La comica siciliana chiude con il XII Canto, dedicato a Scilla e Cariddi, il ciclo di spettacoli "Odissea, un racconto mediterraneo". La Mannino raccoglie il testimone da Paolo Rossi, accolto da un folto pubblico.
Si chiude con la prima assoluta di “Scilla e Cariddi” interpretata da Teresa Mannino il ciclo di spettacolo “Odissea, un racconto mediteranno”, il progetto del Teatro Ligure che ha animato il teatro greco di Tindari, nella consueta rassegna estiva del Teatro dei Due Mari. La comica siciliana interpreta il più siciliano dei canti dell’Odissea, il XII, dedicato al passaggio di Ulisse tra Scilla e Cariddi. Un canto ambientato, perció, a una manciata di chilometri da Tindari, nello Stretto, tra le coste siciliana e calabrese. La Mannino raccoglie il testimone dal milanese Paolo Rossi, che ha fatto registrare il pienone, sulle scalinate del teatro greco, con la Maga Circe del X canto. Una comicità navigata, ammiccante, furbesca ma rilassata, quella di Rossi, simile all’ingegno del protagonista Ulisse, che il milanese ha saputo raccontare in tutte le sue sfumature. Con uguale bravura e padronanza scenica, la Mannino accompagnerà il pubblico attraverso i versi omerici, mano per mano con Ulisse alle prese con i mostri Scilla e Cariddi, le disavventure e le prove oppostegli dagli dei, che supererà grazie all’intelligenza e al coraggio.