Franza: "L'emergenza tir è colpa della giunta. Auguro a Ferlisi di dimettersi dopo tanti annunci"

Franza: “L’emergenza tir è colpa della giunta. Auguro a Ferlisi di dimettersi dopo tanti annunci”

Rosaria Brancato

Franza: “L’emergenza tir è colpa della giunta. Auguro a Ferlisi di dimettersi dopo tanti annunci”

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lunedì 14 Marzo 2016 - 14:55

La responsabilità dell'emergenza tir è dell'ordinanza dell'amministrazione Accorinti. Il gruppo Caronte-Tourist replica punto per punto al generale Ferlisi con i dati e spiega perchè il nuovo sistema non funziona. Frecciate per tutti, sindaco, assessori ed una stilettata al comandante: "spero riesca a dimettersi dopo i reiterati annunci"

L’emergenza tir l’ha causata l’ordinanza varata dalla giunta Accorinti ed un sistema di controlli alla viabilità che usa due pesi e due misure. Se non sei un camion diretto alle navi Caronte Tourist allora puoi fare quello che vuoi”.

Ne hanno per tutti i vertici del gruppo Franza, dall’assessore Pino al Comandante Ferlisi, al sindaco che nel 2014 ha fermato i tir sul cavalcavia indossando la fascia tricolore. E lo fanno attraverso i numeri ed un raffronto tra la situazione ante-ordinanza anti-tir e quella che si è verificata dopo. Insomma se l’emergenza tir è aumentata è colpa di una pessima ordinanza che ha solo reso complicato quel che prima era semplice e ha dato modo al generale Ferlisi di attaccare periodicamente la società.

“Abbiamo deciso di spiegare alla stampa, con i toni più appropriati e soprattutto i dati- ha detto Tiziano Minuti, direttore del personale e dell’ufficio comunicazione- la situazione reale. Ci siamo basati sui dati tecnici e non su valutazioni politiche per rispondere dopo l’ennesima attribuzione di responsabilità che non abbiamo”.

Presente anche il direttore generale di Caronte Tourist Calogero Famiani, è stato l’amministratore delegato Vincenzo Franza a spiegare in modo schematico le differenze tra il prima e il dopo e le vere cause dell’emergenza tir.

I pass venivano rilasciati a Tremestieri dal gestore del terminal quando si superavano i 40/60 minuti di attesa e solo dopo aver verificato che a San Francesco o al porto storico vi fossero navi pronte ad imbarcare i mezzi pesanti. In questo modo di aveva la certezza che i tir avrebbero attraversato alcune zone della città solo nei casi di emergenza. Al Comune spettava il rilascio dei pass semipermanenti destinati ai mezzi pesanti diretti alla città (l’amministrazione ne ha rilasciati 600). A garanzia dell’applicazione delle norme era la presenza di pattuglie nei due assi Viale Europa e Viale Boccetta per evitare che camion non autorizzati accedessero agli svincoli.

“Il sistema venne adottato di concerto con tutte le categorie- spiega Franza- ed ha portato risultati eccellenti. Con volumi di traffico di gran lunga maggiori degli attuali siamo riusciti a smaltire il 95%del traffico pesante a Tremestieri. Tutto andò bene fino al crollo della diga a Tremestieri. Da quel momento il rilascio dei pass ovviamente aumentò. A questo occorre aggiungere che i pass del Comune non erano come i nostri, visibili, ma erano un semplice foglio di autorizzazione che molti camionisti tenevano in tasca. Agli svincoli inoltre cessò qualsiasi tipo di controllo da parte dei vigili urbani. Il peggio è arrivato con l’ordinanza dell’amministrazione Accorinti, su indicazione del Comando dei vigili urbani”.

Con il sistema adottato dalla giunta i pass furono ritirati sostituendolo con un divieto verbale di accedere agli approdi solo in presenza di una deroga decisa dai Vigili urbani. Da quel momento in poi, spiega la società, nessun controllo è stato più effettuato all’uscita dell’autostrada, pertanto qualsiasi mezzo pesante poteva passare liberamente, mentre al contrario le pattuglie stazionavano all’ingresso dell’imbarco o nel piazzale (con buona pace della normativa in materia). Nel periodo dei pass invece la mancanza dell’autorizzazione poteva essere sanzionata lungo tutto il percorso. Il provvedimento è stato adottato senza concertazione e la “procedura di deroga è diventata farraginosa, ai limiti del bizantinismo, difficilmente gestibile perché una volta data la deroga decine e decine di mezzi non sono più controllabili. Insomma, liberi tutti…. Con la deroga inoltre non occorre neanche passare da Tremestieri quando invece in passato avevi l’obbligo di prendere il pass”. I Franza rilevano poi come è impossibile controllare i flussi che vengono da Villa San Giovanni dove non c’è analogo provvedimento, ma nonostante ciò i mezzi continuano ad essere multati in uscita (sanzioni che sono illegittime e verranno annullate).

