Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulla nuova tabella oraria

Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulla nuova tabella oraria

Rosaria Brancato

Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulla nuova tabella oraria

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venerdì 28 Febbraio 2014 - 14:42

La Cartour fa marcia indietro dopo le polemiche relative al cambio di orari di partenza e arrivo delle navi e che avrebbero trasformato la via La Farina in un inferno nelle ore di punta. Immediate le proteste di Accorinti e dell'Orsa e la società, misteriosamente, sostituisce la nuova tabella oraria con un'altra in vigore da giugno....

Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulle nuove tabelle orarie.

Misteri in riva allo Stretto. Senza clamori, senza annunci, senza comunicati, ma semplicemente pubblicandolo sul sito ufficiale della società, nei giorni scorsi la Cartour decide di cambiare orari dal 1 marzo al 6 luglio 2014 (vedi FOTO), introducendo alcune modifiche che avrebbero fatto piombare la via La Farina e il Viale Europa nel caos nelle ore di punta.

In base alla tabella oraria pubblicata sul sito nei giorni scorsi infatti sono state introdotte alcune novità: da Messina una partenza quotidiana alle 15, fatto questo che avrebbe comportato sin dalle 13 un fiume di tir in via La Farina, diretti al Molo Norimberga, trasformando l’arteria stradale in un imbuto infernale proprio negli orari di punta e di uscita degli studenti dalle scuole. Ma non basta, perché il nuovo orario avrebbe comportato disagi anche in direzione opposta. Secondo la tabella infatti la nave proveniente da Salerno sarebbe dovuta arrivare a Messina alle 11 del mattino causando problemi alla circolazione della via La Farina più o meno nello stesso periodo (vedi articolo allegato).

Una modifica della tabella oraria a dir poco inopportuna e che ha immediatamente scatenato le reazioni del sindaco Accorinti, che è detto pronto a chiedere un incontro alla società e dell’Orsa che ha ricordato come simili modifiche sono impensabili fino a quando la via Don Blasco non sarà ultimata.

Del resto basta fare due conti: ogni nave scarica una media di 90/100 tir, e nel 2013 gli imbarchi su Cartour hanno superato i 90 mila mezzi pesanti, pari al 12% del transito complessivo dei tir in città.

Ma così come in silenzio era stata pubblicata la tabella dei nuovi orari in vigore dal 1 marzo, in silenzio è stata sostituita (dopo le polemiche) con la nuova tabella oraria, in vigore, questa volta dal 1 giugno e fino al 27 luglio.

La marcia indietro della Cartour è stata repentina e dopo le polemiche, sul sito sono misteriosamente apparsi nuovi orari, questa volta più “adeguati” alla città. Di fatto quindi fino al 1 giugno si continua con la tabella in vigore nei mesi scorsi.

Il tutto è avvenuto senza un comunicato, e solamente dopo la pubblicazione su Tempostretto dei nuovi orari e le successive proteste del sindaco e dell’Orsa.

Come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”. Probabilmente però decisioni che stravolgono la circolazione e rischiano di causare seri disagi a una città già piegata dalla schiavitù ai tir dovrebbero essere prese in condivisione con l’amministrazione. Del resto prima o poi qualcuno si sarebbe accorto che all’improvviso in piena ora di punta ( e con la circolazione già problematica per via dell’isola pedonale) la via La Farina si stava trasformando in un imbuto di mezzi pesanti e avrebbe chiesto spiegazioni.

Ma anche questi sono misteri di una città nella quale, ad esempio, amministrazione, armatori e autotrasportatori firmano sorridenti un accordo che porta all’ordinanza anti-tir e pochi giorni dopo quegli stessi protagonisti della stretta di mano, fanno ricorso al Tar…

Rosaria Brancato

7 commenti

  1. L’unica cosa logica è dirottare tutti mezzi pesanti allo scalo di tremestieri e ripristinare degli orari logici…quando arrivo a salerno alle 11:00 e non mi fanno sbarcare prima delle 12:00 ho perso mezza giornata di lavoro, diverso è se sbarco alle 9. A questo punto pensiamo a trovare un giusto compromesso tra l’utilità di quei pochi servizi di cui possiamo godere e la vivibilità di una città anche a dispendio delle orecchie di quei malcapitati che hanno comprato casa lungo il tragitto di questi bisonti e che comunque sarebbero costretti a “dormire” con gli inevitabili rumori di questi mezzi.

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  2. Complimenti a Voi ragazzi di tempostretto e tremedia. Ero sicuro che i Vs colleghi (gazzetta in primis) non ne avrebbero fatto cenno)

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  3. Secondo voi se ci fosse stato Felice CALABRO’ al posto di RENATO sindaco, la CARTOUR avrebbe fatto un passo indietro? NO, tre volte NO NO NO. I lettori di TempoStretto hanno fatto la loro parte, hanno fatto trasparire il disprezzo verso questa società, a cui mozzi, marinai, ufficiali di macchina e di coperta DANNO DA MANGIARE. Dobbiamo farlo entrare nella zucca questo concetto, anzitutto a chi pensa il contrario, sono questi messinesi della tradizione marinara messinese che DANNO DA MANGIARE agli azionisti della CARTOUR.

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  4. Queste sono grandi soddisfazioni, brava Dott. R. Brancato! Queste sì che sono inchieste e critiche costruttive! Grazie davvero a nome di moltissimi Messinesi che eviteranno interminabili arrabbiature!

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  5. Ma da per favore 61 1 Marzo 2014 11:42

    evidentemente le pressioni finalizzate a fargli comprendere quanto sc….o avrebbero fatto sono andate a buon fine…. ma conoscendo la sacra famiglia….ritorneranno ancora sull’argomento

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  6. Non bere più la grappa che produci clandestinamente.
    Ti ha mangiato i pochi neuroni che avevi.
    P.S. Perché non copi ed incolli più?
    George

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  7. Saro Visicaro si stava già fregando le mani! Un bel caos ed il suo comitato avrebbe volato come ai bei tempi… Ed invece niente, i soliti tir arrembanti scaglionati. L’abbiamo scampata bella……
    MA DICO: ma questa mossa l’avete capita? Pensate davvero che si potessero cambiare gli orari con poco preavviso, e addirittura decidere di annullare il cambio in meno di 12 ore?
    Non stiamo parlando dell’orario di apertura della Trattoria di Nonna Pina.
    C’E’ QUALCOSA CHE NON QUADRA.
    Ok si vuole trovare un motivo per beatificare il sindaco che avrebbe parlato col lupo facendolo recedere dall’insano proposito? Si si beatifichiamolo.
    Ma la via La Farina è già un imbuto di mezzi pesanti, via campo delle Vettovaglie è già una strada dove succede di tutto e Tremestieri resta sempre quell’approdo “sciroccato” che è sempre stato.
    Spostare il sovraccarico al 1° giugno non è una vittoria.. anzi .. mentre messinesi parimente sciroccati applaudono allo “scampato pericolo” si da per scontato che dal 1° giugno nessuno potrà lamentarsi.

    Vorrei sapere dove sono tutti quelli che vantano le magnifiche sorti “turistiche” di Messina.., ed ancora quelli che incensano il sindaco per la sua surreale lotta contro i poteri forti….
    In ogni caso Saro Visicaro può rimandare le sue manifestazioni al 1° giugno ed ha due mesi di tempo per organizzarle sempreché il 31 Maggio qualcuno ricambi l’orario.
    E’ come la faccenda delle delibere e del ricorso al Tar: il gioco del gatto e del topo.

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