L'assessore Caminiti aggiorna sulla progettazione in corso, in sinergia con la struttura regionale contro il dissesto idrogeologico
MESSINA – Il torrente Zafferia fa paura, con il rischio di nuove esondazioni, e il progetto per metterlo in sicurezza c’è. Un progetto da 30 milioni di euro per opere di adeguamento e sistemazione dell’alveo. Sottolinea l’assessore per la Difesa del suolo Francesco Caminiti: “Per quanto riguarda gli interventi strutturali che riguardano il torrente Zafferia, abbiamo redatto un importante progetto per metterlo in sicurezza e porre al riparo da possibili esondazioni le aree densamente abitate del villaggio e della borgata di Case Monalla. Il tutto in coerenza con l’azione sugli altri torrenti di Messina sud e nord“.
E anche dalla Regione arriva un aggiornamento: “Sarà il team di professionisti che fa capo alla Technital di Verona a progettare i lavori di messa in sicurezza. L’incarico è arrivato al termine delle procedure d’appalto espletate dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani. Le risorse disponibili ammontano a 650 mila euro e serviranno per pianificare le opere di messa in sicurezza. Le esondazioni dello Zafferia sono state particolarmente violente nel 1996 e nel 2009. In quelle occasioni si registrarono ingenti danni per abitazioni, infrastrutture pubbliche e attività commerciali”.
Dalla progettazione si dovrà poi trovare il finanziamento, o ministeriale o regionale, per passare alla fase esecutiva.
“Messa in sicurezza del torrente Zafferia e nuove infrastrutture viarie nella zona”
Spiega Caminiti: “Sono stati previsti interventi strutturali a scala di bacino diretti a conseguire, nel rispetto del sistema paesaggistico-ambientale, un elevato livello di sicurezza rispetto ai fenomeni di inondazione normali ed estremi. Il tutto anche attraverso il miglioramento della capacità idraulica delle sezioni di deflusso. Nell’ottica di rifunzionalizzare il sistema stradale, gli interventi si arricchiscono anche di nuove infrastrutture viarie ritenute strategiche e funzionali per finalità di protezione civile, oltre che di mobilità, approvvigionamento, soccorso e pronto intervento”.
Il progetto è stato trasmesso alla struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico in Sicilia il 26 gennaio 2023 per l’attuazione di tutti gli adempimenti di legge. L’assessore descrive l’iter: “Il soggetto attuatore della struttura commissariale ha avviato la gara per i servizi di ingegneria, le indagini geologiche, la verifica preventiva dell’interesse archeologico e la progettazione esecutiva comprensiva degli studi ambientali. La pubblicazione è avvenuta il 22 giugno 2023 e la progettazione è stata aggiudicata il 24 gennaio 2024 per un importo complessivo di euro 651.000,00, oltre l’Iva, al R.T.P. Technital, Ph3 Engineering e Geo Ras (azienda di Verona, n.d.r). Il rup, responsabile unico del procedimento, è l’ingegnere Massimo Pistorino del Comune di Messina”.
Ma di pulizia e copertura del Torrente Annunziata non se ne parla. I veicoli di una zona densamente abitata, inclusi gli autobus, costretti a passare pilu pilu in frequenti code lungo una vinedda, quando la copertura del torrente garantirebbe corsie ampie e corsia dedicata ai bus, oltre a parcheggi. Mah.