Si tratta di Giuseppe e Mario Vazzana: ad agire, la Dia. Sigilli a 5 compendi aziendali, 11 immobili, 8 auto, 45 rapporti finanziari e quote di 8 società
REGGIO CALABRIA – La Direzione investigativa antimafia di Torino ha eseguito tra Volpiano e Chivasso un sequestro di beni per oltre 3 milioni di euro di controvalore nei confronti di Giuseppe e Mario Vazzana, due fratelli originari del Reggino già rinviati a giudizio per reati associativi nel contesto del progetto Platinum-Dia, inchiesta internazionale che ha portato all’arresto di 33 persone tra Italia, Germania, Spagna e Romania. (Le prime udienze sono previste per il prossimo ottobre).
L’attività investigativa ha portato difatti a ricostruire il loro patrimonio, entrambi imprenditori, ed a raccogliere degli elementi tali da considerarli intranei alle strutture di ‘ndrangheta presenti in Piemonte.
Gli inquirenti ritengono inoltre che i due fratelli abbiano anche reimpiegato i capitali provenienti dalle attività illecite della “locale” della non lontana Volpiano.
A Chivasso, in particolare, sono stati apposti i sigilli al bar Nimbus, che già era finito tra le carte dell’inchiesta appena citata. Complessivamente, sequestrati cinque compendi aziendali nel ramo ristorativo e ricettivo, 11 immobili, otto macchine e 45 rapporti finanziari e quote di partecipazione di otto società.
I decreti sono stati emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale locale su proposta avanzata dal Direttore della Dia e dal Procuratore della Repubblica di Torino.