Tra una settimana i 17 lavoratori ex Feluca saranno licenziati. Il loro destino dipende dalla volontà del commissario Croce e del consiglio comunale sulla costituzione della NewCo. Durante i lavori d'Aula non sono mancati momenti di tensione, dibattito aggiornato

Vertenza Feluca, nulla di fatto, tutto rinviato di 24 ore Poteva essere decisivo il consiglio comunale di oggi che ha affrontato anche la spinosa vicenda che riguarda la delibera con cui il commissario Croce ha stoppato il percorso che doveva portare alla costituzione della NewCo dopo la messa in liquidazione della Feluca. Ma così non è stato. In aula si è discusso della necessità di avere il parere definitivo del Commissario Croce, lo ha detto chiaramente il consigliere del Pd Gaetano Gennaro durante il suo intervento. Ad assistere al dibattito c’erano i 17 Feluca che esattamente tra una settimana saranno licenziati. Non sono mancati i momenti di tensione per quella che è stata considerata l’ennesimo tentativo di prendere tempo da parte del consiglio che però non ci sta ad essere additato come l’unico responsabile del nulla di fatto per i lavoratori Feluca. Ricordando che la delibera per la costituzione della NewCo giace nei cassetti dal marzo 2011 e che però nel frattempo fu il commissario Croce a bloccare il percorso per valutare se fosse più economico per le casse comunali gestire i servizi informatici in house, assegnando le attività ad ogni singolo dipartimento ognuno per la propria competenza. Anche quest’ultimo passaggio però sembra essere ad un punto morto. Palazzo Zanca al momento non sa quantificare con certezza quale delle due soluzioni è più vantaggiosa. Il Presidente del Consiglio Previti ha ricordato di aver scritto per ben tre volte negli ultimi mesi ai Dirigenti per avere notizie di queste verifiche. Nel mezzo ci sono 17 lavoratori che tra sette giorni saranno disoccupati. Il consiglio comunale tornerà a riunirsi domani e tra i punti all’ordine del giorno ci sarà anche la vicenda Feluca. Fondamentale però sarà la presenza in aula del Commissario Croce che dovrà chiarire le sue intenzioni.

Nino Alibrandi, segretario generale della Fim Cisl, non concede più tempo agli attori protagonisti della vertenza Feluca e chiede al Commissario Croce e al Consiglio comunale chiarezza e la giusta assunzione di responsabilità. “Le strade sono due: o il Commissario ritira la proposta di revoca e la delibera di costituzione della NewCo continua il suo percorso, oppure dovrà esporre le sue motivazione e il Consiglio comunale dovrà votare in merito alla proposta di revoca”. Lavoratori e sindacato pretendono che una volta per tutte l’amministrazione assuma una posizione inequivocabile. “Ancora oggi, davanti alla fine della società, si continua a spostare la palla in avanti sperando che qualcun altro si assuma la responsabilità. Adesso non è più possibile, lunedì dobbiamo presentarci all’incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro con una posizione del Consiglio comunale”.

La Fim, però, ha nel mirino anche i dirigenti di Palazzo Zanca. “Sono stati effettuati tre solleciti per rispondere alla richiesta ufficiale che il Commissario Croce ha inviato ai dirigenti per conoscere, dipartimento per dipartimento, quali erano le spese affrontate per capire se il mantenimento della NewCo fosse o meno conveniente. Abbiamo assistito a troppa leggerezza anche dei dirigenti comunali e non comprendiamo perché Croce non prenda provvedimenti nei loro confronti. Di sicuro, nel caso in cui si dovesse arrivare a ricercare delle responsabilità legali punteremo il dito anche contro loro”.

(Francesca Stornante)