Continua a far discutere la "leva" emotiva usata dal Sindaco nei confronti dei consiglieri comunali che hanno bocciato il bilancio. I precari sarebbero a rischio, secondo il Sindaco, di non vedersi prorogati i contratti. Dopo la lettera dei consiglieri di opposizione arriva anche il "fuoco amico" dei sindacati
La polemica sulla connessione tra approvazione bilanci e stabilizzazione dei precari comunali ha in effetti diviso opinione pubblica, esperti e politici a Milazzo.
Secondo il Sindaco Giovanni Formica però, senza l'approvazione dei bilanci, il consiglio comunale condannerebbe de facto i precari comunali – sono 160 solo a Milazzo – a non vedersi prorogato il contratto, in scadenza a fine settembre.
A sconfessare il Sindaco di Milazzo è però il "fuoco amico" dei sindacati di sinistra, la Cigl Funzione Pubblica di Messina:
"Dalla lettura integrata delle norme è evidente che i contratti di lavoro, a nostro parere, possono essere regolarmente prorogati sia che il Consiglio Comunale approvi i Bilanci sia che ciò non avvenga, condizione che, ovviamente, impedirebbe, ai sensi di quanto disposto dall’art1, comma 713bis della L.208/2015, introdotto dall’art.9 del DL 113/2016, l’avvio del processo di stabilizzazione in un Comune come quello di Milazzo che ancorché dissestato può avviare il percorso di stabilizzazione per la presenza di importanti spazi assunzionali."
Insomma un sì alle proroghe ma un no alla stabilizzazione, dovuta però, quest'ultima, all'impedimento conseguente al regime di dissesto:
"La mancata adozione degli strumenti finanziari porterebbe di fatto il Comune di Milazzo alla stregua di quei Comuni dissestati che non possono avviare il percorso di stabilizzazione, che possono però prorogare i contratti facendo fronte al cosiddetto “paracadute” regionale per la stabilizzazione, situazione ancora tutta da definire e su cui dopo svariati incontri con il competente Assessorato Regionale alle AA.LL. nulla è ancora definito."
Il sindacato più importante, storicamente, nelle pubbliche amministrazioni, e che ha tra l'altro degli esponenti sia tra i precari sia tra i dipendenti comunali di Milazzo, si dice forte delle proprie argomentazioni. Le parole rilasciate dalla sede messinese suonano quasi come una "minaccia" all'amministrazione milazzese, vicina al Pd:
"Per le motivazioni sopradette – ribadiscono Fucile e Cammaroto -, auspichiamo che tutti gli attori istituzionali del Comune di Milazzo procedano tempestivamente, per quanto di loro competenza, all’adozione degli atti necessari all’avvio del processo di stabilizzazione per far si che, in linea con le altre Amministrazioni dell’isola che ne hanno facoltà, si possa avviare quel percorso atteso da troppi anni. Tuteleremo i precari in tutte le sedi opportune e non permetteremo restino vittime sacrificali di dinamiche politiche di Palazzo che nulla hanno a che vedere con il futuro di centinaia di lavoratori. Un futuro che, considerate le conseguenze che la mancata stabilizzazione potrebbe avere nell’erogazione dei servizi, rischia di essere tutt’altro che roseo anche per la cittadinanza"