"Togliere le piste ciclabili a Messina? Senza senso"

“Togliere le piste ciclabili a Messina? Senza senso”

Redazione

“Togliere le piste ciclabili a Messina? Senza senso”

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mercoledì 12 Giugno 2024 - 07:00

Alla proposta del Comitato 3 S, che invoca un referendum, replica l'associazione Fiab Messina Ciclabile: "Ci sono troppe auto"

MESSINA – “Assurdo e fuori dal tempo”. La proposta di togliere le piste ciclabili dal centro città e di ridurre le isole pedonali avanzata dal Comitato ciivico 3S, guidato dall’ingegnere Gaetano Sciacca, suscita reazioni. E molte di segno contrario. “Richieste di stampo anacronistico”, dicono da Fiab Messina Ciclabile, l’associazione che si batte invece per promuovere la mobilità in bici. “Alcune affermazioni del Comitato 3S sono senza fondamento – afferma Giuseppe Saija, segretario dell’associazione ed esperto di mobilità sostenibile – come ad esempio quella secondo cui le piste ciclabili rallentano sensibilmente lo scorrimento del traffico veicolare. Su quali dati si basano? A Messina non disponiamo di dati certificati sulla mobilità ciclistica. Non ci sono contabici, cioè gli strumenti utilizzati in molte altre città per effettuare il conteggio dei passaggi in bici in punti ritenuti importanti per la circolazione cittadina. Ma è sotto gli occhi di tutti – continua Saija – che il traffico a Messina non scorre in gran parte per via delle doppie file. Il Corso Cavour e la via Cesare Battisti sono sempre congestionate per le auto in sosta irregolare”.

“A Messina ci sono troppe auto”

E se l’indisciplina aggrava la situazione, Saija ricorda che a monte il problema è un altro. “Il problema, comune a tutte le città italiane, è il cosiddetto tasso di motorizzazione, cioè il rapporto tra numero di abitanti e numero di auto. Tanto per fare un esempio, a Parigi, circa il 30% degli abitanti possiede un’auto, più precisamente il 27% in città, e il 33% in Ile de France, cioè l’agglomerazione intorno alla capitale francese. Significa che una netta maggioranza di parigini si sposta in altro modo, col trasporto pubblico o anche in bici. Modalità questa che ha avuto una vera esplosione negli ultimi anni, contribuendo a migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Meno inquinamento, più spazi recuperati alla pubblica fruizione. Nelle grandi città italiane ci muoviamo su percentuali doppie, Roma e Messina sono intorno al 64% (cioè 64 auto ogni 100 abitanti), Catania supera il 70%. E poi il problema sono le bici?”.

Con la realizzazione di percorsi protetti da cordoli attorno al centro storico e sul Viale San Martino, Messina ha aumentato la sua dotazione di piste ciclabili, una situazione che però non soddisfa del tutto la Fiab. “Intendiamoci – interviene Fabrizio Murè, presidente della realtà messinese, associata alla Federazione italiana ambiente e bicicletta – ci sono stati dei miglioramenti. Ma pensare che siamo adesso in una situazione ottimale, o addirittura di privilegio per i ciclisti, è completamente sbagliato. Il tema della sicurezza rimane critico, e la percezione del rischio è attualmente il maggior ostacolo alla pratica della bici come forma di mobilità urbana. È il riscontro che abbiamo da molta gente. Non vado in bici perché non mi sento sicuro è una delle frasi che sentiamo più spesso da chi vorrebbe mettersi in sella, ma non osa farlo”.

“Le piste ciclabili in centro città? Una tendenza mondiale”

“L’idea di togliere le ciclabili dal centro città – incalza Marco Mangano, esperto in rigenerazione urbana – è contraria a quello che sta accadendo ovunque nel mondo. Dappertutto, ai cittadini viene data la scelta su come muoversi, riconoscendo piena legittimità alla mobilità in bici. Se uno vuol fare i suoi 3-4 km per andare al lavoro su un mezzo economico, non inquinante, che non prende molto spazio, perché non permettergli di farlo in sicurezza?”.

Gli fa eco Elvira D’Amico, socia Fiab che da anni si è convertita alla bici per gli spostamenti casa-lavoro. “Abito nella zona del Ringo – spiega – e lavoro sul Boccetta. La soluzione l’ho trovata con una bici pieghevole a pedalata assistita. Mi permette di affrontare la salita senza troppe difficoltà. I tempi di percorrenza? Intorno ai 10 minuti, più o meno come in auto, forse anche meno, perché non devo impazzire a trovare parcheggio”. Ma il problema, aggiunge, è la sicurezza. “Messina è invasa dalle auto e molti automobilisti non rispettano le regole. Sul Viale della Libertà, la doppia fila è sistematica, soprattutto nella zona degli imbarchi dei traghetti. Faccio la massima attenzione ma il rischio c’è. Più che togliere le ciclabili dal centro, occorrerebbe dare continuità anche in altre zone. Non ha senso – aggiunge – chiedere alle persone di praticare la mobilità sostenibile e poi non metterle in condizione di farlo in sicurezza”.

