Una piattaforma polifunzionale per la gestione e il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi a Villafranca? Da giunta e consiglio arriva il parere contrario. Lo scorso 7 aprile il consiglio straordinario nel corso del quale si è presa in esame l’opera.
Una piattaforma polifunzionale per la gestione e il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi presso Viale Peppino Mondello, a Villafranca Tirrena. Questo il progetto presentato dalla ditta Gestam s.r.l. lo scorso 27 dicembre all’assessorato e attualmente in pubblicazione presso i siti istituzionali della regione e del comune di Villafranca.
Il progetto non era stato sottoposto al parere dell’ente dall'assessorato competente al rilascio dell'A.I.A. e del V.I.A. poiché ritenuto compatibile con lo strumento urbanistico vigente. Lo scorso 7 aprile, tuttavia, in sede di consiglio comunale straordinario, giunta e consiglieri hanno espresso all’unanimità il proprio parere negativo. Si dovrà procedere adesso a presentare le proprie osservazioni entro il termine ultimo del 19 aprile.
“Abbiamo ritenuto all’unanimità di dover dare parere negativo sulla questione –spiega il sindaco Matteo De Marco- in funziona soprattutto dei danni che si sarebbero causati alla viabilità, alle attività scolastiche che si svolgono a ridosso dell’area interessata e agli esercizi commerciali vicini. La zona, inoltre –ha aggiunto- è stata destinata, come riportato nella bozza del nuovo Prg, a zona turistico-ricettiva”.
Una mancata comunicazione, dunque, che si è tradotta nell’urgenza di esprimere il proprio parere sulla questione. Soprattutto in funzione dei termini di scadenza stabiliti al 19 aprile.
“I primi del mese ho richiesto la documentazione inerente alla piattaforma di smaltimento rifiuti –spiega il consigliere di minoranza Salvatore Puglia- con l’intenzione di presentare un’interrogazione consiliare, poi non presentata vista la convocazione del consiglio straordinario. Come consigliere non ho nulla in contrario all’agevolazione delle imprese sul territorio –ha aggiunto- tuttavia ritengo assolutamente lontano dagli interessi del territorio realizzare una piattaforma di smaltimento rifiuti in una zona che si avvia a ricoprire un ruolo di ricezione turistico-ricettiva. Da dicembre ad ora, perché non se ne è discusso? Se non avessi richiesto le carte ne staremmo adesso parlando?”.
Il comune di Villafranca Tirrena aveva più volte ribadito la propria posizione, in materia di smaltimento rifiuti speciali. La zona sulla quale potrebbe sorgere il centro polifunzionale, infatti, è stato stralciato dall’area ASI. Giunta e amministrazione, inoltre, si erano già dichiarati contrari all’edificazione dell’impianto di ricerca per la gestione rifiuti pericolosi nel comprensorio di Giammoro.
Sulla medesima questione sono intervenuti anche gli attivisti del meetup “Grilli del Tirreno” che si dichiarano pronti a far sentire la propria voce, al fianco di associazioni e cittadini.
“Prendiamo atto della proposta dell’amministrazione di esprimere un primo parere contrario, non obbligatorio, sulla realizzazione dell’impianto –hanno dichiarato i rappresentanti del gruppo- faremo quanto in nostro potere per tutelare il territorio e la salute dei cittadini. Non possiamo tuttavia evitare di osservare come l’amministrazione abbia perso, di nuovo, l’occasione di informare i cittadini per tempo e coinvolgerli in quella che, oggi, diventa una battaglia da organizzare e combattere in fretta e furia, stante la scadenza per la presentazione delle osservazioni fissata al 19 aprile”.
Non si è lasciata attendere la replica dell’amministrazione, che ha ribadito di aver rispettato i tempi burocratici. “Non potevamo discuterne prima –ha dichiarato il primo cittadino- attendevamo la comunicazione da parte della regione che è arrivata il 20 di marzo, stabilendo il termine per fornire i propri pareri. Già questa settimana, verosimilmente, produrremo le nostre osservazioni”.
Salvatore Di Trapani
L’articolo contiene una grave inesattezza: l’impianto non ha mai ottenuta l’A.I.A., al contrario, la richiesta di A.I.A. è stata affissa all’albo della Regione il 20 marzo scorso. Da allora i cittadini e hanno 30 giorni di per esporre le proprie eventuali “osservazioni” contro la concessione della V.I.A. La notizia della ripresa della lavorazione dell’amianto nella stessa area, a ridosso della scuola e dell’abitato, in un’area in cui già in passato si verificarono casi neoplasie attribuibili appunto alla lavorazione dell’amianto ha suscitato un forte allarme presso la cittadinanza e numerosi cittadini si sono attivati per esporre le proprie osservazioni contro il progetto della Gestam.
L’articolo contiene una grave inesattezza: l’impianto non ha mai ottenuta l’A.I.A., al contrario, la richiesta di A.I.A. è stata affissa all’albo della Regione il 20 marzo scorso. Da allora i cittadini e hanno 30 giorni di per esporre le proprie eventuali “osservazioni” contro la concessione della V.I.A. La notizia della ripresa della lavorazione dell’amianto nella stessa area, a ridosso della scuola e dell’abitato, in un’area in cui già in passato si verificarono casi neoplasie attribuibili appunto alla lavorazione dell’amianto ha suscitato un forte allarme presso la cittadinanza e numerosi cittadini si sono attivati per esporre le proprie osservazioni contro il progetto della Gestam.