Scattano i controlli dei Carabinieri sulla pescheria del centro di Milazzo dove è stato comprato il tonno "sospetto", che sarà analizzato
MILAZZO – E’ ancora ricoverata la donna intossicata insieme al marito dopo aver mangiato tonno, qualche giorno fa. Lei è stabile, all’ospedale di Patti, mentre lui in serata è stato dimesso dal Fogliani di Milazzo. I primi accertamenti intanto rivelano che sono una quindicina le persone che accusato malore, dopo acquisti nella stessa pescheria del centro mamertino.
L’inchiesta della Procura di Barcellona intanto muove i primi passi ed è stato acquisito il pesce avariato, acquistato dai coniugi lo scorso 4 giugno. La merce andrà all’esame dell’istituto zooprofilattico dell’Asp per accertare se ci sono agenti contaminanti e di che tipo.
Ad occuparsi degli accertamenti sono i carabinieri di Milazzo, che metteranno sotto la lente anche le cartelle cliniche dei due coniugi e stanno acquisendo informazioni nei due ospedali dove sono arrivati i presunti intossicati, il Barone Romeo di Patti e il Fogliani.
L’obiettivo è capire se effettivamente il pesce era contaminato e se i malori sono collegati al consumo del tonno, venduto – nel caso dei coniugi – dalla più nota pescheria del centro di Milazzo. Il cinquantottenne e la moglie si sono affidati, attraverso la figlia, all’avvocato Antonio Spiccia, che ha formalizzato l’esposto contro la rivendita ittica. I coniugi sono ancora in condizioni critiche, lui al Fogliani e lei a Patti.