L’avvocatura di Messina, insieme a rappresentanti locali e parlamentari, si è riunita alla Provincia per discutere del paventato ridimensionamento dei servizi giudiziari sul territorio. Fortemente a rischio Mistretta, si teme per la Corte d’Appello
A conclusione dell’ampio dibattito di oggi, tenutosi nella sala consiliare della Provincia di Messina, a cui sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche e sindacali, l’Avvocatura del Distretto Messinese ha proposto di creare un comitato, al fine di fornire al Ministero della Giustizia, in tempi brevi, proposte organiche sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie che garantiscano un effettivo esercizio del servizio Giustizia a Messina e provincia. A creare preoccupazione tra gli organi locali, la possibile riduzione di tribunali, sezioni e uffici del Giudice di Pace. Tagli inglobati nella Legge 148/2011, la manovra bis. La revisione è stata delegata al Governo, che entro dodici mesi dovrà produrre i relativi provvedimenti. Le finalità dichiarate sono la riduzione della spesa e la maggiore efficienza dei servizi.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti della magistratura e della politica. L’avvocatura si è dichiarata non pregiudizialmente contraria alla riforma. Seppur generando un miglioramento del rapporto tra cittadino e giustizia, più efficiente e funzionale. Così non è, purtroppo, secondo le prime indiscrezioni filtrate. «No a tagli orizzontali»: ad affermarlo il presidente dell’Ordine Forense di Messina, Francesco Marullo. L’ipotesi peggiore, al momento non molto probabile, è che in assenza di almeno tre tribunali con relative procure, possa mettersi in discussione l’esistenza stessa della Corte d’Appello di Messina, che genererebbe un terremoto sull’assetto locale. La deputazione regionale, seppure Palermo non è competente in materia, ha annunciato la presentazione di una mozione all’Ars, che coinvolga anche le altre province e investa il presidente Raffaele Lombardo della questione. Tra i punti particolarmente a rischio il tribunale di Mistretta. Ma la “battaglia” oggi riguarda tutti, è per il territorio messinese.
(FOTO STURIALE)