Il riconoscimento andrà a coloro che hanno maturato cinquant'anni di attività professionale. A seguire concerto di Luciano Troja
Venerdì 23 dicembre, alle ore 18, nella Chiesa di Santa Maria Alemanna, si terrà la cerimonia di consegna delle medaglie d’oro agli avvocati che hanno compiuto cinquant’anni di iscrizione all’Albo. Saranno premiati i legali: Alessandro Arena, Giuseppe Astone, Salvatore Barbera, Giovanni Codagnone, Renato Falzea, Giovanni Marotta, Giuseppe Intersimone, Carmelo Iaria, Luigi Longo, Carlo Nottola, Manlio Scaffidi, Ottavio Stracuzzi e Francesco Trimarchi.
Nell’occasione verranno anche assegnate le borse di studio, istituite dalla Casa Editrice Giuffrè e dalla Scuola Forense del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina, ai primi tre classificati alle simulazioni delle prove d’esame di abilitazione di avvocato 2011, nonché i premi dedicati alla memoria dell’avv. Paolo Vitarelli ai colleghi che hanno ottenuto il voto più alto nelle sessioni d’esame 2009 e 2010.
La cerimonia si concluderà con il concerto dell’avv. Luciano Troja. Il programma prevede l’esecuzione al pianoforte di “September: solo in memory of my father“, brano che l’avv. Troja ha dedicato al padre, Sandro, scomparso lo scorso anno, e improvvisazioni su temi di Cole Porter: “I Got You Under My Skin“, ”Ev’ry Time We Say Goodbye“ e ”Night And Day”
Da cittadino,ancora di più perchè messinese,ricordo che Messina è città agli ultimi posti per sentenze che non arrivano mai,quindi giustizia negata,non posso gioire per queste nozze d’oro con l’INGIUSTIZIA.L’AVVOCATURA è mestiere di rango costituzionale,dopo i principi fondamentali,l’art.24 dei diritti e doveri dei cittadini è uno dei capisaldi della nostra Repubblica,lo trascrivo integralmente:
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Articolo della Costituzione formalmente applicato,ma sostanzialmente NO,anche per responsabilità dell’AVVOCATURA.
I veri liberali si aspettano una divisione netta tra magistratura giudicante e quella inquirente,che rappresenta la PUBBLICA accusa. Avvocatura e pubblica accusa che devono sottostare alla pari al GIUDICE TERZO.Quindi l’Ordine degli avvocati è una sovrastruttura inutile,dispendiosa per i giovani professionisti,anzi una palla di PIOMBO al piede.E’ il GIUDICE TERZO CUSTODE DELLA LEGGE,che dovrebbe vigilare sui due mestieri di rango costituzionale,ed eventualmente sanzionare inquirenti e avvocati,anche alla luce dello stato pietoso in cui versa la GIUSTIZIA.
Sono per l’abolizione dell’ORDINE DEGLI AVVOCATI e per vietare l’ASSOCIAZIONISMO dei magistrati.Se c’è una parte della costituzione da cambiare,perchè superata dai tempi,così diversi dal post fascismo,è integralmente il titolo IV,quello dedicato alL’ORDINAMENTO GIURISDIZIONALE.