Il flusso maggiore è dalla Calabria verso la Sicilia, perché a Villa non ci sono piazzali adeguati. E altri disagi ci saranno per i lavori sul viadotto Ritiro
MESSINA – Esodo, controesodo, sciroccate. In queste circostanze eccezionali, ai tir è consentito di passare anche dalla rada San Francesco e dal porto storico. Di regola, invece, il transito è esclusivo e obbligatorio dal porto di Tremestieri. Tutto, però, è affidato ai controlli della Polizia municipale, “che non può garantire un presidio fisso – dice il vicesindaco Salvatore Mondello -, per questo ringraziamo le altre forze dell’ordine che hanno dato piena disponibilità a contribuire”.
Se n’è parlato ieri in Prefettura, nel corso di un vertice durante il quale è stato riproposto un problema già conosciuto, in direzione dalla Calabria verso la Sicilia. “Vige un’ordinanza della Prefettura di Reggio Calabria – ricorda Mondello – che dispone, in considerazione della carenza degli spazi di sosta e per evitare che tutta la città di Villa San Giovanni resti bloccata dai tir in attesa di imbarco, che tutti i mezzi in attesa devono essere imbarcati sulla prima nave in approdo, indipendentemente dal fatto che la stessa faccia rotta per il porto di Tremestieri o per la rada San Francesco”.
Altro problema futuro: “Entro la prossima estate tutto il traffico autostradale proveniente da Catania e da Palermo verrà dirottato, mediante un bypass, sul viale Giostra, per poi reimmettersi sull’asse autostradale. E’ facile immaginabile quanto disagio comporterà questa soluzione, l’unica possibile per consentire il completamento dei lavori di messa in sicurezza dei viadotti autostradali, e quale impegno verrà richiesto alla Polizia Municipale per gestire un simile afflusso veicolare”.
Il Comune – conclude Mondello – “ha avviato un percorso per eventuali correttivi all’ordinanza, anche in ottica delle criticità future”.
(Marco Ipsale)
Quindi il traffico proveniente dalla A20 giunto alla rotonda (da realizzare) si immetterà nuovamente nella tangenziale (direzione Messina) percorrendo una rampa che presenta evidenti e sempre più marcate deformazioni, più o meno nella parte centrale, e un altro deciso avvallamento, con evidenti segni lasciati dalle parti inferiori delle autovetture, subito prima di confluire nel normale percorso autostradale. Immagino che, in previsione dell’aumento esponenziale del carico che sarà sopportato dalla rampa in questione, il CAS abbia provveduto a fare le valutazioni opportune. Non sarebbe male se Tempostretto ci scrivesse su due righe. Magari qualcuno legge e ci rassicura. Oppure qualcuno legge e si attiva per evitare danni. Così, giusto per scrupolo …