Tendopoli di San Ferdinando, smantellamento dietro l'angolo

Tendopoli di San Ferdinando, smantellamento dietro l’angolo

Mario Meliado

Tendopoli di San Ferdinando, smantellamento dietro l’angolo

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giovedì 27 Gennaio 2022 - 12:20

La Cgil ricorda d'aver proposto da tempo un progetto sull'ospitalità diffuso incardinato sull'utilizzo dei beni confiscati: «Si passi dalle parole ai fatti»

SAN FERDINANDO – La Tendopoli-vergogna di San Ferdinando sarà smantellata.

Il Prefetto: case dignitose e presidio fisso

L’annuncio dello smantellamento è arrivato ieri sera dallo stesso Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, al termine di un giro di consultazioni con le Amministrazioni comunali di Gioia Tauro e San Ferdinando e le associazioni che si occupano d’assistenza ai migranti.

«Aspettiamo che la Regione metta a disposizione i fondi per varare un progetto di accoglienza e di residenza basato sull’utilizzo di alcuni beni confiscati. L’idea di fondo resta quella di offrire strutture di residenza che garantiscano la giusta dignità ai migranti. Strutture edili da ripristinare e trasformare in foresterie, con la disponibilità dei servizi essenziali».

Questo anche in ragione dei numeri sempre più “insostenibili” del ghetto: 350 migranti – la capienza massima è stimata invece in 300 unità -, non tutti impegnati nel lavoro agricolo ma parecchi costretti a lavori di fortuna. Anche per questo motivo, ma pure in forza delle recenti sdegnate parole dello stesso Governatore calabrese Roberto Occhiuto, sorgerà presto all’interno della Tendopoli un presidio permanente di forze dell’ordine e Vigili del fuoco.
Mentre sul fronte-Covid evidenzia Mariani come sia «in corso una campagna di screening specifica sui migranti nell’ambito della quale sono stati già vaccinati quasi tutti coloro che vivono nella tendopoli di San Ferdinando ed in altre località della Piana di Gioia Tauro».

La Cgil: adesso, accoglienza diffusa usando i beni confiscati

Le dichiarazioni del Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani e del Presidente della Regione Roberto Occhiuto in merito alle soluzioni per la tendopoli di San Ferdinando sono importanti. Auspichiamo da subito si possano individuare le soluzioni che come Cgil abbiamo sempre proposto per fare fronte all’emergenza umanitaria, sociale, del lavoro. Per troppo tempo, tanti anni, ci sono stati impedimenti da parte di una cattiva politica e pseudo organizzazioni autonome che di fatto hanno impedito soluzioni dignitose mantenendo il ghetto e le persone nel fango con l’illusione di soluzioni mai praticate. Serve un’azione condivisa con le persone che vivono nelle tendopoli e individuare step per costruire le foresterie in concomitanza della rimozione delle tende con soluzioni dignitose e dotate di servizi. Contestualmente occorre mantenere il tavolo istituzionale tra regione e comuni per individuare un piano casa di accoglienza diffusa anche mediante l’utilizzo dei beni confiscati. Nel frattempo, mettiamo in sicurezza le persone. Auspichiamo nell’immediato confronto con la Regione, la Prefettura di Reggio, le amministrazioni locali, per individuare soluzioni comuni e condivise.

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