La Sicilia è stata a Waterloo del Pd a trazione renziana. Gli elettori messinesi e siciliani hanno bocciato un'intera classe dirigente. Un'anteprima di quel che sarà lo scenario delle Regionali 2017. Ha vinto quella che Renzi ha definito l'accozzaglia: M5S, centro-destra, franchi tiratori.
I NUMERI
Intanto i numeri: 1)la percentuale del no della Sicilia, il 71,58% (oltre 1 milione e 619 mila voti) è seconda solo a quella della Sardegna (che ha superato il 72%); 2)a Messina e provincia il no ha sfiorato il 70% con un 69,55% (pari a 207.484 voti contro i 90.821 sì). A Castelmola addirittura il no è arrivato al 78,99% (411 no su 524 votanti). 3)a Messina capoluogo il no è pari al 70, 54% (74.750) e il sì 29,46% (31.222).
LA VALANGA DI NO IN SICILIA
Più di ogni altra Regione del sud, la Sicilia ha chiuso la porta a Renzi. La forbice è di 40 punti di percentuale, una disfatta per Renzi e il Pd che viene proprio da quell’isola nella quale il governo aveva capito che era necessario recuperare. Da settembre a fine novembre il premier è tornato in Sicilia tre volte ed ha mandato i “suoi” uomini in lungo ed in largo per cercare di recuperare là dove i sondaggi davano il no al 55%. Non si sarebbero mai aspettati quel che, stando all’ormai noto tweet di Ernesto Carbone dopo il fallito referendum sulle trivelle ad aprile, è diventato il “ciaone” della Sicilia. Ci sarà tempo per il Pd di comprendere quali siano stati gli errori, compresi quelli, evidenziati da Tempostretto, di una campagna referendaria fatta strumentalizzando i ruoli di governo e confondendo “capre e cavoli”. Troppe promesse, troppi annunci, in una terra abituata a decenni di impegni disattesi e chiacchiere, hanno sortito l’effetto contrario. Ma la bocciatura non è solo per Renzi, appartiene invece alla classe dirigente di questo Pd a trazione renziana in Sicilia.
Bocciando la riforma i siciliani hanno contestualmente “anticipato” quel che pensano anche del governo regionale. Sì, è vero, Renzi ha firmato il Patto per la Sicilia che porterà fiumi di risorse nei prossimi anni (peraltro non si tratta di soldi “nuovi di zecca” ma di cifre spesso inserite in altri capitoli), ma la Sicilia resta una Regione poverissima, con un tasso di disoccupazione altissimo, con un’emorragia di giovani dolorosa, con una situazione delle infrastrutture e dei trasporti indecente. In questo contesto il governo nazionale ha commissariato la giunta Crocetta attraverso l’assessore Baccei, che tiene i cordoni della borsa. Il governatore siciliano ha accettato con Roma un accordo sui contenziosi che di fatto consegna mani e piedi l’isola. Il Pd renziano dell’isola ha giocato a fare l’opposizione a Crocetta a giorni alterni, contestando il presidente nei pari e piazzando uomini e assessori nei giorni dispari.
Ma è soprattutto sugli “uomini del premier” che qualcosa non ha funzionato. Non è soltanto la bocciatura del governo Renzi, che da due anni governa con l’ex braccio destro di Berlusconi, il siciliano Angelino Alfano e con uomini che da quel centro destra provengono, ma è una sonora bocciatura di questa classe dirigente “calata dall’alto”, dai palazzi romani. Non c’è stato nulla tra le promesse delle ultime visite di Renzi in Sicilia che abbia convinto al sì, dal Ponte sullo Stretto alle agevolazioni per gli imprenditori, dalla firma dei Patti alle risorse per la riqualificazione urbana.