 

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14 commenti

  1. da messina bisogna togliere solo i messinesi

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  2. Infatti, non ci sono dati.
    Ma non ci sono nemmeno bici !!!
    Le strade sono intasate, perché le piste le restringono.
    Falso mito le “troppe auto”.
    Esempio: Via C.battisti, bloccata con i cordoli, tanto che le ambulanze entrano contromano per il soccorso e si mettono in “doppia fila” e blocca o il traffico.
    Es: Viale Europa, distrutto già con i posteggi, appena ci sarà la ciclabile, sarà peggio.
    Solo ideologia e moda, infatti si parla di “tendenza in tutte le città” e non di vera utilità.

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  3. Democrazia……. Vuol dire anche referendum. ben venga.
    Che sia fatto bene, senza trucchi.
    Anzi che si faccia presto.

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  4. LE ciclabili pieni di bici ne abbiamo bisogno di altre ,le auto nel garage e i cretini a piazza carrioli

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  5. Alberto Villari 12 Giugno 2024 08:49

    Cranache da Buddacia.

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  6. Non c’è di bisogno delle piste ciclabili.
    Le biciclette, anche elettriche , sfrecciano a tutta velocità sui marciapiedi.
    Anche i monopattini viaggiano a velocità costante (circa 30 Km/h) sempre sui marciapiedi.

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  7. “Non ha senso ” avere fatto le piste ciclabili al centro! Tra queste e i restringimenti per i parcheggi a pagamento soprattutto sul viale Europa , dove già di caos ce ne era un bel po’, a Messina non si capisce più niente , più confusione, più smog, più irritabilità, più tutto! La città era vivibilissima ai tempi in cui invece di fare opere inutili e costose come il tram,le strade erano ampie, come quelle del viale,bellissimo soprattutto nei periodi natalizi e i bus servivano benissimo tutta la tratta che fa il tram! In nome del green si fa più danno altroché e tutto solo per soldi,diciamoci la verità!

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  8. Messina, città dove tutto si chiede, dove tutto si vuole, ma niente si deve fare altrimenti ” mi disturbi o mi togli le mie comodità ” .
    Messina, città dove tutti dicono il contrario di tutti, dove ognuno pensa solo a se stesso e se ingombro l’altro chi se ne frega.
    Messina, città dove non si vuole proprio comprendere che i miglioramenti si devono pur fare se si vuole restare collegati con il resto del mondo che di certo non resta li fermo ad aspettare le comodità altrui.
    Messina, città dove ci si lamenta per il traffico, però in troppi prendono la propria auto anche solo per fare centro metri per andare al bar o al tabacchino e se non trovano posteggio libero proprio li davanti va bene pure la doppia o la terza fila, tanto poi si possono lamentare su queste o altre pagine del caos causato dalla piste ciclabili.
    Messina, città dove però è anche vero che ancora in tanti devono comprendere che l’uso delle piste ciclabili è gratuito e che non devono circolare sui marciapiedi.

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  9. Contributo non privo di ipocrisia. Non c’è dubbio che da noi circolino troppe auto, ma il punto è aumentare i mezzi pubblici e soprattutto le corsie preferenziali per i mezzi pubblici nelle aree centrali della città. L'”ubriacatura” di piste ciclabili nel centro cittadino ha solamente avuto l’effetto di ridurre le corsie preferenziali, in alcuni tratti di strada addirittura di eliminarle, con l’unica conseguenza che da diverso tempo gli autobus viaggiano più lentamente! Ripeto: non si discute la necessità del traporto pubblico al posto di quello privato, si discute solamente il FANATISMO delle piste ciclabili SENZA ALCUNA RAZIONALITA’: sono due cose completamente diverse.

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  10. finalmente!!! non le usa nessuno, non è città per andare in bici, troppi sali scendi dai rioni alti, oltre a restringere troppo le strade. FINALMENTE!!!

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  11. Sono le persone che vanno messe in riga! Troppo caos in questa città senza regole!

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  12. Chi porta come esempio il viale Europa dovrebbe prima pensare che è l’unica rotatoria in Italia adibita a parcheggio….
    In totale assenza dei vigili urbani che si guardano bene dall’ intervenire…

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  13. Imbarazzante pensare che le piste ciclabili siano un problema.. il problema è u troppu passivo.. abitudini radicate di uno stile di vita dove il lavoro viene per ultimo. Andando in giro per Messina anni fa..mi colpiva il fatto che in orario lavorativo migliaia di persone popolavano le vie del centro..al nord .la bici si usa per gli spostamenti… studio lavoro e faccende varie..anche in inverno.. .la macchina per passeggiare…fate voi

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  14. Sere…a Messina non si circola per via del totale disprezzo del codice, non facciamo gli asinelli avvolti nel lenzuolino
    Se faranno la ZTL dura, vera, faranno solo del bene a chi ama ordine e regole.
    Se poi il comandante dei vigili girando in uniforme da “maresciallo dell’impero” si occupasse anche di sanzionare gli automobilisti, faremmo tombola.
    C’è la faremo mai?

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