Nel frattempo i consiglieri Cucinotta, Trischitta e Consolo chiedono l’eliminazione immediata dell’area pedonale, così come stabilito dal civico consesso. Santalco li invita a temporeggiare. Il disappunto della lista Tsipras. Un comitato di commercianti scrive alla presidente Barrile approvando l’abolizione dell’isola e lanciando una nuova moda...
Oltre duemila votanti in quattro giorni. L’isola pedonale si conferma tema caro ai messinesi e ai nostri lettori che, come già nel recente passato, hanno espresso in massa il proprio parere. Un mese dopo la sua istituzione, il 48 % dei nostri lettori si dichiarava favorevole, il 34 % possibilista ed il 18 % contrario. Quel 18 % rimane tale e quale oggi, a fronte, però, di uno schiacciante 82 % che si dichiara contrario alla cancellazione dell’isola pedonale. Non di riduzione, infatti, bisogna parlare, bensì di cancellazione, visto che parlare di isola pedonale coincidente ad una piazza, o poco più, suonerebbe ridicolo.
Il nostro sondaggio chiuderà alle 18, pur se la tendenza è già ben delineata. C’è comunque ancora la possibilità di esprimere il proprio parere per qualche ora. Nel frattempo, le polemiche non si placano. I consiglieri Nicola Cucinotta, Giuseppe Trischitta e Andrea Consolo hanno scritto all’amministrazione comunale, chiedendo di dare immediata attuazione alla volontà del Consiglio. La lettera è rivolta anche alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti e fa seguito all’intimazione notificata alla giunta da parte dell’avv. Carlo Autru Ryolo, in rappresentanza di un gruppo di attività commerciali.
Secondo i tre consiglieri, l’attuale isola è illegittima, espone il Comune di Messina ad azioni di risarcimento, “causa alle casse comunali il danno erariale del mancato introito di circa 2mila euro al giorno, derivante dai parcheggi a pagamento posti nelle vie non ricomprese nella nuova area pedonale e potrebbe anche configurare i reati di omissione di atti d’ufficio e di abuso d’ufficio”.
Lettera non condivisa dal consigliere Santalco, che pur è tra i 16 consiglieri che hanno voluto eliminare l’isola pedonale. “Ritengo – scrive – che in questo momento non bisogna né mostrare i muscoli, né esacerbare o far diventare il dibattito sull’isola pedonale un referendum pro o contro Accorinti. Sabato a Piazza Cairoli vi erano 2.000 messinesi non 2.000 accorintiani. Dobbiamo avviare da subito un confronto serrato con l’amministrazione su come successivamente integrare il Put, con una analisi approfondita che tenga conto delle diverse istanze di cui la città è portatrice e senza radicalizzare lo scontro”.
Santalco stigmatizza le parole “a dir poco infamanti” dette dal sindaco nei confronti del Consiglio comunale. “Nessun consigliere – prosegue – è contrario alla idea e alla realizzazione di isole pedonali. Ci interroghiamo sul come, dove e quando”. Non adesso, a quanto pare. Da qui, una serie di domande retoriche. “Era legittimo chiedere il confronto? Era legittimo chiedere un ripensamento? Era legittimo chiedere di ritirare la delibera per un congiunto approfondimento onde evitare una sicura bocciatura dinnanzi alla prova di forza? E' legittimo contemplare, prima di chiudere una strada al traffico, una ampia area da recuperare alla piena fruizione della cittadinanza consegnandola decorata, adornata, pulita, abbellita, riempita di contenuti, animata di eventi? E' legittimo sostenere di pedonalizzare prima il ‘centro storico’ e poi il ‘centro commerciale’? E' legittimo immaginare che accanto alla creazione di isole pedonali si possa regolamentare diversamente (a favore dei commercianti) la tassazione per l'occupazione di suolo pubblico, per la pubblicità, per la raccolta dei rifiuti? E' legittimo auspicare che contemporaneamente alla configurazione della isola pedonale si mettano in campo azioni di rafforzamento del servizio pubblico di trasporto, di razionalizzazione del carico e scarico delle merci, di introduzione dei servizi di car e bike sharing e di infomobility?”
Il tutto, per concludere che i 16 consiglieri comunali che hanno votato l’eliminazione dell’isola pedonale “hanno stoicamente e degnamente rappresentato una comunità ed una istituzione”. Non, però, chi ha protestato in piazza.
