Tindari a cielo aperto, uno spazio di libertà: detenuti in scena al Festival

Tindari a cielo aperto, uno spazio di libertà: detenuti in scena al Festival

Redazione

Tindari a cielo aperto, uno spazio di libertà: detenuti in scena al Festival

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mercoledì 20 Luglio 2022 - 09:38

In scena al Tindari Festival lo spettacolo dei detenuti-attori del carcere di Gazzi con "Storie di Liolà" adattato da Mario Incudine

PATTI – C’è grande attesa per le “Storie di Liolà” di Mario Incudine, lo spettacolo in scena mercoledì 20 luglio alle 20.30 al teatro greco, che vedrà per la prima volta i detenuti – attori della Libera Compagnia del Teatro per Sognare della Casa Circondariale di Messina recitare a Tindari.

Dalla Casa Circondariale di Messina, diretta dalla dottoressa Angela Sciavicco, il Progetto ”Il Teatro per Sognare” sulle arti e i mestieri del teatro, pensato per la rieducazione dei detenuti, ideato e organizzato da Daniela Ursino e sostenuto dalla Caritas diocesana di Messina con la guida attenta dell’Arcivescovo Monsignor Giovanni Accolla e del direttore padre Nino Basile, esce dalle mura dell’Istituto e va in scena nel suggestivo palcoscenico del Teatro Greco di Tindari. Dal 2019 anche l’Università degli Studi di Messina, con il Rettore Salvatore Cuzzocrea, sostiene il Progetto “ Liberi di essere Liberi” realizzato con le studentesse che prenderanno parte allo spettacolo.

I detenuti – attori sono stati seguiti passo passo per la progettualità dagli actors’ coaches, Giampiero Cicciò e Antonio Previti.Lo spettacolo è un adattamento scenico speciale che il poliedrico artista siciliano Mario Incudine ha realizzato per il “Tindari Festival” creando una scena dinamica che alternerà musica, parole e danza per uno spettacolo molto godibile che esalta la nostra Sicilia con le intonazioni dialettali di una terra vera e intrisa di cultura da cui emerge la straordinaria grandezza di un autore come Pirandello.

Lo spettacolo, dall’alto valore sociale, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Giustizia, delle Camere dei Deputati e del Senato e rappresenta il primo momento importante del progetto triennale “Tindari a cielo aperto – uno spazio di Libertà”, ideato e con la direzione artistica di Daniela Ursino e Tindaro Granata ed è inserito nel cartellone del Tindari Festival.

Il progetto ha il sostegno della Caritas diocesana di Messina, dell’Università e della Città di Patti. Lo spettacolo è possibile grazie alla consolidata collaborazione con il direttore della casa circondariale di Messina Angela Sciavicco , la polizia penitenziaria, gli educatori, il Tribunale di Sorveglianza per tutte le autorizzazioni e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Storie da Liolà vedrà in scena insieme alla Compagnia dei detenuti, attori e attrici professionisti come Mario Incudine, Giampiero Cicciò, Federica De Cola, Rita Abele e Miriam Scala, musicisti, ballerini, le studentesse di Liberi di Essere Liberi e le Signore Cuttigghiare di Tindari.In scena gli attori detenuti della Libera Compagnia del Teatro per Sognare della Casa Circondariale di Messina: Alessio P. Salvatore B, Gaetano B, Angelo B, Emanuele C, Giovanni F, Giovanni P, Gaetano R, Francesco T, Domenico P, Lorenzo S., le voci fuori campo sono invece delle attrici detenute della Casa Circondariale di Messina: Rita C, Assunta C, Sonia C, Vanessa M, Erminia T.. Musici Antonio Vasta, Pino Ricosta, Michele Piccione, Manfredi Tumminello, le studentesse “curtigghiare” sono Alice Buggè, Dorina Damani, Giulia Lanfranchi, Cristina Maiorana, Adriana Malignaggi, Alessia Mazzù, Ilenia Mobilia, Angela Triolo, Gaia Vizzini.

Le ballerine e ballerino sono Chiara Costa, Maria Luisa Cucinotta, Giulia Nunnari, Chiara Paladino, Rebecca Pianese, Chiara Rizzo, Daniele Sciarrone che danzeranno le coreografie di Mariangela Bonanno e Alice Rella. Le signore “curtigghiare” di Tindari sono Mary Alessandro, Aurora Casella, Maria Costanzo, Serena De Luca, Lorella Finocchiaro, Francesca Gulino, Antonella Lembo, Carmelina Lipari, Tindara Sciammetta, Titti Spinella. Aiuto regia Antonio Previti, assistente alla regia Moreno Pio Mondì, il direttore di scena è Nunzio Laganà, coordinatore della logistica dei detenuti-attori William Caruso.

A precedere l’inizio dello spettacolo, la firma del protocollo d’Intesa per il progetto triennale, tra la Città di Patti con il Tindari Festival, l’Ass.D’aRteventi e la Caritas Diocesana di Messina, la Casa Circondariale di Messina e l’Università degli Studi di Messina.

Il progetto vuole raccontare alla società esterna il carcere attraverso il lavoro di formazione sulle arti e i mestieri del teatro, svolto da D’aRteventi, all’interno della Casa Circondariale di Messina. I costumi sono infatti realizzati dalla sartoria teatrale dell’istituto penitenziaria, dalle donne di A.S, e gli oggetti di scena realizzati dalla Squadra della M.O.F. della Polizia Penitenziaria.

“Storie da Liolà” è una produzione di D’aRteventi con il sostegno di Caritas di Messina, Università di Messina e Città di Patti con il Tindari Festival-

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