Il no del 4 dicembre è un anticipo della campagna elettorale per le regionali di ottobre 2017. Crocetta ha annunciato che si sarebbe comunque ricandidato, nonostante una gestione a dir poco improbabile. Questo risultato sconfessa chi comanda il Pd in Sicilia, apre la porta alla cavalcata dei 5Stelle ed al centro-destra che, con Miccichè, con Musumeci esulta. Il no dell’isola è soprattutto protesta ma per il centro-sinistra la strada per le regionali d’ottobre è tutta in salita (e con una “Crocetta”sulle spalle)
LA VALANGA DI NO A MESSINA
Infine Messina. I no hanno superato il 70,5%, una disfatta per la classe dirigente. Il no va a sbattere nel muro di un Pd svuotato che non è stato riempito in un anno intero, un Pd commissariato che non è riuscito, nonostante la buona volontà dei “renziani storici” a riavvicinarsi alla gente. Nei giorni scorsi in un’intervista a Gianluca Rossellini l’ex ministro centrista D’Alia a proposito di future alleanze ha detto: “vorrei allearmi con il Pd a Messina, ma a Messina il Pd non esiste”. Negli incontri organizzati dal Pd commissariato si è vista l’assenza di quella base che costituisce il tessuto fondante di un partito. Le polemiche dei giorni della Festa dell’Unità al Giardino Corallo erano il campanello d’allarme di chi diceva “attenti, un partito non si costruisce nelle stanze delle decisioni”. Quel 70 % dice che il Pd di Messina post Genovese è stato svuotato dalla transumanza ma non è stato riempito. Non si riempie un partito commissariandolo per anni. Lo sanno bene quei leader che non sono iscritti al partito, ma sono alleati, come Picciolo e D’Alia, che stanno a guardare la disfatta pronti a subentrare là dove ci sono state le falle. Il Pd di Messina da solo non può andare da nessuna parte. Neanche il Pd siciliano che, sulla scia di quanto fatto a Roma sta “imbarcando” chiunque in una nave che traballa.
In tempi non sospetti Cuffaro, appena uscito dal carcere disse: “sì, è vero, molti di quanti erano a me vicini adesso sono nel Pd. E’ la nuova Democrazia Cristiana”. In Sicilia il Pd ha aperto le porte a tutti, fino all’ingresso in maggioranza di Ncd, in linea con quanto avvenuto a Roma. Mettere accanto Cracolici e Castiglione può sembrare una soluzione utile sul momento, ma come disse un anno e mezzo fa l’ex deputato regionale Pd Ferrandelli che per primo sbattè la porta: “in politica la matematica non sempre funziona. Se sommi portatori di voti non è detto che fai bingo”.
CHI HA VINTO IN SICILIA: ha vinto “l’accozzaglia” per usare un termine in voga nei giorni scorsi. Hanno vinto il M5S e il centro-destra ma anche quanti, nella maggioranza ufficialmente votavano sì, ma nell’urna hanno scelto il no come segnale a Renzi. Un leader azzoppato deve rifare il suo esercito con generali e colonnelli che siano in grado di reggere la trincea.
Rosaria Brancato
ride bene chi ride ultimo……..buon proverbio
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Quanta acredine per chi vi ha preso a pesci in faccia in campagna elettorale.
Quanta acredine per chi vi ha preso a pesci in faccia in campagna elettorale.
…. andiamo avanti 😀 😀
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ÀVVERTIMENTO politico al PARTITO DEMOCRATICO. Le agenzie di stampa stanno passando indiscrezioni MOLTO PREOCCUPANTI provenienti da Palazzo Chigi, quindi da Matteo RENZI, pare che voglia dimettersi anche da segretario del suo partito, troppo comodo, non è a casa sua. RENZI prima ha il DOVERE, dico DOVERE, verso il POPOLO ITALIANO di guidare il suo PD in questi mesi di transizione verso le elezioni, significa appoggiare un governo di scopo per approvare la Legge di Bilancio 2017 e una legge elettorale dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale. Farebbero bene quelli del PARTITO DEMOCRATICO a ricordargli che prima viene l’interesse degli Italiani poi il suo personale, dopo le elezioni faccia quello che vuole, anche andare al diavolo.
