Clima infuocato a Tortorici dove il ritorno in carica di Rizzo Nervo e le parole usate in un comizio avrebbero portato ad un'insanabile rottura con l'assessore e vicesindaco Contiguglia. Nuove accuse dai sindacalisti funzione pubblica CGIL e CISL che denunciano lo stato dell'Ente sempre più sull'orlo del baratro del dissesto economico e dell'illegalità.
Torna in ebollizione il clima politico a Tortorici con un fronte sempre più ampio che auspica un rinnovo della rappresentanza amministrativa e maggior chiarezza sulla situazione dell'Ente che sembra sempre più indirizzato ad un probabile dissesto tra disservizi e cronici disagi.
A nulla sembrerebbe esser valso il ritorno in carica del sindaco Carmelo Rizzo Nervo, anzi sembra che proprio l'atteggiamento e le parole del primo cittadino sin dal suo rientro nell'agone politico dopo l'assoluzione in Corte d'Appello d'inizio maggio per una vicenda legata ad un abuso d'ufficio, hanno creato gravi spaccature che potrebbero ripercuotersi già nel non disteso clima d'aula consiliare.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il comizio svoltosi la sera del 21 maggio scorso nella cittadina nebroidea alla presenza del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, del senatore Giuseppe Lumia e del presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, reduce dalla marcia di solidarietà alla sua azione dopo l'attentato subito tra Cesarò e San Fratello.
In quella occasione Rizzo Nervo dal palco di Piazza Faranda avrebbe però colto l'occasione per argomentare sulla sua vicenda giudiziaria e criticato aspramente il clima politico cittadino e persino il lavoro dei dipendenti comunali.
L'effetto non è tardato ed è stato deflagrante all'interno della giunta oricense, con l'avvocato Rosario Contiguglia che in polemica ha risposto con una lettera ed annunciato le dimissioni da vice sindaco ed assessore, ciò perché il sindaco non avrebbe rivendicato quanto l'amministrazione avesse fatto in questi anni contrastando il fenomeno dello sfruttamento abusivo dei terreni pubblici.
“Avresti dovuto ricordare – scrive Contiguglia – quando non ci siamo fermati neppure davanti a responsabilità di familiari di assessori all’epoca in carica o davanti a familiari di consiglieri comunali adesso alzano cartelli per la legalità. Ma invece di parlare di quelle battaglie hai preferito soffermarti sul tuo reintegro sulla poltrona di sindaco come se qualcuno avesse voluto ritardare o evitare il tuo ritorno”.
Nel mentre tornano ad alzarsi anche le proteste dei rappresentanti dei sindacalisti della funzione pubblica CGIL Clara Crocè e CISL Calogero Emanuele per la gestione del comune:
“Fino ad oggi – denunciano i sindacati – nonostante i molteplici allarmi lanciati dal sindacato, non è mai stata effettuata nessuna ispezione sull’azione amministrativa del sindaco di Tortorici. Un ente ormai prossimo al tracollo finanziario a causa di una gestione amministrativa poco trasparente su cui, nonostante i numerosi moniti lanciati da lavoratori ed organizzazioni sindacali, non è stata fatta chiarezza. Un silenzio assordante, una vergogna senza fine che dura ormai da più di tre anni”.