E' Matteo Renzi il nuovo segretario nazionale del Pd. Affluenza e percentuale oltre ogni aspettativa: quasi tre milioni gli elettori ed un consenso per il sindaco di Firenze che sfiora il 68%,lasciando indietro Cuperlo al 18% e Civati al 14%. Sicilia in controtendenza con una forbice più ristretta, Renzi al 60% Cuperlo al 28,2%. Messina diventa renziana con il 63,91%, ma in città il rottamatore scende al 56, 7%. Delusione Cuperlo, sorpresa Civati nello Stretto. IN ALLEGATO I DATI
Matteo Renzi è il nuovo segretario del Partito Democratico.
Andando oltre le aspettative e le previsioni, anche sui votanti, lo sconfitto delle primarie del 2012, il rottamatore visto dall’apparato come un corpo estraneo, un anno dopo si prende una rivincita e incassa una vittoria tonda che lascia a venti punti di distanza il candidato dell’apparato, Gianni Cuperlo.
Matteo Renzi, un anno dopo. La prima vittoria è stata l’affluenza, quasi 3 milioni di elettori, di gran lunga più di quanto il partito si aspettasse, più dell’affluenza del ballottaggio dello scorso anno con Bersani e quasi quanti nel 2009.
Il sindaco di Firenze sbaraglia le previsioni ed a livello nazionale sfiora il 68% dei consensi, lasciando indietro Gianni Cuperlo con il 18% e Civati, che si attesta al 14%.
La Sicilia va in leggera controtendenza, per la presenza di roccaforti cuperliane come Enna e vede restringersi la forbice tra i candidati: Renzi 60% (quasi 60 mila voti), seguito da Cuperlo con il 28,3% e Civati 11,6%.
Messina diventa Renziana. Alla chiusura delle urne nella provincia di Messina l’affluenza è stata di 16.044 votanti, di cui 3.534 nel capoluogo.
Il vincitore nei 79 seggi di città e provincia è Matteo Renzi con 10.235 voti, pari al 63,91% del totale. Seguono Gianni Cuperlo con 3.405 (21,27%%) e Pippo Civati con 2.372 (14,81%).
Negli otto seggi di Messina la percentuale per il sindaco di Firenze si abbassa: Renzi ha conquistato 1.985 voti (56,71%), mentre le distanze tra gli altri due sfidanti si fanno sottilissime appena 34 voti, con Cuperlo al 22, 14% (774voti) e Civati al 21, 14% (740 voti). Se si considera che i civatiani a Messina non avevano alle spalle alcun deputato, arrivare terzi con questa percentuale è un ottimo risultato. Per il gruppo Panarello invece il 22,14% di Cuperlo è deludente. In base alle percentuali riscontrate i nove seggi spettanti alla provincia di Messina e quindi i delegati per l’Assemblea nazionale potrebbero essere così ripartiti: Renzi 6, Cuperlo 2, Civati 1.
I nove componenti dell’Assemblea saranno tutti nuovi tranne Laccoto che ne faceva già parte. Tutti gli altri candidati nelle tre liste sono infatti nuovi rispetto agli uscenti.
«Da qui riparte il Pd- dichiara il segretario provinciale Basilio Ridolfo -. I risultati confermano la necessità di investire su una nuova classe dirigente. Un particolare ringraziamento, ci tengo a ribadirlo, va agli oltre 350 volontari impegnati per oltre 13 ore nei nostri circoli e gazebo per garantire il regolare svolgimento di questo straordinario esercizio di democrazia».
Nelle prossime ore fioccheranno analisi e commenti al voto messinese. Non si sono registrate le percentuali dell’anno scorso ed appare chiaro che le truppe genovesiane non si sono mosse in massa né tutte nella stessa direzione, come attesta l’unico dato in controtendenza, quel 56,71% di Renzi a Messina città rispetto anche al dato provinciale, 63,91% più in linea con quello regionale e nazionale. Non è buono il risultato registrato da Cuperlo,del resto come in tutta Italia, mentre Civati ha “rischiato” di arrivare secondo in città.
