Confusione a destra e a sinistra, Formica e la sua amministrazione continuano a dividere e a scatenare polemiche per la mancanza di una visione politica. Intanto dentro Forza Italia la fuoriuscita di due consiglieri spacca in due il fronte azzurro tra chi sostiene l'amministrazione e chi fa opposizione.
Non si placa il terremoto politico nel centrodestra milazzese. Martina Maimone passa da Forza Italia al gruppo "Italiano per Milazzo" che è anche la lista che l'aveva eletta nel 2015. Il gruppo quindi così formatosi avrà le stesse componenti di Forza Italia del 2015 con Alessio Andaloro recentemente passato, da capogruppo di Forza Italia, al nuovo gruppo così costituitosi.
Appare chiaro quindi l'asse dietro l'ex sindaco Lorenzo Italiano, in opposizione alle dinamiche interne del partito degli azzurri, diviso a sua volta tra chi è all'opposizione – Nastasi e Oliva – e chi invece sostiene l'amministrazione Formica – Nino Italiano, Pietro Formica, Maurizio Capone – e altri consiglieri e assessori che sembrano, come satelliti, in procinto di passare o comunque molto aperti al dialogo.
La confusione di Forza Italia a Milazzo porta anche i giovani del partito a prendere le distanze come lo stesso coordinatore cittadino Francesco La Malfa ammette, sulla linea di Lorenzo Italiano: "dialogo azzerato, nessuna cabina di regia condivisa e i vertici che hanno abbandonato la città di Milazzo. Senza una linea tracciata diventa difficile proseguire il nostro compito dentro questo contenitore, così come è stato fatto sino a ora dalle scorse elezioni amministrative."
Una bocciatura convinta alla linea dell'amministrazione arriva anche dalla sinistra. I comunisti di Milazzo del circolo Ventunoventuno hanno diramato una nota in cui accusano Formica di aver abbandonato la città e di aver trovato nel consiglio "la giustificazione per tutto ma non può essere sempre colpa degli altri."
Il riferimento è poi alla stabilizzazione dei precari e al loro rinnovo nella pianta organica, operazione in pericolo, secondo Formica, per la mancanta approvazione dei bilanci. Il monito è però stato smentito prima dai consiglieri di opposizione, poi dalla Cgil Messina e infine anche dai comunisti mamertini. Un ambiente assai vicino al "primo" Formica che ora si sposta sempre più verso il centrodestra, operazione inversa a quella che 5 anni fa permise a Carmelo Pino di governare con il sostegno del centrosinistra e di parte del Pd.