ÀVVERTIMENTO politico al PARTITO DEMOCRATICO. Le agenzie di stampa stanno passando indiscrezioni MOLTO PREOCCUPANTI provenienti da Palazzo Chigi, quindi da Matteo RENZI, pare che voglia dimettersi anche da segretario del suo partito, troppo comodo, non è a casa sua. RENZI prima ha il DOVERE, dico DOVERE, verso il POPOLO ITALIANO di guidare il suo PD in questi mesi di transizione verso le elezioni, significa appoggiare un governo di scopo per approvare la Legge di Bilancio 2017 e una legge elettorale dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale. Farebbero bene quelli del PARTITO DEMOCRATICO a ricordargli che prima viene l’interesse degli Italiani poi il suo personale, dopo le elezioni faccia quello che vuole, anche andare al diavolo.
in una regione che vive con l’arte di arrangiarsi con opportunisti senza scrupoli sempre pronti a schierarsi con chiunque possa foraggiarli senza lavorare che passa dal socialismo al fascismo con apparente cinismo e che cambia fede politica con la stessa facilità con cui cambia le donne,non si poteva che aspettare altro.
in una regione che vive con l’arte di arrangiarsi con opportunisti senza scrupoli sempre pronti a schierarsi con chiunque possa foraggiarli senza lavorare che passa dal socialismo al fascismo con apparente cinismo e che cambia fede politica con la stessa facilità con cui cambia le donne,non si poteva che aspettare altro.
NON POSSO CHE GIOIRE IN QUANTO L’ODIO DI UNA SIGNORA SENATORE O SENATRICE HA DICHIARATO CHI HA VOTATO NO HA POCO CERVELLO, MENTRE CHI HA VOTATO SI NON HA SOLO POCO DOTATO DI CERVELLO, MA NON HA ANCORA CAPITO CHE NON MAI AVUTO LA DIGNITA’ DI ITALIANO.
NON POSSO CHE GIOIRE IN QUANTO L’ODIO DI UNA SIGNORA SENATORE O SENATRICE HA DICHIARATO CHI HA VOTATO NO HA POCO CERVELLO, MENTRE CHI HA VOTATO SI NON HA SOLO POCO DOTATO DI CERVELLO, MA NON HA ANCORA CAPITO CHE NON MAI AVUTO LA DIGNITA’ DI ITALIANO.
IL SIG. MARIEDIT SE NON SBAGLIO DESIDEREREBBE UN GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE PER CONDURRE LE ONESTE E GIUSTE ELEZIONI DI UN GOVERNO LEGITTIMAMENTE ELETTO DAL POPOLO. SE E’ COSI’ SONO “SANTE PAROLE”, MA IL PD E’ IL PD. O MEGLIO, I GOVERNANTI SONO PRIMA DI TUTTO, CATTOCOMUNISTI. DA LORO NON C’E’ DA ASPETTARSI NULLA DI BUONO. VEDASI LA DEMOCRAZIA CRISTIANA DAL 1946 FINO ALLA DERIVA DEGLI ANNI ’80. QUANTE LEGGI SONO STATE VOTATE QUANDO AVEVANO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA CON IL PERMESSO O CONCORDATO DELL’EX PCI? SIG. MARIEDIT QUESTO DA LEI SCRITTO E’ UNO DEI PROGETTI POLITICI CHE SI DOVREBBERO INTRAPRENDERE ANCHE SE E’ UNO DEI TANTI, MA E’ VALIDO. MA IL PD SARA’ ALL’ALTEZZA CONSIDERANDO CHE NON VOGLIONO ACCORDI SE NON SONO LORO CHE IMPONGONO?
