Il rischio era stato preventivato, ma nonostante le richieste di messa in sicurezza dalle istituzioni è arrivato un nulla di fatto. La questione adesso si riapre e il consigliere provinciale Muscarello chiede che vengano accertate eventuali responsabilità e che si proceda alla messa in sicurezza dell'arteria crollata e della Sp 31

Un tratto di strada che conduce al cimitero di Scaletta Zanclea, all’altezza del torrente Racinazzi, è crollato la notte dell’8 gennaio. Un rischio paventato da troppo tempo che è diventato realtà. A subirne le conseguenze un territorio che ancora accusa i danni della tragedia che l’1 ottobre del 2009 ha colpito l’intera zona e che da allora si sente abbandonato. Un’ordinanza sindacale all’indomani della tragedia aveva chiuso la strada in questione, per il pericolo esistente a cui i residenti erano esposti. Niente di nuovo dunque, l’unica fortuna è che non si siano verificati danni a persone. Il materiale franato adesso occupa la strada statale, in attesa di un intervento di rimozione. Da oltre 3 anni le richieste di intervento sono rimaste inascoltate. Si piange, al solito, sul latte versato. Di chi è la responsabilità? A chiederselo adesso è il consigliere provinciale dell’Udc Antonino Muscarello che in un’interrogazione presentata nella giornata di ieri chiede di fare chiarezza su eventuali responsabilità o omissioni da parte dell’Ente provincia. L’esponente di Palazzo dei Leoni della zona jonica aveva in passato sollecitato più volte la messa in sicurezza della strada provinciale 32, che collega Scaletta oltre che con il cimitero, anche con la frazione di Scaletta Superiore. “Desidero sapere quali opere per la salvaguardia e l’incolumità pubblica dei cittadini di Scaletta Zanclea il Dipartimento della Protezione civile della Provincia intende effettuare – ha dichiarato il consigliere centrista”. Oggetto dell’interrogazione di Muscarello è anche il rischio di frana sulla strada provinciale 31 che collega Scaletta a Guidomandri. L’ultima segnalazione risale al luglio 2011, in occasione di un sopralluogo che il consigliere Udc aveva personalmente effettuato e che aveva evidenziato le criticità dell’arteria stradale in questione. L’esponente Udc riapre quindi la questione, sollecitato dai consiglieri comunali di Scaletta Zanclea, Avignani e Meola. “L’eventuale e probabile crollo del muro di sostegno, infatti – afferma Muscarello – potrebbe mettere in serio pericolo la stabilità del tornante successivo, essendosi nel tempo erososi gran parte del costone sostenuto in precedenza dal muro crollato. Inoltre – prosegue – sul luogo ho notato l’assenza della segnaletica provinciale da cui risulti l’emissione di un ordinanza di chiusura al traffico, anche se parziale, essendo presenti, a delimitazione del tratto a rischio, due transenne di metallo anonime senza neanche il segnale di pericolo”. Niente più indugi. E’ il tempo di fare luce sul perché dal 2009 ad oggi non siano stati eseguiti gli interventi di messa in sicurezza di una zona sottoposta a rischio di frane e che mette in pericolo l’incolumità dei cittadini. (Giusy Briguglio)