Ha svaligiato la casa nella quale lavorava come collaboratore domestico ed è fuggito a Catania, ma le immediate indagini coordinate dalla Squadra Mobile hanno permesso grazie alla collaborazione dei colleghi etnei di rintracciare il responsabile e recuperare gran parte della refurtiva
Hanno assunto un ladro come collaboratore domestico, ma non lo sapevano. Purtroppo i proprietari dell’appartamento nei pressi di piazza Duomo hanno scoperto a loro spese chi si erano messi in casa. Approfittando della momentanea assenza dei proprietari dell’abitazione, il trentatreenne cingalese Chanaka Nisantha Dunuwerage ha svaligiato la loro casa, portando via argenteria e monili oro per svariate migliaia di euro. Per trasportare la refurtiva ha preso le valigie che ha trovato nell’appartamento e le ha riempite con zuccheriere, servizi di posate, vassoi, centrotavola, sottobicchieri e sottobottiglie, ma anche monili in oro e pietre dure e persino statuette in avorio. Oltre 40 chili di refurtiva che ben chiusa in valigia ha portato a Catania. Le immediate indagini fatte scattare dalla Squadra Mobile di Messina hanno permesso agli investigatori di rintracciare il cittadino extracomunitario che alloggiava in un albergo etneo. Per il trentatreenne è subito scattato il fermo per furto aggravato. Nella camera d’albergo presa dal fermato, i poliziotti hanno trovato le chiavi dell’appartamento messinese svaligiato. Ma non c’era la minima traccia della refurtiva. Grazie alla sinergia con la Squadra Mobile di Catania e del sostituto procuratore etneo Laura Garufi, gli investigatori hanno accertato che parte della merce rubata era stata ceduta ad un “Compro Oro” della città etnea. Qui gli agenti hanno recuperato anche il borsone di proprietà dei derubati con cui la refurtiva era stata trasportata. La parte mancante del bottino è stata invece trovata durante la perquisizione domiciliare fatta a casa di un altro cittadino di origine cingalese amico del fermato.
Oltre al fermo per il cingalese, è scattata la denuncia per ricettazione per il titolare del negozio “Compro Oro” di Catania il suo dipendente ed il connazionale del trentatreenne.
Gli investigatori della Squadra Mobile sospettano che il fermato non sia nuovo a simili furti e hanno diffuso la foto per consentirne l’eventuale riconoscimento da parte di altre vittime.
(S.A.)