Il problema non sarebbe la deroga, ma l'allocazione scelta per il plesso: “Su questioni così importanti bisognerebbe essere meno superficiali”. E martedì dovrà esprimersi il consiglio comunale
Continua la querelle tra l’amministrazione torrese e i consiglieri di minoranza sul progetto del plesso scolastico di Scala Torregrotta. Abbiamo provato a ricostruire la vicenda con il consigliere Giuseppe Pavone.
Tutto parte dalla violazione di una prescrizione di legge. “Ciò che viene chiesto è una deroga all’Indice di Densità Edilizia che, a quanto pare, non è stato considerato in fase di progettazione. La legge stabilisce che, entro 500 metri dalla battigia, questo indice deve essere inferiore a 0,75 m³/m²; tuttavia, il consiglio comunale può approvare, con maggioranza qualificata, una deroga, che dovrà essere successivamente approvata dalla Commissione ambiente dell’ARS”.
Il progetto del plesso scolastico, redatto dal tecnico comunale ing. Pietro Anastasi, ha ottenuto il quarto posto nella graduatoria dei finanziamenti in quanto conforme alle severe caratteristiche del bando. Si parla già di una scuola all’avanguardia, dotata delle più moderne tecnologie. Come mai allora non si è tenuto conto dell’IDE nella scelta del luogo da sottoporre a vincolo? “In consiglio sono sorti diversi dubbi in proposito. Nella seduta del 22 dicembre il consigliere Grasso ha richiesto l’istituzione di una commissione consiliare, che potesse essere messa al corrente dell’iter e dei problemi riscontrati in capo all’accesso al finanziamento. La richiesta non è stata accolta, e i consiglieri hanno ricevuto delle semplici rassicurazioni verbali. Non posso esprimere giudizi su un progetto capace di raggiungere il quarto posto in graduatoria. Ma, a mio parere, la madre di tutti questi problemi è da individuare nel cambio di luogo su cui far sorgere la scuola di Scala. Si è persa, dopo ben 10 anni, quell’area indicata (e vincolata) nel vecchio programma, lasciando pochi spazi per la scelta del sito, ricaduta su un’area che non convince. Senza ulteriori interventi urbanistici, la zona è destinata a creare parecchi problemi di viabilità, vista la modesta ampiezza della strada d’accesso a una scuola che, se rispetterà le speranze iniziali, diventerà un riferimento di qualità e avanguardia e attirerà anche scolari dei comuni limitrofi”.
Quale sarà il destino di questo progetto? “Ritengo che nessuno, in consiglio comunale, farà scelte a cuor leggero. Ma, anche qualora fosse esitata positivamente la proposta di delibera sulla deroga, questa dovrà passare anche e ancora per le mani della Regione. Io non ho alcun pregiudizio, ma su questioni così importanti per la comunità la trasparenza è d’obbligo”.
Giovanni Passalacqua