Nel frattempo, a metà spoglio in corso quando è apparsa chiara la vittoria il sindaco-rottamatore che l’anno scorso l’apparato aveva indicato come “il corpo estraneo” ha voluto ringraziare elettori,volontari, sostenitori:
“Grazie ai cittadini che hanno dato una prova commovente. Gli italiani hanno dimostrato un grande coraggio, perché hanno deciso di fidarsi. Ci vuol coraggio oggi ad affidarsi alla politica. Lo hanno fatto, adesso non ci sono più alibi, dobbiamo cambiare subito. Non ci hanno dato solo 2 euro, ma ci hanno dato l’idea che la passione e il coinvolgimento fanno cambiare le cose. Io non sono orgoglioso di me né per me, ma di voi. Se mi avete dato la fascia di capitano di questa squadra non mi tirerò indietro. Sono orgoglioso di voi per ogni volantino che avete dato, per ogni chilometro che avete fatto, per ogni ora di sonno che avete perso per discutere con gli altri delle altre mozioni. Conosco i sorrisi e le lacrime di chi si dedica alla politica e a volte perde. L’anno scorso quando abbiamo perso vi ho chiesto di andare il giorno dopo al lavoro con il sorriso. Ve lo ripeto. Oggi, che abbiamo vinto, pensiamo a tutte le volte che abbiamo perso. Pensiamo a chi non ce la fa, a chi non sta bene, a chi cade e pensa di non farcela a rialzarsi. Oggi che abbiamo vinto dobbiamo pensare a questo. Adesso tocca a una nuova generazione di persone che non farà a meno dell’esperienza degli altri, ma tocca a noi guidare la macchina. Tocca a noi che eravamo alle medie quando cadeva il muro di Berlino, che ci iscrivevamo a giurisprudenza quando massacravano Falcone e Borsellino. Ora tocca a noi. Abbiamo i migliori ricercatori, i più grandi giovani, i migliori saggi, ma abbiamo la peggiore classe dirigente d’Europa”.
Il messaggio poi al governo Letta, perché queste primarie sono state un segnale che va in direzione opposta ad un tuffo nel passato “Il bipolarismo è vivo, chi stava brindando dopo la sentenza della Consulta, può richiudere la bottiglia. Stiamo cambiando i giocatori, non stiamo cambiando il campo. Sono state vinte tante sfide, ma ora è il momento di scrivere la nostra storia, dopo aver ascoltato le storie degli altri. Da domani c’è una sfida che ci riguarda. In un paese civile non basta essere in un sindacato per chi vuole fare carriera, non può bastare l’appartenenza al club di amici degli amici per avere dei ruoli. Noi non rimpiazziamo i loro con i nostri, abbiamo scardinato un sistema. Il gruppo dirigente di domani non deve dire di sì al capo, quindi da stasera la corrente dei renziani è sciolta….”
E se il rottamatore incassa un’altissima percentuale ad essere sconfitto è l’apparato, Gianni Cuperlo, cresciuto nella Fgci, appoggiato da D’Alema e simbolo di quel partito che evidentemente il popolo del centro-sinistra non vuole più nei ruoli chiave.
“Oggi è stata scritta una bella pagina di politica- ha detto Cuperlo- Dobbiamo ringraziare il popolo del centro-sinistra che si è messo in fila per votare e i volontari che hanno consentito questo risultato. Il Pd esce più forte e più sereno. Noi ci saremo, perché l’unità si fonda sulla trasparenza e sulla forza delle idee”.
La differenza tra Renzi e gli sfidanti è ampia, ma per Civati, “il terzo incomodo” che in molti casi si è piazzato secondo scalzando Cuperlo, il risultato è comunque positivo: “Così non vale, troppa distanza. Ma oggi è un momento importante, è finalmente il giorno fondativo del Pd, con due candidati che sono nati nel ’75, un segnale fortissimo”.
