Nuova denuncia dell’associazione culturale San Michele: “Riaccesi solo alcuni punti luce e disposti in direzione parallela al torrente in modo da ridurre drasticamente l’illuminazione”. Giusta l’idea del Comune di scongiurare il passaggio sul torrente, ma fin quando non verrà realizzata la nuova strada arginale, resta l’unica via d’accesso alle abitazioni
Il problema sembrava finalmente risolto. Il Comune era intervenuto per ripristinare l’impianto di illuminazione sul torrente San Michele, unica via d’accesso ad alcune abitazioni munite di regolare concessione edilizia (vedi correlati).
Peccato che, secondo l’associazione culturale San Michele, l’intervento sia stato eseguito “in parte ed in maniera del tutto singolare, visto che sono stati ripristinati solo alcuni punti luce, creando discriminazioni nei confronti di altri cittadini, ed inoltre è cambiata anche la disposizione dei fari, originariamente posti in maniera perpendicolare al torrente e adesso in maniera parallela, in modo da ridurre drasticamente l’illuminazione. Alle rimostranze dei cittadini, sempre più arrabbiati, gli operai hanno risposto che questi erano gli ordini impartiti dal dipartimento competente. E’ stato dunque illuminato l’ingresso di qualche abitazioni ma non il torrente”.
Il principio messo in atto da palazzo Zanca è corretto: scongiurare il transito all’interno del torrente. Il problema è che manca del presupposto base: l’utilizzo del torrente, da parte dei residenti, non è una scelta ma una necessità. E’ infatti l’unica “via” d’accesso alle loro abitazioni, in attesa della realizzazione di una nuova strada arginale. Strada arginale per la quale esiste già un progetto preliminare che però, per usufruire di un finanziamento regionale, dev’essere trasformato in definitivo. Possibilità confermata, in tal senso, dal commissario regionale per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Maurizio Croce, quantomeno per uno stralcio.
La stessa associazione San Michele ha interpellato l’assessorato regionale competente che ha spiegato che alla Regione non è pervenuto alcun progetto definitivo. Le richieste al Comune, dunque, sono sempre le stesse: il ripristino dell’illuminazione allo status quo ante e la presentazione alla Regione del progetto definitivo per la nuova strada arginale.
In assenza di riscontro, l’associazione, supportata dai cittadini, preannuncia “manifestazioni eclatanti ad oltranza”.
(Marco Ipsale)