La commissione ambiente riunitasi ieri in senato ha discusso circa la bonifica dell’area sin Milazzo-Valle del Mela, richiamando la regione alle sue responsabilità
Si è riunita ieri la commissione ambiente del Senato, in cui il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti ha risposto all'interrogazione presentata del Senatore Bruno Mancuso sul mancato avvio della bonifica del sito di interesse nazionale di Milazzo.
Il Senatore Mancuso chiedeva delle verifiche sui ritardi, definiti intollerabili, della bonifica nell’area Sin Milazzo-Valle del Mela, riconosciuta sito d’interesse nazionale nel 1998 e dal 2002 dichiarata area ad elevato rischio di crisi ambientale.
Il Ministro dell'Ambiente ha richiamato alle sue responsabilità la Regione Siciliana, facendo riferimento all'accordo di programma quadro del 23 Febbraio 2011 tra Ministero dell'ambiente, Commissario delegato per l'emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia, la Regione Siciliana, la Provincia di Messina, i comuni di Milazzo, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Filippo del Mela e San Pier Niceto per la “definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel SIN Area Industriale di Milazzo".
Per questi interventi il Ministero dell'ambiente ha stanziato delle risorse per circa 4,5 milioni, interamente trasferiti alla Regione e a disposizione del Commissario delegato.
Il Governo ha quindi evidenziato una “sostanziale inerzia del Dipartimento della Regione Sicilia” e si è reso disponibile a partecipare con la competente Direzione Generale del Ministero dell'ambiente al Tavolo Tecnico "Area ad elevato rischio di crisi ambientale del comprensorio del Mela".
Il senatore Bruno Mancuso ha poi dichiarato: “Nel prendere atto dello stanziamento per la bonifica del sito in questione, non posso che ricordare al Governo che la procedura di bonifica dei SIN è attribuita alla competenza del Ministero dell'ambiente, e pertanto raccomando un'azione più incisiva nei confronti della Regione Sicilia, che ha accumulato un ritardo ingiustificato rispetto alla situazione drammatica in cui versa il territorio del Mela: un’area in cui, purtroppo, gli studi hanno evidenziato gravi alterazioni degli equilibri ambientali ed altissima incidenza di patologie oncologiche”. Mancuso, visto il perdurare dell’inadempienza del dipartimento regionale, suggerisce inoltre la nomina di un commissario governativo "ad acta" in sostituzione dell'attuale soggetto attuatore, la Regione Siciliana, “incredibilmente negligente e colpevolmente inoperosa e disattenta rispetto ad un territorio che necessita di un rilancio che può realizzarsi con un nuovo programma di intervento basato su uno sviluppo sostenibile e compatibile con l'ambiente”.