Rubavano dalle cassettine dell'offerta del Santuario, arrestati due ladri sacrileghi

Rubavano dalle cassettine dell’offerta del Santuario, arrestati due ladri sacrileghi

Ve. Cro.

Rubavano dalle cassettine dell’offerta del Santuario, arrestati due ladri sacrileghi

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martedì 14 Ottobre 2014 - 11:35

Sono entrambi catanesi e dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. L'arresto è scattato questa mattina quando i due hanno messo a segno il furto portando via 600 euro di offerte al Santuario.

E’ finita con le manette ai polsi la storia dei due ladri sacrileghi catanesi che, da diverso tempo, sperando di passare inosservati, si intrufolavano nel Santuario della Madonna di Tindari rubando denaro dalle cassettine d’offerta. Fino a stamattina, quando i due sono stati beccati con le mani nel sacco e con un bottino di 600 euro. Si tratta di Mario Piacenti, 50enne, e Ferdinando Di Mauro, 58enne, entrambi di Catania e con vari precedenti di polizia.

Una storia sicuramente curiosa quella che ha visto come scenario il celebre Santuario di Tindari, meta prediletta di migliaia di fedeli che, per devozione alla Madonna, lasciano quotidianamente numerose donazioni di denaro nelle cassettine di raccolta delle offerte posizionate in diversi punti.
Ed era un piano ben studiato quello dei due ladri, che avrebbe potuto continuare a filare liscio se molti dei fedeli, notando il loro fare sospetto, non avessero immediatamente allertato i carabinieri locali. Così, per diversi giorni, i militari dell’Arma hanno predisporre quotidiani servizi di appiattamento per controllare l’intera zona e, in particolare, tener d’occhio le cassettine.
Fino a stamattina, quando i due ladri si sono ripresentati per mettere a segno il colpo. Uno dei due è rimasto fuori a fare da palo, mentre l’altro si velocemente diretto alle cassettine e, utilizzando un arpioncino a molla, del nastro biadesivo e due strumenti metri metallici appositamente piegati per far aderire al meglio il nastro, ha rubato l’intero contenuto, ben 600 euro di bottino. Poi, insieme, si sono precipitati alla macchina dandosi alla fuga. Tutto inutile. I militari dell’Aliquota Operativa del NORM di Patti che stavano osservando la scena si sono subito dati all’inseguimento, bloccandoli ed arrestandoli entrambi in flagranza di reato con l’accusa di furto aggravato in concorso. I 600 euro di bottino erano stati nascosti sotto il tappetino dell’auto. Rinvenuti e sequestrati anche gli altri oggetti utilizzati per mettere a segno il colpo.

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