiarsi dello SCUDO CROCIATO, ribadisco che non c’è un atto amministrativo importante per le sorti della città da almeno vent’anni, quei pochi di cui vantarsi furono e sono costosissimi, uno sperpero di denaro pubblico.Vuole sapere perchè rimango e cosa mi va benissimo di Messina,l’accontento subito, LA MAGGIORANZA DEI MESSINESI E LO SPLENDIDO SITO CHE MADRE NATURA CI HA DONATO.

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  14. ROSARIA,hai sicuramente descritto la verita’. una citta’ nata “babba”,piena di buddaci e mammalucchi che restano affascinati dagli incantatori di serpenti e li votano.dopo si piangono addosso. se parli con loro,non li hanno mai votato.quelli,gli incantatori sono a palazzo zanca per volontà dello Spirito Santo.Purtroppo è una città senza avvenire e senza spina dorsale,non sanno di cosa parlano ed imputano tutto a Monti,dimenticando che l’italia è stata governata da 20 anni da Caimani.

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  15. Caro CALIMERO ci dobbiamo liberare della sindrome ESPERIENZA, posseduta sempre da altri e mai da noi.
    Facciamoci aiutare dal pensiero antico,leggiamo insieme il filosofo Senofane quando si scaglia contro gli arroganti matematici( gli uomini con esperienza) ” Il certo nessuno mai lo ha colto né alcuno ci sarà che lo colga e relativamente agli dèi e relativamente a tutte le cose di cui parlo. Infatti, se anche uno si trovasse per caso a dire, come meglio non si può, una cosa reale, tuttavia non la conoscerebbe per averla sperimentata direttamente. Perché a tutti è dato solo l’opinare.” Vale per noi ma vale anzitutto per i politici di mestiere, hanno opinato abbastanza.
    Caro CALIMERO dov’è l’ESPERIENZA nel destinare nell’ultimo triennio quasi cinque milioni di ero per semafori e pubblica illuminazione,esternalizzando i due servizi,quando formando una decina di maestranze interne,si potevano gestire in affidamento diretto,incentivando in modo consistente i messinesi di palazzo Zanca,non avrebbero fatto peggio delle ditte che si alternano.Avremmo destinato gran parte di quelle somme a fare i semafori intelligenti per il tram per ridurne il tempo di percorrenza,o migliorare i servizi sociali,magari sperimentando la libera scelta e altro ancora.

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  16. L’analisi dell’articolo è condivisibile ma l’accusa principale va fatta agli elettori che nel meridione ormai da decenni sono abituati a vendere il proprio voto per un piatto di lenticchie per poi insegnare ai propri figli che così funziona, che bisogna ricordarsi di tizio o caio perchè quella volta ci hanno “aiutato”.
    I politici (mi correggo, i politicanti) non hanno fatto altro che intercettare questa nostra voglia di sudditanza, non gli darei molte colpe, sono stati bravi a far passare per “favori” normalissime pratiche d’ufficio che sarebbero giunte a buon fine in ogni caso o ad inventarsi strumenti per acquisire clientela fedele come la creazione di eterni precari, corsi professionali più o meno costruttivi ecc. ecc.
    Forse non tutte le crisi vengono per nuocere; chiusi i rubinetti romani, chissà magari avremo uno scatto d’orgoglio e daremo maggiore importanza alle infrastrutture, alle scuole ed alle attività produttive come probabilmente hanno sempre fatto nel ricco Nord-Est, e non solo.

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  17. FRANCESCO TIANO 4 Giugno 2012 11:39

    Per mariedit, vanni, burrascanu, calimero, fredd ecc..
    Per i messinesi che si nascondono o che si limitano a compiacersi in segreto, La speranza è che tutto avvenga senza che loro ne subiscano le conseguenze.

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  18. Alessandro Mancuso 4 Giugno 2012 15:17

    Concordo. Iniziamo a cambiare i modi, guardandoci in faccia, magari impedendo l’accesso, e i cuttigghi, a chi utilizza imbrobabili “nickname”.

