Le sigle sindacali spingono affinché si avvia un confronto fra Regione e Comune, altrimenti sarà protesta
L’approvazione della delibera di liquidazione dell’Atm, previa costituzione della Spa, con relativo Statuto e Piano Industriale, non avrebbe certo potuto rappresentare la soluzione a tutti i problemi. Il giorno dopo la seduta di consiglio, infatti, diversamente da come promesso ai dipendenti nelle settimane che hanno proceduto la decisione del civico consesso, nessuna traccia degli stipendi e ciò, come spiegato dal commissario straordinario Alligo, a causa della mancanza di liquidità nelle casse dell’azienda. Problema nitidamente affrontato nel corso della seduta della dirigenza dello scorso 31 gennaio, durante il quale i vertici della Municipalizzata hanno dichiarato, nero su bianco, il rischio del blocco del Trasporto Pubblico Locale.
Affermazioni quest’ultime, cui si aggiungono quelle non meno rassicuranti del sindaco Buzzanca che negli ultimi dei giorni ha riconosciuto l’assenza di risorse nel bilancio comunale a causa dei mancati trasferimenti di Stato e Regione. Si procede, dunque, a suon di rimpalli, ma la sensazione è che il pericolo di uno stop, stavolta, sia veramente concreto.
In questo scenario, entrano in gioco anche le organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, OrSa, Faisa/Cisal, “in considerazione dell’insufficienza mostrata dal Comune – si legge nella nota – ad individuare soluzioni ed a garantire la normale trasformazione dell’azienda in società di capitali, nell’incontro dello scorso agosto, avevamo richiesto all’assessorato regionale, che si era dichiarato subito disponibile, l’attivazione di uno specifico tavolo di confronto tra assessorato, Comune di Messina e sindacati. L’incontro come è noto fu allora snobbato solo dall’indisponibilità dichiarata dell’amministrazione locale contribuendo a far perdere del tempo prezioso e ha peggiorare la situazione”.
Oggi però i sindacati si dicono non più disposti ad attendere e chiedono, senza più ammissione di ritardi, l’immediata convocazione del tavolo regionale concordato ad agosto ma finora mai attivato. In caso contrario si seguirà la strada della protesta.
Ancora non si è capito bene quale altro tipo di protesta si voglia fare… ho visto raccolta di firme, scioperi a gò..gò!! sfilate ecc. Cambiate forma di protesta con queste non otterrete mai niente.. e cmq la gente si sta così tanto abituando ai disservizi ke in molti non fanno + affidamento nel servizio pubblico e conseguentemente i passeggeri saranno sempre – con incassi ridicoli.