Rosaria Brancato
A livello nazionale do volentieri atto al PARTITO DEMOCRATICO di questo grandissimo risultato, della sua capacità politica di mobilitare milioni di persone per un grande esercizio di PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA, far eleggere un segretario di partito dagli italiani è un comportamento impensabile in altri partiti, infatti la LEGA NORD ha eletto SALVINI con i voti dei soli iscritti, hanno dichiarato che un partito sia come un condominio,sic! La complessità della partecipazione ai gazebo esalta ancora di più il risultato, quasi TRE MILIONI di italiani. Il sindaco di Firenze si trova in una situazione non invidiabile, certamente avrà dalla sua la segreteria e sulla carta l’Assemblea Nazionale, ma molti eletti, sotto la sua bandiera, furono sostenitori di BERSANI, cioè del vecchio gruppo dirigente, vedi FASSINO, ma ha contro i gruppi parlamentari, dove i renziani sono un’esigua minoranza. LETTA e i Gruppi Parlamentari lo seguiranno nelle sue idee e in una crisi di governo? Passiamo a Messina, 3.534 votanti sono anche una sconfitta di Felice CALABRO’, il sindaco ab imo pectore esce politicamente, fortemente indebolito, subalterno alle truppe di Francantonio GENOVESE, dalle voraci ganasce, da cui dipenderà come sindaco, una vera IATTURA per Messina.
Più che una sconfitta di Calabrò, mi sembra una vittoria di Genovese. Poi, tu che parli di iattura, perché consideri una iattura tutto ciò che non è conforme alle tue idee? In Democrazia, bisogna saper accettare ciò che la maggioranza decide, anche se non è esattamente quello che riteniamo giusto. Sai, leggo sempre con interesse i tuoi commenti e devo dire che, ultimamente, non riesco più a comprendere il perché di questo tuo astio nei confronti di Genovese. Anzi, ti dirò, ultimamente tutti questi attacchi nei suoi confronti me lo hanno fatti rivalutare. Ho cercato di ricordare quello che ha fatto in quel poco tempo dedicato alla sindacatura, quello che ha fatto prima e quello che ha fatto dopo. So che ha sempre la fila di persone dietro la porta che chiedono favori che lui, quando può fa(visti i tempi, immagino possa fare davvero poco). Tu, evidentemente, sei una persona che non ha ottenuto quello che ha chiesto. Pazienza. Certamente troverai qualche altri che potranno esaudire le tue richieste.
Mariedit, non facciamo l’errore di considerare il futuro di Messina sicuramente in mano a quella politica incapace e stantia rappresentata da Calabrò e da tutto quel patetico carrozzone che vede in testa il grande capo Francantonio Genovese.
Ci sono esponenti del PD, su tutti Ciccio Quero, lontani anni luce da quel modo pericoloso di intendere la politica come una sorta di ufficio di collocamento che apre le porte a massoni, ex PDL e ad un esercito di consiglieri senza alcuna identità politica, con il solo scopo di raggiungere il potere.
I messinesi hanno dimostrato di non volersi piegare a queste logiche, di non volere politici che già hanno fatto il loro bel danno alla città e, se dovesse servire, sono certo che lo dimostreranno ancora.
Non ho votato Renzi ma ho vinto lo stesso perche’ sono riuscito a esprimere, liberamente, la mia opinione.
Auguri a Renzi ed agli Italiani anche a quelli che, per qualsiasi ragione, non hanno votato!
