L’indennizzo è elargito per la rifusione delle spese mediche e assistenziali documentate, salvo che per i fatti di violenza sessuale e di omicidio, nei quali non serve documentazione
Il 12 aprile prossimo scadrà il termine per presentare la domanda di indennizzo a favore delle vittime di un reato doloso commesso con violenza. Per agevolare le vittime, qualora alla scadenza del temine di 120 giorni non sia ancora disponibile la documentazione richiesta (atti esecutivi, passaggio in giudicato della sentenza), le domande potranno, comunque, essere presentate nel termine generale di 60 giorni dall’ultimo atto esecutivo o dal passaggio in giudicato della sentenza. L’indennizzo è elargito per la rifusione delle spese mediche e assistenziali documentate, salvo che per i fatti di violenza sessuale e di omicidio, nei quali casi l'indennizzo è comunque elargito a prescindere dalla produzione della predetta documentazione.
Gli importi, fissati dal Decreto Interministeriale del 31 agosto 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 ottobre 2017, che ha reso operativa la legge, saranno a breve rideterminati in aumento, grazie alle nuove e maggiori risorse stanziate con la legge europea 2017 e la legge di bilancio 2018. Il decreto è inserito anche nel sito www.interno.gov.it. alla pagina “Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti”, in cui sono precisate condizioni e presupposti per accedere al Fondo, nonché le informazioni relative al procedimento.