Il Consigliere Comunale Nino Carreri scrive ancora una volta al Commissario dell'Istituto Autonomo Case Popolari per denunciare l'abbandono in cui versano strutture e famiglie dei 189 alloggi di Bisconte
31 gennaio e 22 aprile. Sono le date in cui il consigliere comunale Nino Carreri ha chiesto un incontro al commissario dello Iacp, Venerando Lo Conti, alla presenza di una delegazione di residenti delle palazzine Iacp facenti parte del complesso più noto come 189 alloggi di Via Comunale Bisconte.
Lo scopo dell’incontro era di poter approfondire le diverse problematiche sollevate dai cittadini assegnatari degli alloggi dal lontano 2006, in un momento di confronto, collaborazione e chiarezza.
“E’ per questo motivo che – scrive Carreri – a nome dei residenti del complesso edilizio, le chiedo di fare chiarezza su tutta una serie di questioni che, puntualmente sollevate, non hanno ancora trovato soluzione. Non si può continuare ad eludere la richiesta di aiuto che arriva dai tanti cittadini che si sentono abbandonati in balia dei “furbetti del quartierino” i quali hanno ridotto ad ostaggio le tante persone per bene che abitano il complesso. Mi riferisco alla problematica della manutenzione degli ascensori troppo spesso fuori uso per questioni diverse e che durante i mesi scorsi hanno costretto in casa anziani e malati che in alcuni casi hanno rischiato la vita perché bisognosi di cure importanti come la dialisi. Quando parlo di furbetti intendo tutti quei residenti che non pagano l’affitto allo Iacp e che non corrispondono le quote condominiali lasciando che siano solo gli onesti a caricarsi i costi della gestione di un condominio difficile ed in balia di continui raid distruttivi”.
Ma le problematiche evidenziate da Carreri non finiscono qui: “Da sempre gli atti vandalici perpetrati alle strutture hanno compromesso il funzionamento degli impianti elettrici negli ambienti comuni come i garage e i cortili. L’impianto antincendio non è stato mai attivato e credo che non si possa più attivare con grave pericolo per le strutture del primo piano destinate a servizi che nel frattempo sono state assegnate (non si sa bene a quali condizioni). I lucernai dei garage, presenti a livello dei due ampi cortili interni, mancano di vetri e mettono in serio pericolo i numerosi bambini che vi giocano. Parti di intonaci dei sottobalconi si sono staccate provocando in un caso anche lesioni ad un residente e dalle terrazze si sono verificate delle infiltrazioni prontamente segnalate. Chiaramente gli esempi sopra riportati sono solo la punta di un iceberg. Le condizioni di vivibilità e la sicurezza all’interno del condominio, già fortemente critiche, rischiano di precipitare ulteriormente. Solo per evitare questo le ho chiesto e continuo a richiederle aiuto”.
Bisogna aprire una caserma dei carabinieri in quei locali e tutto si sistemerà.