Anche un messinese tra le vittime del sisma che ha colpito nuovamente l'Emilia Romagna

Anche un messinese tra le vittime del sisma che ha colpito nuovamente l’Emilia Romagna

Anche un messinese tra le vittime del sisma che ha colpito nuovamente l’Emilia Romagna

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martedì 29 Maggio 2012 - 14:47

E’ rimasto schiacciato insieme agli altri suoi colleghi sotto le macerie di un capannone.Il sindaco Buzzanca ha fatto pervenire il messaggio di vicinanza della comunità messinese ai familiari, residenti a Messina

Domani avrebbe compiuto trentasette anni Paolo Siclari l’operaio messinese rimasto vittima nelle ultime scosse di terremoto che si sono concentrate in Emilia Romagna. E’ rimasto schiacciato insieme agli altri suoi colleghi sotto le macerie di un capannone. Il trentasettenne messinese lavorava all’Haemotronic di Medolla.Proprio per il suo lavoro si era trsferito insieme alle moglie, anche lei di Messina e ai figli a Castelmassa, piccolo comune in provincia di Rovigo. Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha espresso il cordoglio della città di Messina ai familiari di Paolo Siclari. I genitori Gaspare e Concetta Siclari,a cui il sindaco Buzzanca ha fatto pervenire il messaggio di vicinanza della comunità messinese, risiedono nella nostra città.(S.A.)

5 commenti

  1. Povero ragazzo…Le mie più profonde condoglianze a tutta la famiglia

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  2. Alla famiglia dello sfortunato Paolo,l’operaio messinese,sepolto sotto le macerie del suo capannone industriale nella ricchissima Emilia,vanno le mie condoglianze e un pernsiero affetttuoso.Questo terremoto non ci voleva,non solo per le vittime e per la scomparsa degli splendidi monumenti,ma perchè è colpita una delle zone del paese,che insieme al Veneto e Lombardia,è la trave portante della nostra economia.Chilometri di capannoni industriali,il meglio della meccanica di precisione e della produzione agroalimentare,fiore all’occhiello del made in Italy.Gli effetti negativi sulla nostra economia di questo terremoto,che a prima vista può sembrare meno devastante di altri,si riverseranno a cascata in tutta Italia,in un momento di gravissima crisi economica e politica.Gli Emiliani sono un popolo laborioso e forte,sconoscono il terremoto,
    costruiscono,specie i capannoni industriali,con tecniche di costruzioni non antisismiche,adesso dopo gli operai morti si mobiliteranno per verificare tutto,per mesi l’economia italiana subirà un brusco freno.Non vi deve sembrare esagerato,che la scomparsa di questo paesino sconosciuto,CAVEZZO,di 7 mila abitanti,ma con migliaia di capannoni industriali,si rifletterà negativamente su tutti.Signor Sindaco non basta questa volta un messaggio di vicinanza allo splendido Popolo Emiliano,capace di fare da solo perchè lavoratori infaticabili,non basta sindaco.Lei prima di andarsene deve iniziare una SPENDING REVIEW, che riguarda tutta la spesa corrente del Comune,troppi sperperi,si controlli i contratti della sua sindacatura,dai semafori ai lavori di un inutile maquillage del centro storico,quando ha ceduto tutta la circonvallazione,mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti.In questo fine mandato,se TempoStretto me lo permetterà,saremo ancora più spietati,pubblicheremo impegni di spesa indecenti per una città in crisi profonda.

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  3. indignato speciale 29 Maggio 2012 19:22

    Ricordo quando a scuola ci cimentavamo nelle gare di mezzofondo e Paolo correva veloce……questa volta il triste destino e’ stato piu’ veloce di lui……CIAO PAOLO…..

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  4. Alla famiglia di Paolo vanno le condoglianze più sentite.
    Paolo un messinese coraggioso, che ha lasciato la sua splendida città, per la necessità di trovare un lavoro.
    Marledit non è il caso di fare politica…. sul dramma di uno di noi. specie della famiglia.

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  5. Caro TOTONNO rispettare il dolore delle famiglie delle vittime,che ti ricordo sono quasi tutti OPERAI di una delle parti d’Italia più laboriose e produttive d’Europa,si può fare(si deve fare) rammentando ai buddaci,politici e burocrati, messinesi e ai loro servi galoppini elettorali,che sperperiamo denaro pubblico con una INDECENTE SPESA CORRENTE del Comune,che godiamo anche in virtù della forte economia di quei 800.000 EMILIANI interessati al terremoto.

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