IL SIG. MARIEDIT SE NON SBAGLIO DESIDEREREBBE UN GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE PER CONDURRE LE ONESTE E GIUSTE ELEZIONI DI UN GOVERNO LEGITTIMAMENTE ELETTO DAL POPOLO. SE E’ COSI’ SONO “SANTE PAROLE”, MA IL PD E’ IL PD. O MEGLIO, I GOVERNANTI SONO PRIMA DI TUTTO, CATTOCOMUNISTI. DA LORO NON C’E’ DA ASPETTARSI NULLA DI BUONO. VEDASI LA DEMOCRAZIA CRISTIANA DAL 1946 FINO ALLA DERIVA DEGLI ANNI ’80. QUANTE LEGGI SONO STATE VOTATE QUANDO AVEVANO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA CON IL PERMESSO O CONCORDATO DELL’EX PCI? SIG. MARIEDIT QUESTO DA LEI SCRITTO E’ UNO DEI PROGETTI POLITICI CHE SI DOVREBBERO INTRAPRENDERE ANCHE SE E’ UNO DEI TANTI, MA E’ VALIDO. MA IL PD SARA’ ALL’ALTEZZA CONSIDERANDO CHE NON VOGLIONO ACCORDI SE NON SONO LORO CHE IMPONGONO?
IL SIG. BURRASCANO HA RAGIONE, MA PROPRIO CON QUESTO REFERENDUM NON C’ERA NULLA DA SCEGLIERE SE NON IL PROPRIO FUTURO DI PROPRIE DECISIONI SENZA ALTRI INTROMISSIONI STRANIERE, VEDASI IL IV REICH DELLA FRAU MERKEL. DA CONSIDERARE CHE VUOLE IMPORCI A NOI LE SUE DIRETTIVE, E POI VEDERE CHE NELLA SUA NAZIONE SONO SUCCUBI E SOPPORTANO STUPRI DI MASSA DI CULI IN ARIA E TACITA CONTESTUALMENTE LA LIBERTA’ DI STAMPA NEL VIETARE LA PUBBLICAZIONE DI QUESTE INFAMIE COMPIUTI PER NON FAVORIRE LA CD DESTRA. A NOI VUOLE IMPORCI LA PRODUZIONE DEL PARMISANEN, VIETARE IL PROSCIUTTO DI PARMA, VINI. MOZZARELLE, PIZZE VINI ORA ATTACCANO VINI PIEMONTE E ALTRI PRODOTTI PRIMARIE UNICI. IL REFERENDUM STAVOLTA NON E’ RACCOMANDAZIONE IN MINISTERO O BANCA E’ LIBERTA’.
IL SIG. BURRASCANO HA RAGIONE, MA PROPRIO CON QUESTO REFERENDUM NON C’ERA NULLA DA SCEGLIERE SE NON IL PROPRIO FUTURO DI PROPRIE DECISIONI SENZA ALTRI INTROMISSIONI STRANIERE, VEDASI IL IV REICH DELLA FRAU MERKEL. DA CONSIDERARE CHE VUOLE IMPORCI A NOI LE SUE DIRETTIVE, E POI VEDERE CHE NELLA SUA NAZIONE SONO SUCCUBI E SOPPORTANO STUPRI DI MASSA DI CULI IN ARIA E TACITA CONTESTUALMENTE LA LIBERTA’ DI STAMPA NEL VIETARE LA PUBBLICAZIONE DI QUESTE INFAMIE COMPIUTI PER NON FAVORIRE LA CD DESTRA. A NOI VUOLE IMPORCI LA PRODUZIONE DEL PARMISANEN, VIETARE IL PROSCIUTTO DI PARMA, VINI. MOZZARELLE, PIZZE VINI ORA ATTACCANO VINI PIEMONTE E ALTRI PRODOTTI PRIMARIE UNICI. IL REFERENDUM STAVOLTA NON E’ RACCOMANDAZIONE IN MINISTERO O BANCA E’ LIBERTA’.