“La nuova procedura è viziata da un eccesso di burocrazia e ha paradossalmente ridotto i controlli nei punti più critici favorendo i furbetti e causando ancora più traffico pesante nel centro città”.

Le pattuglie infatti sono agli approdi e non agli svincoli, i tir non hanno bisogno di recarsi a Tremestieri come avveniva per il pass ed in caso di deroga attraversano il centro. Se non c’è deroga molto spesso i tir “ci provano lo stesso”, bypassando Tremestieri e raggiungendo gli imbarchi e se vedono pattuglie si recano a sud attraversando la città.

“Il dato positivo c’è- prosegue Franza- Il nuovo sistema consente periodicamente al generale Ferlisi di prendere carta e penna per denunciare le criticità, in realtà causati dalla stessa ordinanza da lui sponsorizzata. Perché non scrive lettere per le mancate sanzioni di decine di autobotti infiammabili che giornalmente percorrono il Boccetta nonostante il divieto? In 10 giorni sono passate 53 autobotti di carburante. Forse non fanno notizia perché non sono dirette alle navi della Caronte Tourist. Nessuna lettera anche per il mancato rispetto del provvedimento che vieta il transito ai mezzi pesanti in via La Farina dalle 7 alle 14 e dalle 17 alle 21. Negli ultimi 7 giorni ne sono passati 813 senza alcuna sanzione. Se questi mezzi fossero stati diretti alla Cartour Accorinti avrebbe indossato la maglia tricolore davanti alle telecamere protestando”. L’ultima nota riguarda due circostanze: lo spreco delle risorse della polizia municipale che potrebbe essere utilizzata al meglio e il fatto che l’approdo a sud non è a pieno regime. “Ma secondo Ferlisi e Pino noi cosa dovremmo fare quando arrivano i camion a San Francesco? Gettarli in mare? E lo sapete che i mezzi contravvenzionati sono meno del 5% dei complessivi?”.

Stando alla replica del gruppo non è il numero delle navi a mancare ma i mezzi. Se le deroghe sono diminuite è segno il numero di corse è adeguato all’esigenza.

Quanto alla vicenda ecopass la società chiarisce che le somme vengono erogate MENSILMENTE (con 30 giorni d’anticipo rispetto ai 60 richiesti dal provvedimento) al Comune “ci chiediamo anche come mai non siano utilizzate per i fini per i quali l’ecopass è nato”. Vincenzo Franza riserva l’ultima frecciata a Ferlisi dopo aver invitato l’amministrazione a riprendere il dibattito spogliandosi di pregiudizi ideologici: “in attesa di tornare a collaborare con chi ha titolo per affrontare e risolvere i problemi auguro personalmente al generale Ferlisi di poter portare a termine almeno uno dei suoi propositi ripetutamente reiterati e rimasti senza esito: le dimissioni da comandante del Corpo di polizia Municipale, al quale va la nostra completa e assoluta solidarietà per la gestione irragionevole cui è stato finora sottoposto”.

Da parte sua il comandante Ferlisi replica gelidamente con poche parole: “Mi tutelerò ove e quando riterrò opportuno, per il resto io interloquisco con l’amministrazione e la stampa. Quanto alle mie dimissioni sono state bloccate da altri”.

A margine di tutta la vicenda c’è un dato che non può passare inosservato: se la Caronte-Tourist versa mensilmente le somme dell’ecopass in quale modo vengono gestite e di che cifre parliamo? Non ci sembra, senza passare per capziosi e i malafede, che le strade della città siano poi così in ottima salute. Il fine dell’ecopass erano gli interventi volti a risarcire la città dalla cosiddetta schiavitù ai tir.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Franco Caliri 14 Marzo 2016 16:14

    Quanto denunciato dai franza è davvero grave! Mi aspetto dal tibetano e dal “generale” (ormai i gradi si danno a tutti con estrema facilità) giustificazioni serie basate su fatti e dati oggettivi e aspetto di conoscere dallo scalzo che cosa ne fa dei soldi dell’ecopass

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  2. Franco Caliri 14 Marzo 2016 16:14

    Quanto denunciato dai franza è davvero grave! Mi aspetto dal tibetano e dal “generale” (ormai i gradi si danno a tutti con estrema facilità) giustificazioni serie basate su fatti e dati oggettivi e aspetto di conoscere dallo scalzo che cosa ne fa dei soldi dell’ecopass

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  3. Generale ,come ha questi gradi ?
    Scherziamo o è solo la canzone Generale dietro la collina ?
    Devi fare 5 anni di dura accademia militare ,dopo una corretta carriera militare.
    Ferlisi il tuo titolo è solo dottore,non scherziamo con i gradi.
    Non basta una laurea a farti dire generale dietro la collina…..