Da Franco CALIRI la solita litania alla messinese, al confine con la diffamazione. Caro Franco, qualche migliaio di messinesi sa della mia libertà economica e politica, i miei redditi non puzzano di politica, p minuscola, mentre ho la passione per la Politica, P maiscola. Ti potrei fare una lista di cose non fatte volutamente da Francantonio GENOVESE, nei venti mesi di sindacatura, due gravissime per tutte. Il suo assessore all’urbanistica, credo un professore di Architettura, mantenne AD INTERIM il Dipartimento Attività Edilizia e Repressione Abusivismo, quello per intenderci della valanga di SILENZIO ASSENSO e di CEMENTO ARMATO, che abbia devastato il nostro territorio, ti pare poco? Del virus finanziario, di cui fu portatore il suo assessore Mario CENTORRINO, con cui BUZZANCA convisse, che abbia infettato tutti i bilanci di previsione di Palazzo Zanca, fino a portarci al pre dissesto finanziario, ho già scritto in questi anni, ti pare poco? Del PARTITO DEMOCRATICO ho molta simpatia politica per i giovani renziani, ultima occassione per il PARTITO DEMOCRATICO, il 68% a livelo nazionale e il quasi 80% in Emilia Romagna hanno un significato, i militanti hanno compreso la lezione (conosco bene quelli romagnoli). Il giovane Francesco PALANO QUERO sarebbe un ottimo sindaco di Messina, previsione a futura memoria. Anch’io ti leggo con attenzione.
Io SONO di sinistra. Poi leggo: “….non può bastare l’appartenenza al club di amici degli amici per avere dei ruoli. Noi non rimpiazziamo i loro con i nostri, abbiamo scardinato un sistema….” Sbaglio o un anno fa i messinesi attenti e di “sinistra” avevano dato un consenso oceanico a Bersani ed ora si ritrovano di colpo Renziani tout court? Io SONO di sinistra ma questi mi vogliono “scemo”…. E’ la “sinistra” che non esiste piu, troppo impopolare e troppo vicina alle persone e con questo voti non se ne beccano…..
Rimango della mia idea. Chissà perché, mi sono fatto la convinzione che anche tu sia passato per via Primo Settembre con la manina tesa. Una convinzione personale, ben inteso. So che negherai, in fondo, negare è così facile…
Il giovane sindaco di Firenze ha parlato chiaro, BASTA con la politica bla bla bla bla, quella che in questi anni abbia travolto gli italiani, i giovani in particolare, con una valanga di parole inutili e vacue, il riferimento a BERLUSCONI, BERSANI, ALFANO, LETTA, CASINI, è l a p a l i s s i a n o. Quasi TRE MILIONI di italiani gli ha dato un mandato forte, in DEMOCRAZIA vale l’espressione del voto, principio impossibile da far comprendere agli ASPETTANDO CALABRO’. Faccio un’affermazione a futura memoria: se il PARTITO DEMOCRATICO messinese fosse stato lungimirante, candidando Francesco PALANO QUERO a sindaco di Messina, avrebbe stravinto le elezioni. Al giovane PALANO QUERO consiglio di fare piazza pulita della vecchia classe dirigente e di puntare al voto limpido di opinione, lasciare allo schieramento avversario quello d’interesse individuale, orfano a Palazzo Zanca di un sindaco come Felice CALABRO’, è gente che in questo periodo stia pregando il dio TAR.
Bene
leggo ora il suo commento Mariedit e me ne scuso….. Il sig Palano Quero alle Primarie, alla faccia del suo “puntare al voto limpido di opinione” a Cairoli era a cercare voti per il suo schieramento con gli stessi mezzi e argomentazioni, si fa per dire…, degli “altri”.Solo che gli “altri” ne avevano di piu e poi, siccome la politica è una pentola dove , prima o poi devi rigirare col cucchiaio se no si brucia, alla fine ha chiesto aiuto anche a loro.Chi ha coraggio, volonta,senso della giustizia, abnegazione oltre agli ineteressi, esce allo scoperto nelle sedi opportune ed esprime e contraddice quanto sente.O non si è accorta di qualche Accorintiana/o dissidente,Pd dissidente,Dr dissidente, Pdl dissidente, anche Udc dissidente?….