dai forza, adesso che ha vinto il NO Salvini diventa premier e vedrete che subito penserà ai giovani meridionali . Anche questi che vi posto qui sotto sonon stati a favore del NO e penseranno ai giovani disoccupati meridionali più di Salvini , state tranquilli http://www.bellunopress.it/2016/06/23/gli-indipendentisti-veneti-ci-riprovano-pronto-venexit-la-proposta-legge-referendum-consultivo-sullautonomia/ poi se proprio ci tenete a tirarvi colpi sulle palle allora seguite questi https://www.facebook.com/IVindipendenzaveneta/?fref=ts
dai forza, adesso che ha vinto il NO Salvini diventa premier e vedrete che subito penserà ai giovani meridionali . Anche questi che vi posto qui sotto sonon stati a favore del NO e penseranno ai giovani disoccupati meridionali più di Salvini , state tranquilli http://www.bellunopress.it/2016/06/23/gli-indipendentisti-veneti-ci-riprovano-pronto-venexit-la-proposta-legge-referendum-consultivo-sullautonomia/ poi se proprio ci tenete a tirarvi colpi sulle palle allora seguite questi https://www.facebook.com/IVindipendenzaveneta/?fref=ts
Salvini chi? quello che canta”«Senti che puzza,scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani”. Ma non fategli attraversare lo stretto a questa accozzaglia
Salvini chi? quello che canta”«Senti che puzza,scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani”. Ma non fategli attraversare lo stretto a questa accozzaglia
Un momento : esiste ancora il PD in Sicilia ? Un partito è fatto di persone, di capacità, di intelligenze, di idee. Inoltre un partito è forte quando rappresenta e difende le istanze sociali della popolazione che lo vota. Ecco, io non vedo, in atto, nulla di tutto questo. Voglio poi ricordare che, nel secolo scorso, nei libri di educazione civica in uso nelle scuole medie e superiori italiane, veniva sottolineato il concetto che vedeva il Parlamento essere la sede di formazione di maggioranze , anche trasversali agli schieramenti, che si coagulavano intorno a temi comuni di interesse sociale : nella realtà, poche volte è stato così. Concludendo : occorre, oggi, andare al voto anticipato. Non ci sono altre alternative.
Un momento : esiste ancora il PD in Sicilia ? Un partito è fatto di persone, di capacità, di intelligenze, di idee. Inoltre un partito è forte quando rappresenta e difende le istanze sociali della popolazione che lo vota. Ecco, io non vedo, in atto, nulla di tutto questo. Voglio poi ricordare che, nel secolo scorso, nei libri di educazione civica in uso nelle scuole medie e superiori italiane, veniva sottolineato il concetto che vedeva il Parlamento essere la sede di formazione di maggioranze , anche trasversali agli schieramenti, che si coagulavano intorno a temi comuni di interesse sociale : nella realtà, poche volte è stato così. Concludendo : occorre, oggi, andare al voto anticipato. Non ci sono altre alternative.
non farti illusioni , questo è un popolo che si crede furbo a modo suo, tanto furbo che al referendum ha votato per il NO, impedendo il ridimensionamento del potere delle regioni e il giorno dopo la risposta del Veneto non si è fatta attendere : http://www.repubblica.it/cronaca/2016/12/06/news/venexit_veneto_dice_si_a_bilinguismo_e_minoranza_etnica-153596879/?ref=HREC1-3
http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2016/12/06/news/il-popolo-veneto-e-una-minoranza-nazionale-per-legge-1.14525329?ref=hfmppdbr-1
non farti illusioni , questo è un popolo che si crede furbo a modo suo, tanto furbo che al referendum ha votato per il NO, impedendo il ridimensionamento del potere delle regioni e il giorno dopo la risposta del Veneto non si è fatta attendere : http://www.repubblica.it/cronaca/2016/12/06/news/venexit_veneto_dice_si_a_bilinguismo_e_minoranza_etnica-153596879/?ref=HREC1-3
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