I locali attivisti "pentastellati" hanno fatto sentire di nuovo la propria voce in merito alla situazione in cui versano i pozzi del rione periferico da cui, ormai da mesi, esce un liquido marrone. L'organizer Chiara Rozzi: "L'allarme rientri presto".
“Ci meraviglia che il sindaco di una città turistica come Taormina, nel mese di luglio ed in piena stagione turistica, dichiari che ‘la non potabilità dell’acqua a Trappitello non è un dramma e stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare la piena normalità nel più breve tempo possibile’". E’ quanto dichiarato dal Meetup 5 Stelle della Perla dello Jonio, che nelle scorse ore ha fatto sentire nuovamente la propria voce in merito all’ordinanza, firmata da Eligio Giardina, che vieta la potabilità del prezioso liquido nella popolosa frazione. Una decisione, quella presa dalla Giunta taorminese, che ha fatto storcere il naso agli attivisti “grillini” intenzionati a condurre ulteriori battaglie per risolvere un problema che si trascina ormai da mesi. “L'acqua comunale non potabile a causa di batteri viene fornita come servizio essenziale alle abitazioni, agli ospiti delle strutture ricettive e non, alle attività commerciali come bar e ristoranti e per questo motivo la questione rimane un dramma, ma forse anche di più”, è stato il commento dell’organizer Chiara Rozzi che, tramite una nota stampa firmata da tutti i componenti del gruppo “penta stellato”, ha ancora spiegato come “l'Amministrazione comunale brancola nel buio e solo per buon senso e per la responsabilità in materia di salute pubblica attribuita al primo cittadino è stato dichiarato lo stato di crisi temporanea”. Una notizia che viene percepita anche come una pubblicità negativa a livello nazionale ed internazionale con ripercussioni a cascata sul turismo e sugli arrivi. “Non conosciamo le conseguenze a cui andremo incontro – hanno scritto ancora -, ma il Meetup spera che l'allarme rientri al più presto e vengano individuate soprattutto le cause e trovate le giuste soluzione in maniera definitiva”. Uno stato di fatto che sta provocando sfilze di polemiche anche a Palazzo dei Giurati dove si sta discutendo su come intervenire nell’immediato.
Enrico Scandurra