Santalco ribadisce il disaccordo con i tre colleghi ed a loro si rivolge. “Ritengo errato il modo di approcciare alla questione che volete affrontare con l’interrogazione e con la notifica alla Procura ed alla Corte dei Conti; una cosa è se lo fanno i privati altro se lo facciamo noi. Sbagliato nei modi e nel metodo. Bisogna riannodare i nodi del rapporto democratico e del confronto, caratterizzandoci nell’approccio rispetto ad Accorinti e Cacciola, partendo da una nostra proposta che continui il percorso già intrapreso, invitandoli ad un nostro tavolo tecnico insieme ai quartieri interessati. Per questo motivo, ferma restando l’opposizione all’atteggiamento sin qui tenuto da Accorinti ed alle sue esternazioni ideologiche e strumentali, vi propongo di sospendere l’invio degli atti ad organi esterni. Aspettate ancora una settimana per vedere l’attuazione della delibera 19 e, nel frattempo, lavoriamo insieme agli altri consiglieri per andare oltre il mero scontro che non serve a nessuno”.
Non si sente rappresentato dal Consiglio comunale neanche il coordinamento provinciale della lista Tsipras, che esprime il proprio disappunto “sulla soppressione di fatto dell’isola pedonale di Piazza Cairoli e Via dei Mille. Riteniamo infatti che questa rappresentasse, come avviene in varie parti dell’Italia e del mondo, un elemento di vivibilità del centro cittadino per la popolazione ma anche di respiro economico per gli operatori commerciali. Parteciperemo alla mobilitazione cittadina per riaprire la discussione sull’isola pedonale, auspicando che si possa giungere a una soluzione condivisa che sappia salvaguardare gli interessi della collettività pur tenendo conto delle legittime aspettative di tutti gli operatori”.
Felice, invece, dell’operato del Civico consesso, un comitato spontaneo formato da circa 300 commercianti e rappresentato da Giuseppe Crupi, Domenico Ragusa, Biagio Sturniolo, Alessandra Cammarata e Carmela Giunta, che hanno scritto alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile. La decisione del Consiglio “ha costituito motivo di sopravvivenza e ulteriore futuribilità di ogni azienda e dei collaboratori, tant’è che la nostra opposizione non scaturisce da una diatriba personale ma da sei mesi di sperimentazione che hanno portato al quasi collasso economico dei firmatari degli atti extragiudiziali. La nostra non è un’intransigenza nei confronti dell’isola ma un’opposizione a quest’isola che scoraggiava i cittadini all’ingresso”. I commercianti lamentano “una sensibile diminuzione degli introiti giornalieri, i grandi ingorghi in via Centonze e via Maddalena bassa ed il fatto che l’isola veniva frequentata il sabato pomeriggio per qualche ora e la domenica pomeriggio, mentre i negozi di via dei Mille restavano chiusi”.
Dicono, dunque, di non essere contrari, in generale, ad un’isola pedonale e lanciano una nuova moda: l’isola pedonale nelle ville cittadine. Si legge nella nota, testualmente: “Non si ben capisce perché polmoni verdi come villa Sabin, villa Dante e villa Mazzini non vengano mai sponsorizzate dall’amministrazione affinché siti più idonei alla fruibilità dei cittadini come oasi naturali più adeguate e consone”.
Il ringraziamento finale va ai 16 consiglieri che hanno dimostrato “coraggio e sensibilità delle proprie azioni senza guardare colori politici nell’affrontare una giunta spietata che non ha voluto ascoltare l’opinione di chi difende il proprio lavoro in un momento economicamente così critico”.
scusate…..esco fuori tema , ma a Messina uno meglio di Trischitta la sua parte politica ahinoi proprio non lo trova ??……..Santalco mi pare saggio !!
scusate…..esco fuori tema , ma a Messina uno meglio di Trischitta la sua parte politica ahinoi proprio non lo trova ??……..Santalco mi pare saggio !!
beh… quella di istituire le “isole pedonali” nelle ville cittadine (!) è al livello di quella che voleva la “cittadinanza onoraria” a Nibali (!)… siamo in mano a sta gente!!!
beh… quella di istituire le “isole pedonali” nelle ville cittadine (!) è al livello di quella che voleva la “cittadinanza onoraria” a Nibali (!)… siamo in mano a sta gente!!!
Ragazzi questi commercianti sono veramente da circo!!
Ragazzi questi commercianti sono veramente da circo!!
I capi popolo della dimostrazione SìIsola si fanno accompagnare soltanto da baldi giovani che indossano una maglietta rossa?
I capi popolo della dimostrazione SìIsola si fanno accompagnare soltanto da baldi giovani che indossano una maglietta rossa?
Quale “parte politica” ? A Messina non ci sono parti politiche, ci sono solo interessi privati.
Quale “parte politica” ? A Messina non ci sono parti politiche, ci sono solo interessi privati.