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  4. Generale ,come ha questi gradi ?
    Scherziamo o è solo la canzone Generale dietro la collina ?
    Devi fare 5 anni di dura accademia militare ,dopo una corretta carriera militare.
    Ferlisi il tuo titolo è solo dottore,non scherziamo con i gradi.
    Non basta una laurea a farti dire generale dietro la collina…..

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  5. IH-870 I-ITGI 15 Marzo 2016 15:50

    Solo per ricordare come, nell’altro secolo, (anni ’70 ca), durante la giunta MERLINO, non si realizzò l’idea, del mai abbastanza compianto ing. Giuseppe FRANZA, di collegare, con un breve tratto sotterraneo, gli imbarcaderi Tourist – Caronte all’A20, via Viale Giostra, ed ingresso autostradale a San Michele. Il dr. Calogero FERLISI, naturalmente, in questo non c’entra nulla. C’ENTRA, INVECE, e tanto, la classe politica del tempo, che in questo si dimostrò ottusa, cieca ed improvvida, salvo poi …. dietro le quinte, prodursi in tardivi mea culpa recitati, sotto voce, mormorando “avia ragiuni …” Oggi, abbiamo Tremestieri … porto che pero’ tende un po’ troppo ad insabbiarsi (per errori di progettazione ???, non lo devo dire certo io).

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  6. IH-870 I-ITGI 15 Marzo 2016 15:50

    Solo per ricordare come, nell’altro secolo, (anni ’70 ca), durante la giunta MERLINO, non si realizzò l’idea, del mai abbastanza compianto ing. Giuseppe FRANZA, di collegare, con un breve tratto sotterraneo, gli imbarcaderi Tourist – Caronte all’A20, via Viale Giostra, ed ingresso autostradale a San Michele. Il dr. Calogero FERLISI, naturalmente, in questo non c’entra nulla. C’ENTRA, INVECE, e tanto, la classe politica del tempo, che in questo si dimostrò ottusa, cieca ed improvvida, salvo poi …. dietro le quinte, prodursi in tardivi mea culpa recitati, sotto voce, mormorando “avia ragiuni …” Oggi, abbiamo Tremestieri … porto che pero’ tende un po’ troppo ad insabbiarsi (per errori di progettazione ???, non lo devo dire certo io).

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  7. IH-870 I-ITGI 15 Marzo 2016 15:51

    Se poi non vogliamo i traghetti privati sul Viale della Libertà, ma piuttosto un’affaccio al mare stile Rio De Janeiro, ebbene, sia. Ma almeno, rendiamo piu’ efficiente il porto commerciale di Tremestieri, rendendolo, sicuro, competitivo, efficiente, con possibilità di raggiungerlo via treno, auto o bus. Su questo punto, Picciolo, D’Alia, Ardizzone, Beninati, Ordile, D’Alcontres, De Pasquale, Formica, dovrebbero, in modo bipartizan, impegnarsi nelle opportune sedi.

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  8. IH-870 I-ITGI 15 Marzo 2016 15:51

    Se poi non vogliamo i traghetti privati sul Viale della Libertà, ma piuttosto un’affaccio al mare stile Rio De Janeiro, ebbene, sia. Ma almeno, rendiamo piu’ efficiente il porto commerciale di Tremestieri, rendendolo, sicuro, competitivo, efficiente, con possibilità di raggiungerlo via treno, auto o bus. Su questo punto, Picciolo, D’Alia, Ardizzone, Beninati, Ordile, D’Alcontres, De Pasquale, Formica, dovrebbero, in modo bipartizan, impegnarsi nelle opportune sedi.

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  9. Nicolò D'Agostino 15 Marzo 2016 22:41

    Comprensibile che ereditata “la bicicletta” debba pedalare… ma che debba rompere i didimi con a Sua boriosità, questo non è comprensibile: vai via da Messina Vincenzo che nessuno ti rimpiangerà.

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  10. Nicolò D'Agostino 15 Marzo 2016 22:41

    Comprensibile che ereditata “la bicicletta” debba pedalare… ma che debba rompere i didimi con a Sua boriosità, questo non è comprensibile: vai via da Messina Vincenzo che nessuno ti rimpiangerà.

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