Tirocini e assegno di inclusione, lo scontro tra Gioveni, Comune e Messina Social City

Tirocini e assegno di inclusione, lo scontro tra Gioveni, Comune e Messina Social City

Redazione

Tirocini e assegno di inclusione, lo scontro tra Gioveni, Comune e Messina Social City

giovedì 25 Luglio 2024 - 14:35

Il capogruppo di FdI attacca parlando di "ennesima beffa" verso chi ha perso la misura. La risposta: "I tirocini un percorso verso l'autonomia"

MESSINA – “Ennesima beffa” per i tirocinanti? Tra il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, l’amministrazione e l’azienda Messina Social city il nuovo scontro è sulla cancellazione dell’Adi, l’Assegno di inclusione.

Gioveni all’attacco

Andiamo con ordine. L’attacco del consigliere comunale, arrivato nella giornata del 24 luglio, riguardava proprio la cancellazione della misura da parte dell’Inps. Gioveni ha chiesto “assoluta chiarezza sull’ennesima vicenda che sta danneggiando quei tirocinanti che da circa 2 mesi svolgono il loro servizio nelle società partecipate del Comune. In sostanza a moltissimi di loro che percepivano l’Assegno di Inclusione l’Inps ha tolto questo sussidio, motivando la decisione ‘per la mancata comunicazione della variazione occupazionale per avvio lavoro dipendente entro 30 giorni’.

Gioveni prosegue: “Ma è proprio questo il nodo della questione, perché il tirocinio non è lavoro dipendente quindi i tirocinanti non avevano affatto l’obbligo della comunicazione. Infatti la norma sull’Adi stabilisce che ‘i redditi derivanti da attività socialmente utili, tirocini, lavoro accessorio, lavoro occasionale non autonomo o libretto di famiglia non devono essere comunicati’. Pertanto urge la massima chiarezza su questa ennesima grottesca vicenda che colpisce i tirocinanti e, soprattutto, un intervento interlocutorio dell’Amministrazione con l’Inps per la sua definitiva risoluzione”.

La risposta

La risposta è arrivata 24 ore dopo. In una nota la Giunta comunale, con in prima linea l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, e i vertici della Messina Social City, hanno contrattaccato: “Il consigliere Libero Gioveni ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sospensione dell’Adi per i tirocinanti, affermando che la mancata comunicazione della variazione occupazionale entro 30 giorni non è applicabile ai tirocini, in quanto non considerati lavoro dipendente”.

“Questa affermazione – proseguono – si basa su normative che erano valide durante il periodo del reddito di cittadinanza. La normativa vigente relativa all’assegno d’inclusione, proposta dal governo di cui Gioveni fa parte e che quindi dovrebbe conoscere, stabilisce chiaramente, all’art. 3 comma 7 del dl n. 48 2023 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023 n. 85, che in caso di partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro che prevedano indennità o benefici di partecipazione comunque denominati la cumulabilità con il beneficio Adi è riconosciuta entro il limite massimo annuo di 3.000 euro lordi, in buona sostanza superata questa soglia, l’importo dell’Adi verrà rideterminato”.

E ancora: “Questa normativa è stata introdotta per garantire trasparenza e coerenza nelle politiche attive del lavoro, indirizzando i beneficiari dell’Adi verso percorsi di formazione e inserimento lavorativo. L’azienda Messina Social City, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, ha immaginato l’attivazione dei tirocini di inclusione sociale come strumento di politica attiva del lavoro (così come previsto dalla direttiva regionale), e non come semplice forma di assistenza. L’obiettivo principale è l’inserimento dei beneficiari in un percorso di autodeterminazione e autonomia, fornendo loro le competenze necessarie per un efficace ingresso nel mondo del lavoro”.

Calafiore: “Così si genera confusione”

Poi la dichiarazione dell’assessora Alessandra Calafiore che ha espresso “il proprio disappunto” per la confusione generata dalle dichiarazioni del consigliere Gioveni: “È fondamentale che chi ha il compito di tutelare i tirocinanti si assicuri che le informazioni diffuse siano corrette e non generino preoccupazioni inutili. Siamo impegnati a fornire tutto il supporto necessario ai nostri tirocinanti affinché possano comprendere e adempiere correttamente agli obblighi previsti dalla normativa vigente”.

Cosa si può fare? Da Palazzo Zanca spiegano: “Per accelerare la risoluzione del problema della sospensione dell’ADI, i beneficiari devono recarsi presso i Caf o i Patronati per procedere all’invio del modulo ‘ADI com esteso’, comunicando le somme percepite come partecipazione a percorsi di politiche attive del lavoro, così come previsto dall’art. 3 comma 8 della suddetta normativa. In alternativa, è possibile presentare il modello autonomamente tramite il sito dell’Inps, utilizzando lo Spid. L’amministrazione comunale e Messina Social City ribadiscono il loro impegno a supportare i beneficiari del tirocinio d’inclusione e a garantire la corretta applicazione delle normative”.

Asquini: “Disponibili a chiarire”

E infine Valeria Asquini, presidente di Messina Social City, che ha affermato: “Siamo sempre disponibili a fornire chiarimenti e assistenza per evitare ulteriori malintesi e garantire che tutti i beneficiari possano proseguire il loro percorso di inclusione sociale senza interruzioni e valutando autonomamente e in modo consapevole quale percorso perseguire”.

Un commento

  1. Io sono più assistenzialista e garantista di te..no non è vero non è così, sono io il più generoso….datelo a me il voto, anche perché se perdo il posto in consiglio poi tocca a me chiedere l’assegno di inclusione…meglio fare un po’ di casino alla Robin Hood… così non resto escluso.
    Ma dal consiglio o dall’assegno?
    Non lo so mi sono perso…. però datemi il voto intanto, che tengo famiglia ed un certo stile di vita oramai consolidato, che non vorrei perdere.
    Grazie grazie

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