Esenzioni, fondi a sostegno, voucher, liquidità. Un pacchetto di aiuti per salvare centinaia di imprese dalla chiusura definitiva
Una terapia d’urto per salvare le imprese e scongiurare la chiusura definitiva è stata proposta da Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, CNA e Confimprese Italia di Messina al sindaco De Luca ed alla Giunta.
Una pacchetto di aiuti
Si tratta di un pacchetto di aiuti che potrà consentire nell’immediato alle piccole e medie imprese messinesi del commercio, turismo/pubblici esercizi e artigianato di affrontare la drammatica situazione economica generata dalle misure prese dal governo. Il passo successivo sarà quello di avviare un percorso di rilancio. Il tessuto economico messinese è infatti fortemente compromesso e la situazione è resa più grave da una crisi che già da tempo gravava sugli operatori.
Un fondo per le imprese
Le richieste formulate comprendono sia misure di stretta competenza comunale, che una serie di istanze che le associazioni chiedono vengano rappresentate dal Sindaco in sede regionale e nazionale. Tra i provvedimenti che potranno essere adottati da Palazzo Zanca c’è l’istituzione di un fondo di indennizzo comunale per far fronte all’indebitamento delle imprese generato dai mancati incassi dovuti al lockdown, analogo a quello istituito per le famiglie bisognose. Questa misura in particolare, appare come l’unica risposta possibile per scongiurare la chiusura di moltissime aziende che non hanno i requisiti minimi nè per accedere ai finanziamenti bancari agevolati del “Cura Italia”, né a quelli previsti nel DDL di stabilità 2020-2022 in corso di approvazione alla Regione.
Liquidità, esenzioni, detrazioni
Chiesto anche un fondo per il sostegno della liquidità delle imprese e la riduzione dei canoni di locazione degli immobili commerciali con contestuale detrazione totale dell’IMU per i locatari. Nel documento che le associazioni stanno discutendo con l’Amministrazione e che è stato inviato anche al Consiglio Comunale viene inoltre richiesta l’esenzione, per quelle aziende che hanno dovuto sospendere l’attività, dei tributi quali Tari, canone suolo pubblico, Scia e Dia e passo carrabile. Inoltre le cinque Sigle chiedono il mantenimento dell’esenzione del pagamento nella Ztl per tutta la durata del periodo emergenziale e successivamente la riduzione della tariffa oraria per i lavoratori delle imprese commerciali e artigianali della zona e la fornitura di stock di tagliandi prepagati che gli esercenti potranno omaggiare alla clientela per incentivare le vendite. Infine si chiedono detrazioni sugli importi dei canoni degli impianti pubblicitari per incentivare la comunicazione pubblica e favorire i consumi di beni e servizi.
Il sostegno al lavoro
Per quanto concerne quelle azioni che non rientrano nella sfera di competenza comunale, le associazioni fanno appello al Sindaco affinchè trasferisca nelle opportune sedi regionali e nazionali alcune istanze delle imprese messinesi, tra cui la proroga della cassa integrazione guadagni in deroga, la decontribuzione e defiscalizzazione sui redditi da lavoro per tutto il 2020 e l’estensione di aiuti quali i voucher per il turismo anche alle attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi messinesi. Infine viene chiesto il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per adeguarsi alle misure di sicurezza previste per il contenimento della diffusione del virus.
Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, CNA e Confimprese Italia di Messina chiedono inoltre che venga istituito un tavolo di confronto permanente per affrontare e discutere con l’Amministrazione le problematiche di ogni comparto imprenditoriale operante nei settori del Commercio, del Turismo, dei Pubblici Esercizi e dell’Artigianato.