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  19. Cara Rosaria Brancato, i nostri concittadini Alessandro Mancuso e Francesco Tiano con nickname eccentrici,nomi e cognomi così diffusi da essere uno nessuno centomila,sciupano questo potente mezzo di diffusione del proprio pensiero nella critica alla spietata critica,che facciamo alla classe politica messinese,che i nostri due concittadini tentano disperatamente e timidamente di difendere.Signori Tiano e Mancuso ci fate sapere cosa ne pensate della spesa per il PERSONALE del Comune,che percentualmente assorbe il 40% di tutta quella corrente o della spesa legale,cliccate sui link da me creati,il PC non si utilizza come una macchina da scrivere.

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  20. Salve, usare un nick name su internet è prassi comune e diffusa anche quando si vogliono esprimere i propri pareri, credo che l’importante sia non superare certi limiti dettati dal buon senso chiamato anche da qualcuno “diritto naturale”. Personalmente non posso che ribadire e sottolineare i concetti espressi nel mio precedente post; e se “svelare” la mia identità fosse utile a cambiare un certo stato di cose lo farei volentieri. Vi invito a smentire certe valutazioni sulla storia politica messinese e siciliana in genere che certamente non dipende esclusivamente dagli uomini dei palazzi ma da una base culturale che forse solo la crisi di denaro pubblico che stiamo vivendo riuscirà, forzosamente,(e non senza danni) a scardinare.

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  21. Se così fosse, non ci sarebbe più opinione, libertà di esprimere le proprie idee e pensieri. Queste cose lasciamole fare alla Russia, alla Cina e ai paesi comunisti, esperti nel blindare tutto quello che urta con i loro interessi.
    E poi di quale “cuttigghi” parli, qui si esprimono giudizi personali spesso ponderati, qualche volta sull’onda dell’emozione e della rabbia, ci vorresti privare di questo piacere?
    A proposito, mi presento, mi chiamo Giuseppe Spadaro. Contento?

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  22. Alessandro Mancuso 4 Giugno 2012 21:10

    Egregio signore, mi spiega, dall’alto della sua posizione panoramica, da quale mia affermazione evince che io possa “disperatamente” difendere questa classe dirigente? Dopotutto se mi trova a scrivere su queste pagine è perchè le leggo, e spesso anche volentieri. Forse le critiche in casa propria non fanno piacere? Forse ambire all’eccellenza – sia essa in campo politico, artistico, giornalistico e professionale in genere – è politicamente scorretto? Non era mia intenzione attaccare nessuno, anzi, al contrario, il mio era un invito alla ricerca di una pluralità che evidentemente non esiste a certe latitudini. Sottovoce la saluto.

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  23. Pubblico le cifre del 2011 sul PERSONALE,ricavate dal Piano Esecutivo di Gestione,il PEG 2011.Il link SCHEMA da l’indicazione di come leggere le cifre,dalle previsioni iniziali ai residui,dei link IRAP e RETRIBUZIONI.Quest’ultimi riassumono le cifre dell’Area Coordinamento Economico Finanziaria-Dipartimento Trattamento Economico e Previdenziale,cui è responsabile il dott.Ferdinando Coglitore.Il primo link ha il totale delle IMPOSTE E TASSE,in particolare l’IRAP(si nota la grande differenza tra la previsione definitiva e i totali degli impegni e riscossioni,Coglitore dovrebbe spiegare perchè).Il secondo link totalizza le COMPETENZE LORDE E CONGUAGLI (STIPENDI,ETC.)e i CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI A CARICO DELL’ENTE(per queste cifre la differenza è minore,ma sempre consistente).Come vedete il trend storico della spesa corrente per il PERSONALE è in aumento,mentre in altri settori pubblici,Scuola,Forze dell’Ordine e altri,è % in diminuizione per il blocco dei contratti e per l’assenza di fondi destinati alla contrattazione territoriale,insomma un’ISOLA FELICE,sulle spalle di quell’uno su tre che lavora sodo e con grande professionalità.Per renderla produttiva,i programmi elettorali devono contenere proposte di quali servizi si possono portare IN HOUSE,come si sta facendo per la TARSU oggi,TIA domani.
    http://img521.imageshack.us/img521/4236/schemau.png
    http://img521.imageshack.us/img521/4236/schemau.png
    http://img402.imageshack.us/img402/9722/retribuzioni.png

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