Hanno risposto al gip Maria Teresa Arena i due uomini fermati dai Carabinieri per il tentato omicidio di due donne e un bambino che si trovavavno a bordo di una Bmw X5 sulla quale viaggivano. Hanno fornito la loro versione dei fatti. Il magistrato si è riservato la decisione

“Non volevo uccidere. Avevo una pistola, ma la portavo con me solo per difendermi”. Così Giuseppe Durante si è difeso davanti al gip Maria Teresa Arena che questa mattina si è recata al carcere di Gazzi per ascoltare il commerciante e il suo dipendente, Massimo De Simone, entrambi finiti in manette con la pesante accusa di tentato omicidio in concorso. I due uomini, difesi dall’avvocato Massimo Marchese, hanno spiegato cosa è successo mercoledì pomeriggio quando alla fine di un rocambolesco inseguimento per le vie che si dipanano dal viale Regina Margherita nei pressi del mercato Sant’Orsola, Durante ha esploso 4 colpi di 7.65 contro una Bmw sulla quale si trovavano due donne e un bimbo di un anno. Massimo De Simone ha detto al gip che era alla guida della Fiat Punto solo per motivi lavorativi. Che stava accompagnando Durante e non aveva la minima idea che il suo titolare avesse con sé una pistola. Per spiegare il perché ha sparato, Durante ha percorso a ritroso quanto accaduto dopo un incidente stradale avuto con il figlio della signora di 50 che si trovava insieme alla nuora e al nipotino a bordo della Bmw X5 contro la quale ha sparato. Da quell’incidente sono nati i primi dissidi culminati nella sparatoria. Ma ha ribadito al gip che non aveva la minima intenzione di uccidere. Ha anche spiegato al magistrato di aver preso una pistola solo per difendersi.
Il gip Maria Teresa Arena, al termine degli interrogatori si è riservata la decisione.