Dopo 8 anni dai ricorsi il Tar da ragione agli abitanti costretti allo sgombero. Quero e Hyerace sollecitano il risanamento
Il Tar ha accolto i ricorsi di alcuni abitanti del Tirone, quartiere messinese al centro degli sgomberi per la messa in sicurezza, 8 anni fa. Ma nel quartiere a ridosso di centro città il degrado rimane. Per questo il segretario Pd della IV Municipalità Armando Hyerace e Francesco Palano Quero, presidente di quartiere dell’epoca, chiedono all’amministrazione di riprendere quel percorso che mirava al risanamento della zona, malgrado l’abbandono del progetto della Stu.
Il Tribunale amministrativo regionale ha dato ragione agli abitanti che lamentavano lo sgombero e che ben 8 anni fa hanno presentato ricorso. Accogliendo le tesi dell’avvocato Nazareno Pergolizzi il T.A.R. ha evidenziato come “Il sacrificio imposto ai ricorrenti con la privazione della disponibilità della casa di propria abitazione – oltre che assolutamente “sproporzionato” (…) non poteva poi certo protrarsi a tempo indeterminato (in particolare “senza prevedere alcun alloggio alternativo e comunicare tempi certi entro cui si sarebbe proceduto a mettere in sicurezza l’immobile pericolante”) senza venire adeguatamente ponderato con l’interesse alla tutela della pubblica incolumità in sede motivazionale – così come non è invece avvenuto in concreto -, né senza far venir meno il carattere “contingibile” che connota invece indissolubilmente il potere nell’esercizio del quale gli atti impugnati sono stati emanati”.
“Se da un lato, pertanto, si pone fine ad una quasi decennale vicenda giudiziaria, che ha tenuto col fiato sospeso diversi nuclei familiari, dall’altro resta del tutto impellente e clamorosamente irrisolto il problema legato sia ai problemi abitativi dei residenti della zona che alla riqualificazione e messa in sicurezza dell’intero borgo storico, su cui da anni è caduto un inspiegabile velo di silenzio ed indifferenza. Inoltre, non risultano essere state portate ad esecuzione le altre ordinanze che imponevano ai proprietari di alcuni immobili la loro messa in sicurezza ed il ripristino delle condizioni igienico sanitarie“, commentato Quero e Hyerace
“Nel mandato 2008-2013, assieme a tutto il Consiglio della IV Circoscrizione, avevamo attenzionato i suddetti problemi e, dopo un confronto anche con la cittadinanza, avevamo proposto anche idee alternative per la riqualificazione dell’intero borgo, che superavano l’impostazione progettuale e metodologica iniziale della STU Tirone, da molti criticata per l’eccessivo squilibro a favore dei privati rispetto all’interesse pubblico sotteso all’intervento.
Successivamente, anche sulla scorta del lavoro pregresso svolto dalla circoscrizione, l’Amministrazione Accorinti aveva chiesto alla Società di variare il programma di interventi per limitare gli impatti e concentrarsi maggiormente sulle attività di recupero e valorizzazione dell’esistente.”, ricostruiscono gli esponenti del PD.
“Sono passati, tuttavia, gli anni e l’area versa ancora nel degrado più assoluto. Ci auguriamo, che l’Amministrazione riprenda al più presto il percorso per la riqualificazione dell’area e che, nell’immediato, venga adottata ogni più opportuna azione volta al ripristino delle condizioni di sicurezza e decoro dell’intera zona.”