Massimiliano Minutoli riaccende i riflettori sulla famiglia che vive ancora in un manufatto all'interno del torrente. Da Claudio Cardile la richiesta di potare gli alberi in alcune zone del terzo quartiere che creano pericolo a residenti e passanti
Finalmente gli interventi di messa in sicurezza del torrente Bordonaro, più volte definito una vera e propria bomba a orologeria, sono stati avviati. La soddisfazione arriva dal consigliere della terza circoscrizione Massimiliano Minutoli che però frena gli entusiasmi ricordando all’amministrazione comunale che i problemi non sono stati tutti risolti e riaccende i riflettori sulla famiglia che vive ancora in un manufatto all’interno del torrente.
“La famiglia – dichiara il consigliere circoscrizionale – colpita da ordine di sgombero, continua a vivere in un locale malsano, umido e fatiscente nonostante le promesse fatte loro, al momento delle demolizioni effettuate dal comune, di un alloggio alternativo”.
“I lavori di sistemazione idraulica, partiti dal monte dell’abitato verso valle ancora non interessano il tratto in cui ricade il manufatto occupato da questa sfortunata famiglia – prosegue Minutoli – quindi esiste un margine di tempo in cui è possibile attuare qualche provvedimento utile a salvare questo nucleo familiare”.
Il consigliere della terza circoscrizione fa appello al bando per l’assegnazione di circa 25 alloggi destinati: “Questa famiglia presenterà regolare domanda nella speranza che tutti i titoli e le riserve di cui sono in possesso siano sufficienti a garantire loto un nuovo alloggio che li porti fuori da quel baratro in cui vivono quotidianamente con la paura che le loro vite vengano spezzate via dalla furia delle acque del torrente. Una cosa è certa – conclude Minutoli – queste persone nel torrente non possono rimanerci”.
Sempre dalla terza circoscrizione arriva poi la richiesta di potatura degli alberi in molte vie in cui le piante hanno raggiunte dimensioni spropositate e rischiano di diventare un pericolo, soprattutto nei giorni di forte vento. La segnalazione arriva dal consigliere Claudio Cardile, con riferimento particolare ad alcune zone.
“Nella Via D’Anfuso, al Villaggio Aldisio, e precisamente nel tratto compreso tra la Via De Gregorio e l’entrata lato monte del Policlinico gli alberi hanno ormai raggiunto dimensioni spropositate: alcuni sono già più alti delle stesse palazzine, altri con le loro fronde lambiscono balconi e finestre. In Contrada Sivirga, a Bordonaro Superiore, alti e robusti alberi di Eucalyptus sono stati nel corso dei decenni letteralmente abbandonati a sé stessi e non è infrequente che i grossi rami, frustati dal vento, si spezzino e finiscano in strada – e poi ancora -. Ma se nelle zone di estrema periferia ci si è ormai quasi “abituati” alle mancanze dell’Amministrazione, è impensabile che a ridosso del Policlinico Universitario, quindi in una zona centrale e molto trafficata, come la parte bassa di Via D’Anfuso o peggio ancora la Via 37/A, ci si trovi in una “terra di nessuno”, dimenticata da tutti”.
Cardile sollecita le autorità competenti “affinché si provveda in tempi celeri agli interventi di potatura degli alberi nelle zone suddette, così da ridimensionarli e, allo stesso tempo, scongiurare pericoli per i residenti e per i passanti”.